Congruenza fogli di mappa - Principi e concetti di base

In riferimento alla discussione in generale, vale come sempre la regola “pochi dati molte opinioni”. E poi si finisce per bisticciare …

Sul come gestire il problema dei punti su altro foglio consiglio un ripasso di pagina 55 del libro di Tani" Aspetti tecnici …". Magari prima di inventare nuovi metodi si può scoprire che già ne esistono di validi.

Sulla motivazione del perché la mappa sia “foglio-centrico” non sono d’accordo.
Il rilievo d’impianto è inquadrato nella rete generale, che serviva proprio ad evitare queste deformazioni centro-bordo. Se consideriamo le eventuali deformazioni cartografiche erano poi abbondantemente coperte dalle incertezze di rilievo+disegno e, in generale, accettabili nel Cassini -Soldner.
Il Termine “foglio centrico” è dovuto al fatto che ogni foglio è un pezzo unico a causa del suo disegno, non del rilievo. Il disegno di ciascun foglio con quelli limitrofi non condivide niente, a cominciare dal reticolato parametrico che, nei limiti delle tolleranze, è normalmente diverso.
Le incertezze dovute al rilievo e al disegno (mi fa tanto piacere che finalmente si parli di “tolleranze catastali” e non di “tollerabilità”) sono secondo me diffuse su tutto il foglio, solo che possiamo vederle chiaramente solo nei bordi.
A partire dal reticolato il classico errore di graficismo di somma nelle varie fasi disegno facendo si che gli stessi particolari rilevati sul confine due fogli venivano disegnati in posizione leggermente diversa. Erano “sbagliati” quando queste differenze superavano le tolleranze (che, vi ricordo, non erano piovute dal cielo ma pari a tre volte l’eqm determinato su base statistica basandosi su molti precedenti lavori).

Cordialità
Roberto