Buongiorno, avrei una domanda in riferimento al corso in oggetto.
Durante l’esposizione delle operazioni sulla mappa di impianto, viene spiegata la georeferenziazione parametrica per “eliminare/ridurre” le deformazioni della mappa.
Successivamente viene scalata la mappa al rilievo.
Quindi si eseguono DUE operazioni di modifica di scala della mappa, di cui appunto: una con la parametrica ed una con la scalatura.
Ho capito bene?
Grazie
Ciao Filippo e benvenuto sul nostro forum (qui ci diamo tutti del tu, ok?).
Sì, hai capito bene ma bisogna distingure le due operazioni perché non sono entrambe delle “scalature”:
- La georeferenziazione Parametrica non esegue una scalatura in senso stretto, ma riporta a 200 x 200 metri esatti ciascun quadrante al quale è applicata mediante l’algoritmo illustrato in questa slide del corso 311 - Come risolvere le riconfinazioni con Excel - II^ edizione:
- La vera “scalatura” (in termine tecnico “variazione di scala”) è quella operata dalla rototraslazione ai minimi quadrati ed è basata sul seguente concetto:
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Sono dati una serie di punti di inquadramento omologhi, cioè presenti sia in mappa che sul posto, di cui si conoscono le coordinate nei due sistemi di riferimento: le coordinate mappa sono quelle prelevate dalla mappa stessa previa applicazione di opportuna georeferenziazione (la Parametrica ma anche altre a seconda dei casi); mentre le coordinate reali sono quelle derivanti dal rilievo effettivo in campo.
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La rototraslazione ai minimi quadrati fornisce il “fattore di scala” (f), un numero prossimo all’unità ma leggermente maggiore o minore (esempio 1.000452 oppure 0.999542) che indica se la mappa risulta dilatata (se f > 1) o contratta (se f < 1) rispetto alla realtà.
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Applicare la variazione di scala alla mappa significa che i punti di mappa (sia quelli di inquadramento che quelli del confine) vengono allargati (se la mappa è risultata contratta) oppure ristretti (se la mappa è risultata dilatata) del fattore f in modo da adattarla alla realtà dei luoghi.
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Nel PDF di cui al link che segue trovi l’introduzione del paragrafo del mio libro Tecniche di riconfinazione dedicato alla variazione di scala.
Grazie per l’esauriente spiegazione.
Tezzon