Cambio di categoria da A1 a A2 o A7

Ho un fabbricato edificato come rurale che in fase di accatastamento negli anni 80 è stata attribuita la categoria A1, a detta attribuzione non è mai stata fatta richiesta di annullamento. Adesso si vuole provvedere mediante la presentazione di una variazione catastale per frazionamento per divisione, vorrei sapere da colleghi se si sono imbattuti in una simile procedura

Ciao, io ho seguito in modo indiretto la cosa di un mio collega e dopo 5 variazioni presentate tutte le volte arrivava sempre la notifica che la ricambiavano. Per ora non c’è stato nulla da fare. Prova andare a parlare prima di fare variazioni…loro hanno un motivo ben fisso per avere dato quello quindi prima vai a capire perché sennò butti via tempo secondo me…poi negli anni 80…

no non mi è mai capitato ma se non ha i requisiti dell A1 come indicato nel decreto ministeriale del 2 agosto del 1969, fai un istanza per correggere.
Chiama comunque come ti ha detto Corrado anche per reperire le modalità, l’indirizzo PEC corretto, sapere se ci vuole il bollo omeno (credo di si), ecc ecc. Sicuramente dovrai munirti di un report fotografico aggiornato interno/esterno per dare maggiore valore alla tua tesi. Nel testo della tua istanza (relazione) evidenzierai la mancanza dei requisiti di cui al DM di cui sopra.

Ultimamente capita spesso la necessità di suddividere una abitazione di lusso per motivi divisionali e la preoccupazione principale è ovviamente legata al classamento delle nuove unità derivate.
Le Agenzie tendono sistematicamente a confermare la categoria A/1-8-9 (soprattutto oggi che è Ag. delle Entrate) ma ritengo che se l’unità viene divisa in maniera tale per cui vengono a mancare le caratteristiche precedenti, vi sono buone possibilità che la proposta in categ. A/2-7 venga accettata, quantomeno per le unità minori dichiarate (evidentemente la parte centrale della villa, se dotata di elementi di pregio artistico, rimarrà nella precedente categoria).
Comunque si deve attribuire il classamento di merito e prepararsi ad affrontare il ricorso in Commissione Tributaria, dove si potranno far valere le proprie istanze.
Non ricorrere significa dare la possibilità all’Agenzia di avere dei precedenti sui quali basarsi nelle successive casistiche.
Ogni caso merita una attenta valutazione.
Buon lavoro

Ho presentato la variazione catastale suffragata da una S.C.I.A. in comune. La pratica è stata registrata con nuova categoria A2… Adesso aspettiamo eventuale eventi da parte dell’ufficio