Da libretto a geocentriche direttamente

Buongiorno,
chiedo vostre osservazioni in merito all’adozione della seguente procedura di riconfinamento per un confine creato anni fa con GPS, al fine, se possibile, di evitare quello che a mio giudizio è un inutile, in questo caso, confronto tra rilievi:

Il Libretto Pregeo, come sappiamo, mostra le coordinate gocentriche del punto base e le differenze degli altri punti rispetto ad esso, vorrei quindi ricostruirlo direttamente sul GPS senza rilievo di confronto, andando a creare un nuovo lavoro sul GPS ed indicando le geocentriche di quel punto e di tutti gli altri necessari al picchettamento.

Io uso “GPS to dat” per trasformare i dati geocentrici in locali “baseline” (e qui invito Gianni ad indacarmi come poter abbandonare tale passaggio usufruendo delle funzionalita’ di GEOCAT) e quello che vorrei fare, in sostanza, è l’inverso, ossia dal libretto GPS del confinatore tornare alle geocentriche. È possibile ottenerle?

Quali inconvenienti potrebbe comportare adottare tale strada? …io non li immagino. D’altronde, mi ripeto, non farei altro che ricostruire fedelmente il rilievo GPS del confinatore sul mio GPS ed andare in campagna direttamente col sistema di allora ricostruiro.

Spero di essermi spiegato.
Grazie

Ciao Alessandro,
sì, se la tua strumentazione GPS ti permette di inserire i punti in coordinate geocentriche (te lo chiedo perché a volte accettano solo le geografiche: latitudine e longitudine), puoi operare come hai descritto.

Le geocentriche della base le hai nella riga 1 del libretto Pregeo, quelle dei punti le ottieni semplicemente sommando alle geocentriche della base i delta X-Y-Z delle baseline dei punti.

Dalla tabella del rilievo GPS di Geocat apri il menù contestuale con clic destro e attiva l’opzione Libretto Pregeo.

Nessun inconveniente, se non quello di avere la restitizione solo sul posto senza poter produrre un disegno CAD della sovrapposizione tra il rilievo di quel tecnico e i punti rilevati da te.

Bene Gianni, grazie tante!

Preciso che si tratta di una commessa molto distante dall’ufficio e allora si pensano “scorciatoie” per saltare un passaggio, ossia il rilievo odierno da confrontare.

Saluti

Se il rilievo di “confinazione” ossia il rilievo già approvato dal catasto all’epoca venne eseguito con base-rover sicuramente le geocentriche della base non saranno inquadrante in un sistema globale per cui il rilievo sarà diciamo “locale”, per cui a meno che non riesci a trovare il precedente punto della base gps non potrai andare in campagna e partire a tracciare i punti da verificare, in quanto il tuo sistema di riferimento “attuale” che credo sarà basato su basi permanenti, e quindi, il nuovo rilievo sarà inquadrato nella rete ETRF2000, per cui lo stesso non sarà sovrapponibile “in automatico” al precedente rilievo del confinatore.

Per cui, dovrai sempre misurarti come prima cosa dei punti riportati nel tipo approvato (PF e/o altri punti stabili e certi) e fare in campagna una geolocalizzazione (c.d. calibrazione) del tuo rilievo su quello del confinatore per ottenere gli scarti tra il tuo attuale rilievo e quello del confinatore.

Tutto cambia se anche il precedente rilievo venne inquadrato nella rete ETRF 2000, nel qual caso entrambi i rilievi sono inquadrati nello stesso sistema di riferimento.

Inoltre valuta anche il periodo di quando è stato fatto il tipo da verificare, in quanto il vecchio rilievo potrebbe essere inquadrato nella ormai “vecchia” ETRF89, per cui avresti rispetto ad oggi, degli scarti, sicuramente non metrici (il che a volte è anche peggio in quanto non ti aggiorni di eventuali errori grossolani) ma quel tanto da farti commettere errori gravi.

Io ti consiglio di procedere con questi step:
0° -preventivo di spesa accettato dal committente
1° -rilievo in campagna di punti stabili riportati anche nel vecchio tipo approvato
2° -sovrapposizione in studio del nuovo rilievo con quello approvato dal catasto
3° -ritorno in campagna con planimetria di tracciamento ed eseguire il tracciamento.
4° -emissione fattura e pagamento.
Solo così potrai essere certo di aver fatto un lavoro ben fatto.

PS. Il punto 2° lo potresti eseguire anche in campagna con l’ausilio di un portatile con installato un idoneo software di topografia.

Saluti

Ciao Fausto,
rispetto a quanto hai scritto qui sopra ad Alessandro mi preme chiarire un punto: quando si parla di coordinate geocentriche, si intendono le coordinate cartesiane X-Y-Z rispetto al sistema WGS84 con origine nel centro di massa della terra:

Pertanto non c’entrano niente gli inquadramenti ETRF che citi tu. Se Alessandro dispone del libretto Pregeo del TF, questo include (per obbligo del Pregeo stesso) le coordinate geocentriche della base scritte in riga 1, quindi lui può operare come detto sopra.
Le tue note valgono solo se le coordinate del TF di cui dispone Alessandro non sono le geocentriche ma sono invece riferite ad altri sistemi di riferimento, tra cui quelli che citi tu.

Sono d’accordo con te Gianni (almeno credo :slight_smile: ).

Ma per avere le coordinate geocentriche nella prima riga di Pregeo deve essere stata abilitata l’opzione “Coord. geocentriche note riferite a reti GPS” presenti nella schermata della riga 1 di pregeo, e questo non è un obbligo, ma una scelta, almeno credo.

Se il rilievo precedente GNSS è stato fatto in modalità base-rover (cosa molto diffusa molti anni fa quando ancora non erano pienamente funzionanti e/o molto diffuse le reti delle basi gnss permanenti) allora il collega non avrà a disposizione le coordinate geocentriche.

Io ho voluto solo fare questa precisazione.

Infatti nel mio precedente msg ho scritto che se il precedente rilievo fosse stato fatto con appoggio alle basi permanenti il problema non si poneva.

Ciao Fausto,
non ho conoscenza di cosa succedesse quando si agiva con base-rover, certo è che, se non hai le geocentriche della base, i delta X-Y-Z delle baseline ai punti non servono a niente perché senza la posizione assoluta della base (cioè dove questa è posizionata sull’ellissoide WGS84) non puoi nemmeno applicare la trasformazione Euleriana per calcolarti le coordinate topografiche piane.
Sarebbe interessante approfondire questo aspetto se ci fosse qualcuno che opera tuttora con base-rover.

Secondo me invece la trasformazione può comunque avvenire, dato che il passaggio dal sistema cartesiano geocentrico a quello euleriano costituisce una trasformazione geometrica del tipo rigorosa se consideriamo le sole quote ellissoidiche, dato che si tratta di applicare al sistema geocentrico una successione di due rotazioni, funzioni di Fi e Lambda, intorno agli assi Z e Y per realizzare il parallelismo tra i due sistemi e di due traslazioni nel verso delle n e delle z per realizzare la coincidenza delle origini.

Per cui, bastava assegnare alla base (origine del rilievo locale gnss) delle coordinate fittizie e poi rototraslare il rilievo sui PF, anche in considerazione che l’estensione dei rilievi catastali è molto modesta nella stragrande maggioranza dei casi.

Le coordinate piane locali che si determinano sono uguali a quelle che si otterrebbero facendo stazione nello stesso punto di ubicazione della base gps con una stazione totale e da questa stazione si determinano le coordinate rettangolari dei punti del rilievo nel sistema (E,N) ovviamente passando attraverso la misura delle relative coordinate polari.

Pregeo di fatto non ha mai creato alcun problema in merito alle quote ortometriche, ne nel passato (dove addirittura neanche per i rilievi celerimetrici non richiedeva l’obbligatorietà della quota) ne oggi.

Fausto,
sei fuori strada, Fi e Lambda sono longitudine e latitudine, se non hai le geocentriche non hai nemmeno Fi e Lambda, quindi la trasformazione Euleriana non è applicabile.

Se alla base assegni coordinate fittizie, esegui un calcolo completamente sballato.

Buongiorno, se ho capito correttamente Fausto intende che operando con base e rover, senza legare la base alle reti permanenti, le cordinate GPS che si ottengono all’inizzializzazione della base sono leggermente differenti da quelle ottenibili con le bassi permanenti; in pratica si può/poteva anche operare in post elaborando i dati grezzi della base con i file rinex di base permaneti (o rilevare la base in trk prima con le correzioni da rete di basi), per legare il rilievo alle stesse. Di conseguenza le geocentriche della base non legata alla reti permanenti verranno calcolate leggermente differenti rispetto alla base se fosse stata prima legata alle stazioni permanenti. In questo caso si dovrà riposizionare il sistema di riferimento con alcuni punti e magari con la vecchia posizione della base se ancora materializzata. (A memoria il leggermente tradotto mi pare si aggirasse in un paio di metri giusto per dare una indicazione di massima) .Saluto intanto

Alberto… beato te che hai il dono della sintesi. :slight_smile:

Era proprio quello che intendevo io.
Ma mi rendo conto che forse dire di dare alla base gps delle “coordinate fittizie” è stato fuorviante, ma intendevo quelle di “prima approsimazione” che di solito variano tra i 2 e i 5 metri, mica si potevano inserire le coordinate di un punto ubicato sull’equatore :slight_smile:

Buona giornata