Mappa impianto scansionata a "scalini"

Ciao, chiedo consiglio sulla georeferenziazione di una mappa di impianto che presenta il tipico scalino della scansione a rullo presente in molte mappe di impianto del Piemonte; in questo caso però i crocicchi sono regolari senza “scalino”, mentre lo scalino si ripete nei vari quadranti su un asse verticale solo sulle linee dei terreni e fabbricati. In questo caso come interverreste? Grazie per chi vorrà condividere le proprie riflessioni.

Ciao Marco e benvenuto sul forum (qui ci diamo tutti del tu, ok?).

Nel mio libro Tecniche di riconfinazione avevo già trattato il problema degli scalini delle mappe Piemontesi, questo è il brano:

Mappe con salti di pixel nella scansione.pdf (943,5 KB)

Tuttavia, come vedrai dal PDF, nelle mappe che ho analizzato lo scalino era presente su tutta l’estensione del foglio, quindi anche sui parametri della mappa. Non riesco a capire come possa essere che invece i parametri non presentino lo scalino mentre questo c’è sulle altre linee. Ti dico questo perché, da quella mia analisi (svolta unitamente ad alcuni colleghi Piemontesi) è emerso che durante la scansione, eseguita con scanner a rullo, ad un certo punto si è verificata una traslazione del foglio che ha provocato lo scalino. Ora, come questo possa aver lasciato inalterati i parametri mi sfugge completamente.

Se, dopo aver letto il mio PDF, vedi che effettivamente i parametri non hanno lo scalino, se puoi, mandami via mail a gianni.rossi@topgeometri.it il foglio in questione così posso analizzarlo in dettaglio.

geom. Gianni Rossi
cell. 3202896417
Email: gianni.rossi@topgeometri.it
www.topgeometri.it
www.corsigeometri.it

Ciao Marco,
ho analizzato la mappa e trovo molto strana l’anomalia che presenta, in effetti i parametri non subiscono lo scalino mentre le linee di mappa sì. Ma non basta, perché se guardi bene, vedi che gli scalini non sono della stessa entità ma di entità variabile, come vedi qui:

Questo significa che in questa mappa non si è verificato un salto durante la scansione, come invece si deduceva dall’altra mappa che avevo analizzato nel libro Tecniche di riconfinazione nel brano che segue:

Mappe con salti di pixel nella scansione.pdf

Significa che lo scanner ha avuto un malfunzionamento soltanto nel rilevare le linee nere mentre ha funzionato correttamente con il colore ocra. Ad ogni modo, se ci fai caso, vedi comunque che la linea verticale che unisce gli scalini demarca anche un diverso colore di sfondo della mappa: più scuro a sinistra e più chiaro a destra:

Sinceramente faccio fatica ad esprimermi su come tener conto di anomalie così irregolari. L’unica cosa che mi viene da dire è di utilizzare un software di gestione immagini e sistemare le singole porzioni di mappa che interessano i punti che devi prelevare. Ad esempio, qui sotto vedi come io ho riposizionato la parte a destra del fabbricato mapp. 103 facendola combaciare con la parte a sinistra, posto che ritengo la scansione di sinistra quella corretta e quella destra affetta dalle anomalie.

Diciamo chiaro e tondo che la scansione di queste mappe andrebbe rifatta ex novo usando strumentazione (e personale) più adeguati.

Buongiorno Marco
purtroppo la situazione delle mappe Piemontesi è questa e non penso che si possa pensare ad una nuova scansione.
In effetti nel foglio di mappa da te individuato la situazione dello scalino di scansione, come Gianni ha riscontrato, è abbastanza anomala e non si capisce con quale logica sia generato.
Per quanto concerne la georeferenziazione, ritengo che la più indicata sia sempre la parametrica, eventualmente puoi pensare nell’individuare il crocicchio dei punto, di tenere in considerazione uno scostamento con direzione dello scalino e poi verificare con la rototraslazione rilievo mappa se i risultati sono migliori.
L’importante in questi casi è essere consapevoli dei risultati e delle tolleranze che si possono accettare.
Un saluto

Molte delle mappe di impianto della nostra regione presentano il problema dello scalino ma in questo caso capire cosa abbiano combinato durante la scansione è un vero e proprio mistero.
Avevo pensato anche io alla rettifica con Photoshop, ma spostando gli elementi dentro il quadrante c’è da considerare che dovranno poi coincidere con tutto l’intorno degli altri quadranti confinanti, lasciando però invariato il crocicchio, quindi condivido quello che avete detto e penso che l’unica soluzione sia quella di limitare al minimo le correzioni, solo ai punti necessari, e aggiungo di dare maggiore peso ai punti di dettaglio dentro la zona senza scalino e farsi il segno della croce…
Certo che vedere l’ottimo lavoro di impianto di quasi 100 anni fa buttato alle ortiche… prima da queste scansioni balorde e in seconda battuta dalla approssimazione delle wegis, fa proprio girare le p.lle. Grazie a entrambi per le vs. considerazioni