Responsabilità Attestazione di Conformità Catastale falsa

Buonasera,

premetto subito che non sono un collega geometra, ma un normale cittadino, e scrivo per chiedere consiglio a chi è del settore.
Ho acquistato un immobile di modesto valore economico(prima casa, senza mutuo), nel luglio del 2022, con in mente di avviare un piccolo progetto di ristrutturazione per aggiungere un bagno al secondo piano e per aggiornare gli impianti elettrico e di riscaldamento.
Appena acquistata la casa abbiamo contattato un geometra per procedere con il progetto di ristrutturazione, ma quando questo ha preso le misure si è accorto di una difformità nell’Attestazione di Conformità Catastale.
In sintesi il tecnico dei venditori ha dichiarato ci fosse una finestra(necessaria per l’abitabilità della stanza), che in realtà non c’è. Inoltre ha dichiarato che le misure di una tettoia presente davanti alla porta d’ingresso fossero molto più piccole di quando non sia in realtà grande la tettoia.
Abbiamo quindi dovuto procedere a riaprire la finestra e nei lavori di ristrutturazione che partiranno questa primavera dovremo far levare la tettoia, che non è accatastata nelle sue dimensioni reali.

Prima di avviare i lavori per riaprire la finestra, e sotto consiglio sia del nostro geometra che dell’agenzia immobiliare tramite cui abbiamo acquistato la casa, abbiamo contattato il tecnico che aveva dichiarato il falso(tramite attestazione di conformità catastale registrata dal notaio al rogito).

Inizialmente ci ha detto che avrebbe rimborsato la riapertura della finestra. Dopo che i lavori sono stati fatti, spendendo il meno possibile (circa 940 comprensivi di IVA per l’acquisto dell’infisso, la riapertura del muro tramite impresa edile e la posa dell’infisso stesso, tutto regolarmente pagato con fatture tracciabili), il tecnico ha iniziato ad accampare scuse e ad inventarsi bugie per non pagare.

Il geometra che mi segue mi ha consigliato di rivolgermi al Collegio dei Geometri della nostra zona, ma mi ha anche consigliato di avvertire il tecnico che ha fatto la dichiarazione falsa.
Quando l’ho chiamato per avvisarlo, mi ha provato a spaventare dicendo che si rivolgerà ad un legale perchè a suo avviso lo starei ricattando.

Inoltre questo signore mi ha detto sin dalla prima telefonata che sapeva benissimo di aver dichiarato il falso sulla finestra, e che aveva un “accordo col vecchio proprietario”.

Senza dilungarmi oltre vorrei chiedervi consiglio. Ha senso che io mi rivolga al Collegio dei Geometri? Posso sperare in un rimborso?
E’ forse più indicato che mi rivolga ai carabinieri?
Per inciso abbiamo tutte le prove fotografiche, e diversi testimoni che possono confermare il tutto.

Vi ringrazio dell’attenzione che mi vorrete dedicare, scusandomi per la lunghezza del post.

Egregio sig. Luca,
il catasto ha scopi fiscali per applicare le imposte sul valore catastale del fabbricato, per cui l’ apertura di una nuova finestra non incide sul valore e nemmeno sull’ imposta. Quindi può aprirla quando vuole. Per quanto riguarda i lavori di ristrutturazione io la ignorerei e così la piccola tettoia per non crearmi problemi e lacci burocratici. La tettoia davanti l’ ingresso è solo un accessorio se la la amplifica non succede nulla perchè on produce rendita a norma dell’ art. 3 del DM 2 gennaio 1998 n. 28. Ma mi dica; quali sono le dimensioni della finestra ?

La finestra che abbiamo provveduto a rifare è un finestrello di dimensioni pari a 130x65 cm.
La tettoia che dobbiamo sanare è circa 3mx2m, ma è accatastata come una 1,5mx1m.
Il problmena è che senza questa finestra non c’era la superficie luminosa necessaria all’abitabilità.

Inoltre, volendo fare i lavori in regola ci è stato detto che era meglio sanare tutti i problemi.
Quel che mi domandavo è come comportarsi di fronte al fattoi che il tecnico sapeva di queste difformità e ha dichiarato il falso.

grazie ancora dell’attenzione.

La finestra ha le funzioni di illuminare di giorno la stanza, quindi ne migliora le comodità e l’ igiene. Lasci perdere la comunicazione al Colleggio dei geometri e la denuncia ai Carabinieri correrebbe il rischio di vedersi fermare i lavori. Cordialità

Consiglierei una lettera fatta da un legale per inviarla al Collegio di competenza (come segnalazione) il tutto documentata.
E vedere se fosse possibile contattare l’assicurazione del tecnico per il da farsi.

Ciao, Gionata,
quello che dici è giusto, ma non lo farei perchè si tratterebbe di spendere molti soldi per avvocati; ho sempre preferito ricorrere alla logica e alla spiccia: la finestra e la tettoia non influiscono sulle imposte specialmente che si tratta della abitazione principale ( eronamente detta prima casa) è esente da IMU. Dato che ldeve ristrutturare il fabbricato ( prsenta una SCIA o un progetto ?) disegna la finestra nel progetto ed evita rogne.

Io sarei più preoccupato per un eventuale difformità urbanistica…