2 metri in fondo a una linea lunga 750, prima della lite, valuterei se mediare le due risultanze. Ma questa è una decisione che devi prendere tu. Visto anche di cosa stiamo parlando (riconfinazione di mappa). Anche se capisco che tu trovi conforto nel fatto che la tua ricostruzione, con tutta probabilità dalle descrizioni più tecnicamente corretta, coincide con una materializzazione.
La questione, diciamo, è un po’ più articolata.
L’Art. 950 del CC parte dicendo: Quando il confine tra due fondi è incerto…
E qui non lo sarebbe anche se vanno valutate e differenziate l’incertezza oggettiva da quella soggettiva.
Vedi Gianni, sto ritrovando il gusto di scrivere qualcosa.
Tenendo ben fermo però un principio: quello di contribuire a creare un’educazione al ripristino dei confini.
Anche nella forma di ciò che scriviamo.
Non è che ce l’ho con Loris, non fraintendetemi, ma già il titolo del topic mi piace poco per non dire 0.
Perché, anche se capisco che lui lo riferiva al suo caso di fattispecie, scrivere Fuori centro contro rototraslazione a mio parere è diseducativo per chi nel futuro andrà a rileggere questa discussione.
Perché tutti e due i metodi di rilievo e di calcolo hanno delle loro peculiarità e sono validi entrambi e, soprattutto, perché possono essere anche complementari. Sia in una rototraslazione orientata, sia in una rototraslazione vincolata e orientata, sia anche nella funzione propedeutica che uno può avere rispetto all’altro.
Io, per esempio, ma non deva assolutamente diventare una regola perché ognuno di noi è giusto che mantenga le proprie idee, uso spesso all’interno dello stesso lavoro prima uno schema, poi un altro e poi un altro ancora.
Prima ho chiesto a Loris se c’erano punti sullo stesso foglio e mi riviene a mente una battuta che mi disse Piercarlo Roasio a Cuneo: se i ragazzi tornano in studio e hanno battuto meno di 300 punti li rimando fuori.
E aveva ragione. I risultati delle nostre sovrapposizioni prendono forza dalla molteplicità di linee che ci possono dare conforto o sconforto.
Quello sbandamento che c’è tra le risultanze di Loris e quelle di Pippo Franco potrebbero trovare conferme da linee presenti sullo stesso foglio aventi la stessa direzione. E anche da punti sparsi.
Questa perdonami ma non l’ho capita.
Avere il susseguirsi della poligonale a me da un’informazione di notevole importanza perché capisco da dove partono e dove arrivano e che tipo di poligonali sono: primarie, secondarie o di dettaglio.
E soprattutto se i punti scelti appartengono alla stessa.
Da queste informazioni posso valutare anche meglio gli scarti che ho sui punti di appoggio.
Cordialmente
Carlo Cinelli