I parametri della matrice di varianza covarianza

Vorrei chiedere chiarimenti relativamente alla compilazione, in pregeo, della matrice di varianza covarianza nei punti finali delle baseline, essendo io proprio alla prima esperienza. Qualcuno mi ha detto, e mi pare di averlo sentito dire anche da qualcuno di voi del corso pregeo, che questi parametri sono forniti direttamente dal ricevitore. Ho visto che nei libretti che mostrate questi valori sono sempre zero anche se la base si trova a più di 5 km di distanza. Nel mio controller non riesco ancora a trovare dove potrebbero trovarsi questi paramentri. Pensate di parlarne, più avanti nel corso pregeo, oppure conviene parlarne ora direttamente appena possibile? Grazie a Gianni Rossi che mi ha scritto per email cio che mi aveva risposto nella chat. Grazie a voi tutti. Antonio De Francesco

Ciao Antonio e benvenuto sul forum (qui ci diamo tutti del tu, ok?).

Sì, come dicevamo al corso, i coefficienti della matrice di varianza-covarianza non sono dati che devi compilare tu, sono i parametri registrati dalla strumentazione GPS che indicano la precisione della rilevazione stessa. Non fare caso al fatto che al corso li vedi a zero anche per distanze superiori a 5 km, a volte li azzeriamo noi apposta per farci stare le righe nelle slide o nello schermo. In realtà, come hai già detto tu, in Pregeo vanno inclusi se la distanza è superiore a 5 km.

Dovresti quindi sentire chi ti ha venduto la strumentazione per chiedergli come devi fare per vederli nel controller. Ma più che vederli nel controller, dovresti chiedergli come fare ad esportare il file del rilievo comprensivo della matrice di varianza-covarianza. Sicuramente il controller te la esporta perché sono dati standard per qualsiasi strumentazione GPS.

Se riesci a esportare il file di un tuo rilievo, purché sia in formato testo (cioè leggibile con un normale editor di testi come il Blocco Note di Windows), postalo qui così gli do un’occhiata io e ti dico se i coefficienti della matrice di varianza-covarianza sono presenti o meno.

Grazie Gianni. Sei Stato gentilissimo. Certo che possiamo darci del tu, ovvio. Sto facendo i primi esperimenti. Chi mi ha venduto il GPS secondo me non ne sa tanto di pregeo. mi ha spiegato come registrare un punto e come picchettarlo, ma niente della matrice di varianza covarianza. Speravo che nel corso pregeo avreste detto qualcosa di più al riguardo (veramente ancora non ho finito di guardarlo). Non ho ancora provato a scaricare i dati registrati sul pc ma adesso che me lo hai detto ci proverò e se non ci capisco te lo mando. Veramente io pensavo anche che si potesse usare il trucchetto della VRS posta a meno di 5 km per ovviare a dover dare la famosa matrice. Con pregeo c’è da aspettarsi di tutto. Ma io sono come te curioso, rigoroso, mi piace capire le cose e mi piace come spieghi le cose. Niente trucchi. Grazie ancora. A presto, vedo se riesco a risolvere.

Ciao Antonio,
riguardo al corso, devi tenere presente che la matrice di varianza-covarianza non ha molto a che fare con Pregeo, sono dati numerici della rilevazione di un punto che vengono registrati dalla strumentazione GPS. Pregeo pretende solo che siano presenti per baseline più lunghe di 5 km, ma di fatto non incidono sull’elaborazione. Per questo nel corso di Pregeo non ne parliamo. La matrice di varianza-covarianza è un concetto topografico-matematico piuttosto complesso, se vuoi conoscerlo ti suggerisco di seguire il corso La Poligonale di precisione di www.corsigeometri.it.

Sì, portare la base GPS all’interno dell’oggetto del rilievo creando la VRS è una buona pratica.
Anzi, è sempre consigliato farlo, ma non tanto per evitare di dover inserire la matrice di varianza-covarianza in Pregeo, quanto per evitare le anomalie che possono verificarsi nel calcolo del rilievo se lasci la base GPS (stazione permanente NRTK) molto distante dall’oggetto del rilievo stesso. Se vuoi approfondire questo argomento ti riporto qui sotto il link a due brani del mio nuovo libro Topografia per Catasto e Riconfinazioni in cui lo tratto (se vuoi dare un’occhiata ai contenuti del libro clicca sul titolo).

GPS - i rischi nell’utilizzo di basi permanenti.pdf

Il potenziale pericolo nel fissare la VRS.pdf

A presto.

geom. Gianni Rossi
Responsabile corsi online del Collegio Geometri e G.L. di Padova
cell. 3202896417
Email: gianni.rossi@corsigeometri.it
www.corsigeometri.it
www.topgeometri.it

Caro Gianni.

Sei proprio veramente gentile. Ti allego quello che mi ha risposto chi mi ha venduto il rover.

In sostanza dice le stesse cose che dici tu. Solo che lei lo dice dal punto di vista pratico
mentre tu ne dai anche una motivazione diciamo matematico-topografica.

Quindi farò così: il primo punto rilevato diventa l’inizio della baseline. Tutti gli altri punti

diventano punti finali di baseline che essendo ovviamente a meno di 5 km dal primo punto rilevato

non hanno bisogno della famosa matrice. Se a Pregeo sta bene sta bene pure a me.

Ho sentito il giudizio che molti di voi (che tenete i corsi) hanno di Pregeo e io mi trovo perfettamente

d’accordo anzi… Non se ne vergognano di tenere in piedi un software che fa acqua da tutte le parti.

Certo che seguirò il corso sulle poligonali di precisione e non solo quello…

Per ora ti ringrazio ma veramente di cuore anche per l’estratto del tuo libro.

Antonio De Francesco
Matrice_WhatsApp.pdf (3,0 MB)