Soppalco in legno autoportante

Buongiorno,
vorrei realizzare un soppalco in legno nella mia sala che prevede 4 colonne, la ditta che mi ha fatto il preventivo sostiene che essendo autoportante non è necessario richiedere i permessi in comune, mi sono rivolta a un geometra che invece mi dice che una struttura del genere non è fattibile e che oltre a dover richiedere i permessi in comune serve l’intervento di una ditta edile,
immagino che il geometra sia più preparato del falegname, però vorrei sentire il vostro parere perché mi sembra strano che ua struttura in legno non si possa fare ma che serva necessariamente l’intervento di una ditta edile, grazie

Ciao, Alice,
permettimi di darti del tu, perché qui è d’ uso. Io non sono del parere di quei geometri che ti hanno dato quei consigli perché penso che il falegname ti abbia consigliato bene, ma per esprimere un parere più solido, sarebbe bene che riportassi qui uno schema delle dimensioni del soppalco, la distanza dei suoi punti di appoggio, del tipo di legname da usare e del carico che deve reggere. Penso comunque che il soppalco in legno debba considerarsi come una sorta arredamento della casa in senso orizzontale e verticale. Cordialità.

Convengo con il tecnico e in piu ci vuole qualcuno che ne certifichi una verifica statica.

Ciao, Corrado,
permettimi di esprimere la mia riflessione: il soppalco rientra nell’ interno della casa per cui non potrà produrre effetti pericolosi all’ esterno in caso di instabilità. Tenuto conto che si tratta di un manufatto di legno di piccole dimensioni , grosso modo 16 mq, che ha funzione di arredo, come il caso di un letto a castello, gli artigiani hanno l’ esperienza pratica di dimensionarlo senza ricorrere alla scienza delle costruzioni. Cordialità.

salve nino…ma lei è un tecnico? perché prima di dare risposte su riflessioni o idee personali bisogna sapere dove si trova l’immobile e cosa prevede il regolamento Comunale, nel mio Comune ad esempio il soppalco (che non può essere mai un elemento di arredo) fa SUL se ha una altezza libera superiore a 1.80 m… addirittura chiedono una dichiarazione che non sia calpestabile per gli spazi sopra a ripostigli + bassi ma a vista in ambienti alti… ora che la signora in questione intenda fare un soppalco cosi tanto per vederlo senza usarlo in altro modo… ho i miei dubbi…
Signora se non si fida del suo tecnico, senta un altro tecnico oppure si rechi all’ufficio Edilizia del suo Comune.
Cordialità

Egregio sig. Marco,
sono un geometra che ha studiato una parte della scienza delle costruzioni, in particolare il soppalco sarà un manufatto interno al fabbricato che non può arrecare danni all’ esterno e alle persone e alle cose, per cui sarebbe necessaria l’ autorizzazione a costruire, e nemmeno una modifica che possa influire sulle imposte, ma semplicemente sarà un manufatto per il quale è necessario o no il calcolo statico della struttura a seconda dei pesi che dovrà sopportare il pavimento in cui si poggia e la verifica che esso ne possa sopportare la pressione cosa che può fare qualsiasi esperto di statica anche se non ha un titolo specifico. quindi ritengo che sia corretto quanto ha affermato la ditta. Il regolamento comunale, a norma dell’ art. 4 delle PRE-LEGGI, non può prevalere sulle leggi e non è raro il caso che i regolamenti affermano cazzate.La legge non pone limiti all’ esercizio della proprietà privata perchè è garantita dall’ art. 42 della Costituzione italiana la massima fonte di diritto e disciplinata dall’ art. 832 del c.c. testualmente : Il proprietario ha diritto e di dispoorre delle cose in modo pieno ed esclusivo entro i limiti e con l’ osservanza dell’ ordinamento giuridico , ciò vuol dire che il comune deve farsi gli affari suoi perchè è un ente che ha poteri amministrativi non certo legislativi. Lei non ha detto di essere un tecnico. Cordialità

salve, si sono un tecnico… adesso ha dato una risposta professionale :wink:
ma per quanto riguarda l’autorizzazione rimango dell’idea che dipenda dal regolamento comunale…o si troverà ad avere un abuso qualora dovesse vendere… detto ciò poi magari nel regolamento di quel Comune c’è scritto “i soppalchi sono di libera installazione”…
non eccepivo sul discorso statico…
Cordialità

Egregio sig. Silvi,
se le cose stessero come dice lei si dovrebbero accatastare anche gli armadi e le pareti attrezzate sulla base dell’ approvazione del Comune e magari del Genio Civile. La normativa catastale impone l’ accatastamento di beni in grado di produrre rendita,ma un soppalco in legno non è in grado di produrre rendita e non rientra fra le categorie catastali. In merito ad eventuale ispezione da parte del Comune ci vorrebbe l’ autorizzazione del giudice, pena il reato di violazione di domicilio e,per quanto riguarda il catasto, ci vorrebbe un funzionario autorizzato munito di tesserino di riconoscimento Cordialità.

Grazie le risposte, proverò ad informarmi

Buon giorno, Signora Alice,
mi pare che si sta esagerando col soppalco ,può dirmi le sue misure approssimative e se le colonnine saranno semplicemente appoggiate al pavimento alla stregua di un letto a castello? se sarà così lo faccia fare dall’ artigiano e non dica niente a nessuno perchè si tratterà solo di un pezzo di arredo,

non rispondo nemmeno… lei si fa le leggi da solo…quindi inutile interloquire…
faccia come crede… a me non interessa… se crede di poter fare soppalchi a piacimento (e non arredi o letti a castello) faccia pure… io per soppalco o sia di legno o no… se ha altezza ed è fruibile puo farci uno studio una camera o magari …un pensatoio… per me aumenta la SUL, aumenta la Sup. Catastale ecc ecc… un capisco perche tiri fuori armadi ed arredi… si vada a rileggere la prima risposta… in primis va chiesto alla signora che dimensione abbia il soppalco e che spazi, altezze ed usi ci siano sopra allo stesso… ma non serve che risponda tanto risponderà alla stregua delle precedenti risposte…

ci faccia sapere cosa le hanno detto in Comune, poi lo faccia pure senza permessi se vuole… tanto è in casa sua… se poi dovesse sanarlo sanerà quando vende…

Egregio sig. Silvi,
questo è un forum serio, e nessuno dà risposte a vanvera. Ma mi dica: da quanto in qua si deve chiedere al comune il permesso di dormire? io sono stato impiegato comunale e una imbecillità simile non mi capitatò mai. Gli immobili che si accatastano sono quelli che producono rendita e sono elencati negli art. 1,2, del DM del 2 gennaio 1998 n. 28 e quelli dell’ art. 3 dello stesso decreto a solo scopo inventariale che squelli che producono rendita; lo vada a leggere è scaricabile da internet,

Egregio Collega, lei continua a nominare “per dormire” o “letto a castello”… la signora non ha chiesto posso realizzare un soppalco per creare un posto letto o un deposito… quindi risponde alle mie risposte adducendo altri argomenti… ovvio che se la domanda fosse stata… devo fare un soppalco autoportate per metterci un materasso o per riporre le valigie quando non le uso…la risposta sarebbe stato univoca e le mie e le sue risposte sarebbero state le stesse… ma le ripeto. Bisogna capire che dimensioni lo vuole fare e quale uso ne intenda fare…parla di soppalco in sala… immagino ci realizzi uno studiolo… boh chissà cmq visto che tanto mi sembra fermo nelle sue convinzioni e non ascolta gli argomenti di un collega per un confronto e visto che apprezza il diritto … le consiglio un paio di link… Consiglio di Stato sentenza 1002/2022.
Soppalco, quando è necessario il permesso di costruire - Edilportale.

Realizzare un soppalco senza permesso

Oppure, dove puo trovare giustamente il suo “posto per dormire”
Se i requisiti del locale non sono tali da realizzare un soppalco abitabile, si può optare comunque per recuperare uno spazio da destinare a uso deposito, che non deve soddisfare alcuna caratteristica particolare e non richiede permessi.
Oppure si può utilizzare lo spazio per installare un soppalco removibile ad esempio per il letto in quota, che permetta di utilizzare lo spazio sottostante in maniera alternativa.

Egregio Collega,
le sentenze pronunziate dai tribunali o dalla Cassazione, riguardano casi specifici, nell’ ambito stretto tra i ricorrenti. Il caso che citi riguarda un soppalco in muratura costruito su un solaio sottostante in muratura quindi costituiva costruzione abusiva. Il quesito della signora Silvia era diverso e cioè che lei voleva sapere se un soppalco in legno autoportante sorretto da quattro colonne doveva essere autorizzato o meno dal Comune. E’ intuitivo che le quattro colonne di legno non vanno incastrate nel solaio sottostante ma appoggiate al pavimento alla stregua di un armadio, un letto o un tavolo. In effeti è vero che la signora non aveva detto che voleva realizzare un letto a castello, e mi scuso, ma la mia era una espressione iperbolica per evidenziare che il proprietario può fare quello che vuole dei suoi beni mobili snza chiederne il permesso al comune; un soppalco in legno con quatto colonnine, un tavolo, una sedia un letto sono accessori della casa.

Già da quanto ti ho sopra riportato ti dovrebbe far riflettere, ossia: chi fa i calcoli per dimensionare la struttura lignea? Il falegname?

Ha le conoscenze per poterlo fare?

Che il falegname abbia l’esperienza per saperlo fare non lo voglio neanche mettere in dubbio, ma il titolo per assumersi tale responsabilità ce l’ha?

A te la risposta.

Infine non aggiungo altro a quanto già ti ha ben detto il collega Marco Silvi e non le solite litanie del carissimo Nino Lo Belllo, che cita le solite leggi e leggine che non c’azzeccano mai un caxxo (scusate il modo diretto ma non si possono leggere sempre sti commmenti proprio perchè siamo su un forum serio).

Anzi voglio aggiungere che il soppalco và riportato nella piantina catastale (e quindi rientra nella conformità catastale) creando un aumento di superficie catastale e quindi di consistenza. Ma questo lo sa solo chi esercita la professione e non chi è stato dipendente pubblico e forse ha esercitato la professione 40/50 anni fa in cui sicuramente le cose erano molto diverse. I tempi sono cambiati carissimo Nino Lo Bello.

Saluti e buona domenica

Salve Fausto,
La signora Alice ha detto che voleva realizzare un soppalco in legno sorretto da quattro colonne da mettere in una sala, alla stregua di un tavolo. Allora chiesi alla signora di riportare lo schema, e non lo ha fatto, per cui ritenni che avesse rissolto il problema. Al di là di tali considarazioni , da cui si intuiva essere pressappoco di 30 mq di superficie, e tenuto conto dell’ ingombro dei mobili, si intuiva un soppalco dalla superficie massima di 15 mq. Credi davvero che per realizzarlo bisognava scomodare la scienza delle costruzioni? Comprenderai comunque che non ho la tua intelligenza e nemmeno quella di coloro che sono intervenuti.

Buongiorno, Grazie Intanto per le risposte, anche se sono più confusa di prima eheh, non sono ancora venuta a capo della situazione, colgo l’occasione per chiedere come si configura una struttura come quella proposta dal negozio di arredamento CINIUS, inserisco il link alla struttura a cui mi riferisco Cinius | Yen: progetti realizzati
grazie

Un semplice “arredamento” che non richiede alcuna pratica urbanistica/catastale.

Nino, per favore non fare ne l’offeso ne l’ironico, non c’è bisogno di farlo dato che sai bene che ti stimo molto e te l’ho detto tante volte, così come altrettante volte mi sono permesso di “richiamarti”, e per questo non me ne devi volere.

La tua conoscenza delle norme è riconosciuta da tutti, soprattutto da me, ma bisogna sapere quando applicare una norma e quando un’altra e non possiamo fare di tutta un’erba un fascio.

Adesso che la sig.ra Alice ha postato il “modello di soppalco” di cui parla è chiaro che non occorre fare proprio nulla e sono d’accordo con te, ma non si può generalizzare.

Cordiali saluti.