Ricostruzione frazionamento ante circolare

Buonasera a tutti gradirei un confronto sulle possibili soluzioni per ricostruire un frazionamento tramite Corrmap redatto negli anni '60 che allego. grazie fin d’ora a chi volesse dare il suo contributo.

Ciao Antonio,
come si evince chiaramente dalle immagini che hai postato, il tecnico redattore di questo frazionamento ha rilevato i punti delle dividenti sviluppando una poligonale. In questo caso, quindi, la prima cosa che devi fare è verificare se i trigonometrici di appoggio sono tuttora esistenti e rimasti nella loro posizione dell’epoca. Se così fosse, si tratterebbe di un atto di aggiornamento che in letteratura tecnica viene definito “autonomamente ricostruibile” perché diventa possibile agganciarlo al tuo rilievo di riconfinzione. L’aggancio lo puoi fare svolgendo questi passaggi:

  • rilevi i trigonometrici;
  • inserisci in un programma di topografia (esempio Geocat :wink:) la poligonale del TF;
  • grazie ai trigonometrici (che in questo caso fungono da punti di appoggio), esegui la rototraslazione ai minimi quadrati tra il tuo rilievo e la poligonale del TF;
  • valuti gli scarti ottenuti dalla rototraslazione e fai le opportune valutazioni e operazioni conseguenti (ad esempio, elimini un eventuale punto con scarto fuori tolleranza);
  • a questo punto hai sovrapposto il TF al tuo rilievo e ti diventa facile ottenere i dati per il tracciamento dei punti del confine cercato (coordinate locali o letture a seconda della strumentazione che usi, Geocat ad esempio te le calcola direttamente).

Se invece i trigonometrici di apertura-chiusura della poligonale del TF non esistono più, la cosa si complica. Dovrai verificare innanzi tutto se il TF ha frazionato la mappa d’impianto oppure se ha frazionato particelle derivanti da precedenti frazionamenti. Se ha frazionato la mappa d’impianto, dovrai ricostruirlo con CorrMap sulla stessa dopo averla georeferenziata. Purtroppo la grafica del TF che hai postato non mi consente di capire se le misure che identificano i punti di confine sono progressive di allineamenti oppure misure legate alla poligonale. Ma probabilmente l’originale permette questa consultazione.
Una volta ricostruito con CorrMap il TF sulla mappa d’impianto, dovrai poi rilevare idonei punti di inquadramento, presenti sulla mappa stessa e tuttora esistenti sul posto, ed operare la rototraslazione ai minimi quadrati come sopra per sovrapporre la mappa al tuo rilievo e ricavare gli estremi per il tracciamento del confine.
Se invece il TF si appoggia a linee di precedenti frazionamenti, dovrai dapprima ricostruire tali TF sulla mappa d’impianto nella loro sequenza temporale.

N.B.: naturalmente quanto sopra vale solo se hai preventivamente accertato che il confine in questione non sia in alcun modo desumibile da altri mezzi di prova (di cui all’art. 950 del codice civile), vale a dire: sia elementi materiali sul posto che comprovino l’esistenza di un confine di fatto rispettato dalle parti (recinzioni, termini, ecc.), sia elementi documentali che attestino la volontà delle parti circa la posizione del confine.

Spero che quanto sopra ti sia utile.

P.S. per postare più immagini non serve creare di volta in volta un nuovo post, ti basta stare sullo stesso post e, dopo avere inserito la prima immagine, andare accapo ed inserire la successiva … e così via.

Ciao Gianni,
ero arrivato anche io a queste conclusioni, e siccome un trigonometrico di appoggio della poligonale è stato demolito, mi tocca ricostruire tutto il rilievo, ma ho difficoltà a capire come ricostruire le nuove dividenti inserite. in particolare a me interessa la dividente fra la p.lla 244 e 245 e credo che debba ricostruire tutto il rilievo dato che non capisco molto bene da dove partono gli allineamenti (ti allego sotto una immagine migliore della grafica).
In sintesi avrei pensato di procedere così:
-Carico il rilievo su un programma di topografia e lo elabora dando come punti noti le coordinate delle stazioni come sono riportate nel libretto allegato;
-trasferisco le coordinate ottenute su corrmap con il foglio già georeferenziato (georeferenziazione parametrica) e traccio i vari allineamenti;
-sovrappongo il mio rilievo attuale e traggo le dovute conclusioni.
credo sia il metodo più corretto o hai/avete altre soluzioni?
P.S. ho dovuto creare una risposta per ogni immagine perché in quanto nuovo membro mi limita ad una sola immagine per post.

Ciao Antonio,
come grafica del frazionamento hai soltanto questa che hai postato? Te lo chiedo perché non vedo la rappresentazione della poligonale sviluppata dal tecnico, mi sembra che ci siano soltanto dei normali allineamenti per progressive. Non capisco quindi quali punti abbia rilevato quel tecnico mediante la poligonale. Se hai indicazioni su questo, scrivile.

Per quanto riguarda il metodo ricostruttivo del confine, la mia opinione è che quando l’atto catatstale è “autonomamente ricostruibile” va sempre preferita la ricostruzione rilievo-rilievo senza coinvolgere la mappa (mappa-rilievo). Nel tuo caso, quindi, se dei 4 trigonometrici di appoggio della poligonale, ne esistono tuttora almeno 2 (meglio ovviamente se 3), dovresti procedere come ti dicevo nel primo post, cioè:

  • rilevare questi trigonometrici;
  • inserire la poligonale del TF in un software di topografia ed elaborarla;
  • inserire anche i l tuo rilievo nello stesso software;
  • rototraslare (minimi quadrati) il rilievo del TF sul tuo utilizzando i trigonometrici in comune;
  • ricavare dalla sovrapposizione i dati per il tracciamento del confine.

La soluzione che proponi tu la lascerei quindi in seconda battuta nel caso non ti fosse possibile procedere come sopra. Oltretutto quando dici:

non mi è chiaro come faresti questa sovrapposizione se non hai punti in comune rilevati. A meno che non intendi dire che, una volta riportato il TF in mappa, poi vai a rilevare punti mappa tuttora esistenti (fabbricati d’impianto) e sovrapponi mappa e rilievo tramite detti punti. Ma questa, come dicevo, diventa una riconfinazione mappa-rilievo che io lascerei in subordine solo se si rivela non praticanile quella rilievo-rilievo.

Ciao Gianni,
purtroppo questa è l’unica grafica presente nella busta del frazionamento, e questi erano i miei dubbi.
analizzando il libretto i trigonometrici battuti sono solo 2 e tra l’altro creando una poligonale strana in quanto dalla stazione 100 pare siano stati effettuate le letture angolari dei 2 trigonometrici e lanciate le stazioni 200 e 300. dalla stazione 200 sono state ripetute le letture angolari degli stessi trigonometrici nonchè di una serie di punti che formano le dividenti e dove partono gli ulteriori allineamenti (non ho ancora capito l’utilità dell’allineamento nero tratteggiato in basso da 0.00 a 282…) cmq in considerazione del fatto che i trigonometrici usati erano solo 2 e che uno è stato demolito rimango del parere che il metodo detto in precedenza sia il più corretto da assumere. Come hai giustamente dedotto con la sovrapposizione del rilievo attuale intendevo il frazionamento riportato sulla mappa georeferenziata e il rilievo attuale appoggiato sui fabbricati d’impianto.
Non mi viene in mente altro per ora.

Ciao Antonio,
mi era sfuggita questa tua risposta.
Sì, se hai solo un trigonometrico di appoggio, non ti resta che ricostruire il frazionamento sulla mappa d’impianto e appoggiarti a punti di inquadramento tuttora presenti. Tra questi ti consiglio ovviamente di includere anche il trigonometrico e di attribuirgli un peso maggiore proprio in considerazione del fatto che è un punto sul quale è stata appoggiata la confinazione.
Fammi sapere gli sviluppi del lavoro.