Riconfinazione e usocapione

Salve gentilissimi, mi trovo qui ahimè per porvi una domanda semplice ma di cui non ottengo mai una risposta precisa… un riconfinamento può precludere il diritto di usocapione? un esempio: 2 strade parallele in cui passo in entrambe da più di 20 anni ( una di mia proprietà una no) ma recente riconfinamento effettuato…ciò può precludere da parte dei confinanti il mio diritto di usocapione della strada non di mia prprietà in origine??

Ciao, Marco, penso che tu abbia ragione per cui ti prego di spiegarti meglio, comunque è certo che la strada che non ti appartiene costituisce una servitù di transito maturata a tuo favore perchè è trascorso un ventennio, e la riconfinazione non può incidere su di essa. L’ usucapione di un fondo ha presupposti diversi, per altro ti invito a essere più preciso.

Ciao Marco,
mi associo alla richiesta di Nino per avere maggiori delucidazioni perché in effetti sei stato un po’ troppo sintetico.
Ad esempio, la strada che dici di non essere di tua proprietà ma che utilizzi da oltre un ventennio, viene percorsa solo da te o anche da altri soggetti? Ti chiedo questo perché il presupposto dell’usucapione (occhio che si scrive con la ‘u’) è che il possesso sia esercitato con “atti di signoria”, vale a dire come se il terreno fosse di fatto di tua esclusiva proprietà. Pertanto, se la strada veniva usata anche da altri, è evidente che tale condizione decade.
Poi dovresti spiegare cosa è avvenuto con il “riconfinamento”. C’è stata un’azione legale o la tua controparte ha semplicemente piantato dei picchetti a delineare quello che secondo lui è il confine? Hanno posto in opera una recinzione o altri elementi stabili ?
Mi sembra di capire (ma sarai tu a confermare) che il “riconfinamento” di cui parli è stata un’azione unilaterale (e non legale) del tuo confinante, giusto? Se così, è ovvio che non fa decadere nessun diritto di usucapione. Tuttavia pone un “paletto”, nel senso che il tuo confinante afferma il suo diritto di proprietà fino al confine da lui tracciato. Se tu non ti opponi, decorso un anno lui potrà rivendicare il possesso fino a quella linea. Quindi, se tu vuoi far valere il tuo diritto di usucapione, devi agire in tempo e per vie legali.
Quanto sopra si basa solo su una mia interpretazione dei fatti, ma se preciserai meglio la situazione, potremo darti maggiori spunti.

Confermo che è come si dice Gianni: si dice usucapione e non usocapione; viene dal latino usu: ablativo del nominativo usus, della quarta declinazione; è un complemento di mezzo e vuol dire per mezzo dell’ uso ; quindi si acquista la proprietà di un bene tramite l’ uso per continuare a farla fruttare quando il proprietario precedente non se ne interessa più e ciò per assicurarne la funzione sociale per l’ arricchimento della Nazione (art. 42 della Costituzione) in quanto la proprietà è definita il diritto di godimento esclusivo e pieno delle cose nel rispetto dell’ ordinamento giuridico art. 832 c.c.

Con un bravo avvocato non c’è nulla che tu non possa ottenere. Una cosa è certa, per le abitazioni basta presentare le ultime bollette della luce pagate nell’arco di venti anni al fine di appropriarti della proprietà. Non sono sicuro se abbia la stessa valenza il contratto d’affitto. Per quanto riguarda i terreni, se la strada da percorrere serva ad accedere ad un lotto intercluso si institutisce una servitù di passaggio dove il fondo intercluso corrisponde un’indennità al fondo dominante. Se dimostri che la strada è priva di servitù ed è un ampliamento della tua proprietà in maniera continuativa per i termini previsti dalla legge allora puoi rivolgerti a un geometra e iniziare a predisporre la pratica per usucapione.