Frazionamento senza picchetti

Buongiorno a tutti, da qualche giorno sto leggendo avidamente il forum per cercare di capire alcuni argomenti per me nuovi.

Qualche mesi fa abbiamo assunto un ingegnere per frazionare il nostro terreno. Il motivo è una donazione.
Ci siamo quindi incontrati sul posto e insieme abbiamo diviso il terreno, stabilendo insieme come e dove mettere i picchetti.Avevamo fissato diversi picchetti.

La settimana scorsa abbiamo ricevuto la documentazione, che includevano i dati pregeo con il libretto delle misure. Non c’era un picchetto inserito. Sulla mappa si vede la dividende. Io non sono del campo e non ho alcuna esperienza. Ho paragonato solo quello che gia conoscevo.
Per altri terreni che abbiamo fatto frazionare i geometri hanno sempre elencati i picchetti.

Viviamo all’estero e non conosciamo tutte le regole. È sufficiente avere il frazionamento solo su carta?

Grazie per ogni consiglio

Ciao, Salvatore,
non è sufficiente, perchè la mappa catastale non è probatoria, serve per l’ indirizzo territoriale dello appezzamento a scopo fiscale secondo la coltura, non è probatorio nemmeno il tipo di frazionamento catastale. Per essere sicuro della posizione dei picchetti devi farli ripiantare, quindi fate relazione con un disegno allegato che indichi: la posizione della dividente, le estensioni dei due appezzamenti, le distanze reciproche dei picchetti il tutto disgnato in scala di 1:100 (uno a cento) , il venditore, se non l’ ha stato scritto nell’ atto, deve dichiarare per iscritto sullo stesso foglio di consegnati o di averti consegnato il possesso giuridico e materiale del terreno. Quindi portate i foglio da da un notaio o dal segretario comunale e lo sottoscrivete davanti a uno dei due, il quale ’ autentica le firme, vi appone il timbro e vi fa pagare la marca da bollo. Esso costituisce un documento inattaccabile in caso di controversia giudiziaria.

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Ciao Salvatore e benvenuto sul nostro forum (qui ci diamo tutti del tu, ok?).

Condivido quello che ti ha scritto Nino, tuttavia a mio avviso la questione può essere affrontata in forma leggermente più semplice, come scrivo di seguito.

Se il frazionamento è stato redatto correttamente (perché altrimenti ti conviene rifarlo) lo stesso dovrebbe contenere le misure ai punti della dividente a partire da alcuni punti stabili presenti sul posto (fabbricati, recinzioni in calcestruzzo, ecc.). Tali misure servono proprio a poter ricostruire in qualsiasi momento la posizione della dividente anche qualora i picchetti (o altre materializzazioni) dovessero essere rimossi nel tempo. Il concetto è che il nuovo confine sancito dal frazionamento possa sempre essere ripristinato. Se il frazionamento contiene queste misure, ti basterà allegarlo o richiamarlo nell’atto notarile (cosa del resto obbligatoria per legge) e sei su una botte di ferro (ma vedi anche l’ultimo capoverso sotto).

Il problema è che il frazionamento potrebbe non includere le misure rigorose a ricostruire il confine. Perché ti dico questo? Perché la normativa catastale impone semplicemente che il frazionamento sia agganciato ai cosiddetti “Punti Fiduciali” (PF), che sono in genere spigoli di fabbricato che possono trovarsi anche abbastanza distanti dalla dividente generata, e possono anche essere soppressi o variare nel tempo (fabbricati demoliti o ricostruiti, ecc.). È pur vero che la stessa normativa catastale raccomanda al tecnico frazionatore di rilevare anche punti stabili nelle vicinanze della dividente, detti “Punti Vertice” (PV) e “Punti Direzione” (PD), proprio per quanto ti dicevo sopra … ma purtroppo non tutti i tecnici seguono questa doverosa prassi.

Altro consiglio che deriva dalle considerazioni di Nino: appurato che il frazionamento contenga gli elementi detti, ti conviene comunque materializzare fin da subito la dividente creata, magari con una recinzione anche di basso costo (rete metallica o simile). Questo vale specialmente per chi, come te, non vive sul posto. Potrebbe infatti accadere che il tuo confinante (anche diverso, in futuro, da quello attuale) non rispetti la linea (che se non è materializzata di fatto è inesistente) e nel tempo possa acquisire il diritto di usucapione, cioè rivendicare la proprietà della zona di fatto da lui posseduta.

Spero che quanto sopra possa esserti utile.

geom. Gianni Rossi
cell. 3202896417
Email: gianni.rossi@topgeometri.it
www.topgeometri.it

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Grazie Nino, Grazie Gianni, per la vostra risposta rapida. Quindi devo parlare con l’ingegnere. Grazie per i consigli e vi auguro un buon fine settimana.

Ora con le foto. Ho capito come si aggiungono.