Congruenza fogli di mappa - Principi e concetti di base

Sì, quello è un peso pari a 1, non 1 metro.

Sai bene che la possibilità di ottenere il vettore medio di scarto pari a zero è solo teorica, nella pratica non esiste. Ad ogni modo, sì, io continuo a considerare il vettore medio di scarto come il più concreto valore che esprime l’attendibilità della mappa per l’insieme di punti di inquadramento considerati. Non ne vedo di migliori tra quelli calcolabili.

Il mio ragionamento è questo: se, dato un buon numero di punti omologhi mappa-realtà, ottengo dalla rototraslazione ai minimi quadrati un vettore di scarto molto contenuto, significa che i due sistemi sono molto (ma molto) “corrispondenti” uno all’altro. E questo mi basta o, meglio, me lo faccio bastare perché, come detto, non vedo altri parametri calcolabili che diano lo stesso conforto.

Certo, tu potresti dirmi che potrebbe trattarsi di un caso fortunato, nel senso che i vettori sono contenuti sui punti di inquadramento ma potrebbero non esserlo su tutti gli altri punti all’interno del poligono di inquadramento stesso. Ma io non credo a queste ipotesi puramente teoriche. Ripeto, se il numero dei punti di inquadramento è sufficientemente elevato e questi sono disposti in maniera distribuita, il vettore medio di scarto è il valore più affidabile che si possa ottenere. Tuttavia, se tu ne suggerisci un altro, sarò molto interessato ad approfondirlo.

Sì, ti sei spiegato meglio, ma mi sembra che la sostanza non cambi. Dire che “i fogli limitrofi non possono condividere il disegno il dello stesso reticolato parametrico” infatti, non la cambia. Le mappe d’impianto di una qualsiasi Regione sono state realizzate all’incirca tutte nella stessa epoca, quindi tutte con la stessa tecnica. Quindi, come dicevo, le imperfezioni nel tracciamento dei parametri sono le stesse, sia all’interno dello stesso foglio, sia tra fogli limitrofi. Nel momento in cui all’ultimo parametro Est di un foglio attribuisco la coordinata Est di 12000 e al primo parametro Ovest del foglio attiguo attribuisco a coordinata Est di 12200, ottengo una piena continuità tra i fogli, dato che le stazioni sono state inserite per coordinate cartesiane a valle del calcolo delle poligonali. Il possibile errore di tracciamento dei parametri non fa venir meno tale contiunità, è semplicemente un errore di graficismo identico tra i due fogli.

A meno che tu non pensi ad un prelievo delle coordinate da mappa eseguito in maniera maldestra. Ma non è certo questo il caso della georeferenziazione Parametrica eseguita con CorrMap da Roberto Rena. Come puoi vedere dall’immagine che segue, ciascun foglio (nell’esempio il 2 e l’1) è stato georeferenziato sui singoli quadranti parametrici e questi hanno ovviamente congruità di coordinate. Quindi, operando in questo modo, non si introduce alcuna differenziazione tra i due fogli.

Ad ogni modo Roberto B., se mi mandi una mail privata (non trovo più la tua email), ti mando una licenza temporanea di Geocat e CorrMap e, se Roberto Rena è d’accordo (ma credo proprio di sì), ti invio anche i file di questo suo lavoro, così potrai ragionarci su. A me interesserebbe molto il tuo parere, soprattutto sulla nuova implementazione del calcolo combinatorio delle possibili rototraslazioni al quale sto lavorando. Lo sto spostando dalla RAM al disco in modo che, pur con un elevato numero di combinazioni, non vada in blocco il programma e si possa effettivamente verificare se tra le 1.401.292 ce ne sono alcune che danno un vettore di scarto di entità pari a quello dei singoli fogli.