Firme verbale riconfinamento

Buongiorno

In seguito ad un riconfinamento consistente nel ripristino di una dividente generata con libretto misure e suo picchettamento, ho redatto un verbale tra le due proprietà.

La peculiarità di questo caso vuole che la proprietà confinante e l’azienda (mia cliente) risiedano a circa 200 km di distanza dal terreno in oggetto inoltre la proprietaria confinante ha 92 anni.

Alla luce di quanto sopra esposto ho redatto una scrittura nella quale io sono incaricato dall’azienda a effettuare il riconfinamento (allego incarico alla scrittura e c.identità amministratore), inoltre il conduttore del fondo confinante affittuario, presente sul posto durante il picchettamento all’interno della scrittura dichiara di aver avvertito preventivamente la proprietà delle attività in essere.
I firmatari saranno, io professionista , il conduttore del fondo la signora e le proprietà confinanti.
Premetto che ho girato bozza di tutto via PEC all’affittuario prima delle attività di picchettamento specificando il giorno e ora in cui sarei stato li

La mia domanda è posso far firmare la scrittura nei giorni successivi alle attività tramite spedizione postale ai proprietari ?? Azienda e signora novantaduenne ?

Grazie

Ciao Davide,
a mio parere puoi fare firmare la scrittura anche successivamente al picchettamento definitivo del confine. Io metterei bene in evidenza sulla scrittura la partecipazione dell’affittuario di controparte quale testimone firmatario ed indicherei che i confini si intendono accettati in contraddittorio dalle parti con la sottoscrizione della suddetta scrittura. Successivamente invii via posta la scrittura (magari in quadruplice copia - in modo che una rimanga a controparte) con tutte le indicazioni alla parte confinante, la sig.ra anziana che vive lontano, con richiesta che vengano rimandate indietro firmate in originale almeno 3 copie (io di solito preparo e spedisco la busta affrancata). L’originale io lo registrerei all’ufficio preposto per assegnargli una data certa in modo da avere una copia originale registrata da distribuire a tutte le parti.
Un saluto

Grazie per la celere risposta.

Si, le diciture relative all’affittuario testimone e accettazione le ho messe, per il resto pensavo di fare proprio come riferisci tu inserendo inoltre anche i documenti di identità di chi non ha presenziato.

Saluti

Sergio non mi trovi d’accordo su questa tuo modo di procedere.
Le firme devono essere apposte in de visu, non ha senso far sottoscrivere una lettera senza la presenza congiunta.
E se il verbale non lo sottoscrive la confinante interessata ma la sua badante per esempio?
Le scritture si fanno per dare certezza e non ulteriori incertezze.
Anche per la registrazione non mi trovi d’accordo. Inutile far spendere soldi inutili, per registrare una scrittura - che ricordo- vale solo tra chi la sottoscrive e non potrà essere opponibile in futuro nei confronti di terzi.
Io le scritture le preparo solo quando vi è la firma congiunta faccio effettuare una semplice raccomdata spedita reciprocamente tra i firmatari in modo che la data della raccomandata vale come data certa, ed il costo è meno di 10 euro.
Quando non c’è firma congiunta meglio una stretta di mano con testimoni forse vale di più.
Saluti

Ciao a tutti, sono d’ accordo con Fausto, si tratta di tracciare limite tra due fondi che si può fare amichevolmente o in giudizio ma sempre sottoscritto dalle parti. La signora che non può intervenire può andare da un notaio e fare un mandato a una persona di fiducia che si trova sul posto ad agire per conto suo. Cordialità.

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Un saluto a tutti,
Fausto,
capisco che gli accordi dei confini vanno eseguiti in contraddittorio ed alla presenza di tutte le parti, ma in questo caso se la situazione è quella descritta da Davide - signora di età avanzata e lontana molti chilometri - bisogna avere un po’ di elasticità, in effetti Davide ha detto che si farà dare anche la fotocopia del documento di identità della signora quasi a sancire una dichiarazione autenticata. Oggi ne facciamo moltissime per qualunque pratica.
Ovviamente sarà cura di Davide avvisare la signora ed accompagnarla, spiegare e capire se la signora ha compreso quello che sta firmando.
Una soluzione potrebbe essere andare di persona a casa della signora con l’affittuario e il suo committente, ma ovviamente i costi per tempi e trasferte aumentano.
Per quanto concerne la registrazione del contratto, anche qui è una questione di praticità.
Anche io quando è possibile utilizzo la posta e/o la PEC, ma per la posta redigo la scrittura in modo che si possa inviare per AR a busta aperta dimodoché i timbri postali siano apposti sopra la scrittura e normalmente mi occupo personalmente della spedizione. Ma in questo caso risulta difficile da attuare per una signora anziana. Per la PEC penso che la signora ne sia sprovvista, quindi la vecchia registrazione rimane un’accettabile soluzione.
Per quanto riguarda l’opponibilità a terzi della scrittura, so anch’io che non è opponibile a terzi, comunque ritengo che le scritture hanno una notevole importanza, se non altro a dimostrare che il confine è quello per volontà pacifica delle parti e quindi credo che in giudizio abbia sicuramente un notevole peso, comunque maggiore di un confine eventualmente contestato dal futuro proprietario e ricavato da chissà quali elementi, magari una mappa.
Ovviamente do per scontato che il confine attuale ricavato da Davide sia quello riscontrabile dagli elementi (Atti, elementi presenti in loco, TF, Mappe ecc.) e ricavato con la giusta perizia (intesa come esperienza/competenza) e non una modifica/rettifica di confine.
In questo caso serve frazionamento ed atto.
Per quanto concerne quanto detto da Nino, è sicuramente possibile fare una procura notarile, ma in questo caso considerato i costi e l’età della signora eviterei di percorrere quella strada. Ma anche questa è una scelta che deve fare il committente di Davide in accordo con la controparte.
Un saluto