Buongiorno, ricorro ai vostri illuminanti pareri su come dirimere al meglio questa discordanza di quote ereditarie.
ANTEFATTI
Marito e moglie sono comproprietari in ragione di 1/2 ciascuno di tre appartamenti A, B, C e di un box D, hanno come eredi un figlio e una figlia.
Per testamento olografo il padre ha così disposto:
- lascio i miei beni ai miei eredi legittimi nelle quote stabilite dalla legge;
- a titolo di disponibile lascio a mia figlia la mia quota di metà dell’appartamento A.
Nel 1998 si aprì la successione del padre, ma ad oggi nelle visure storiche di ciascuna delle quattro unità non compaiono i passaggi mortis causa conseguenti.
Tramite ispezione ipotecaria ho però trovato la nota di trascrizione (certificato di denunciata successione) presentata dell’Ufficio del Registro nell’anno 2000, sicché per aggiornare le intestazioni all’attualità sarebbe sufficiente presentare una (ordinaria) voltura di preallineamento tramite Voltura 2.0.
Senonché esiste una discordanza tra le quote ereditarie calcolate nonché trascritte dall’U.R. e quelle ipotizzate in un atto di compravendita intervenuto nel 1999 tra madre e figlia.
Con tale atto, risultando nelle premesse essere già proprietaria della metà dell’appartamento A per successione testamentaria, la figlia acquista dalla madre l’altra metà diventando proprietaria dell’intero, come di fatto è stato trascritto e risulta in visura. Le altre unità B, C e D sono rimaste intestate 1/2 al de cuius e 1/2 alla moglie superstite.
DISCORDANZA
Relativamente all’appartamento A, l’Ufficio del Registro ha interpretato o considerato pari a 1/4 la disponibile, di conseguenza contro la metà del padre ha trascritto a favore:
- madre 1/8
- figlio 1/8
- figlia 1/4
mentre, in base alla premessa nonché ai fini traslativi del rogito anzidetto, madre e figlio sarebbero privi di quote a fronte dell’intero 1/2 devoluto alla figlia per testamento:
- madre 0
- figlio 0
- figlia 1/2
Nulla da ecceprire sulle quote ereditarie della unità B, C e D a cui sono state attruiti 1/6 ciascuna.
Anche se non esistono rivendicazioni di lesione della legittima/azioni di riduzione, procedendo con il preallineamento dovrei mantenere le quote calcolate dall’U.R. facendo emergere la discordanza con il rogito, procedendo con l’afflusso emergerebbe la discordanza con la trascrizione dell’U.R.
Ringrazio sin d’ora chi vorrà cortesemente rispondere.
Con i migliori saluti.