Verifica confini FRZ 1979

Buongiorno, avrei bisogno del vostro aiuto. Mi trovo a dover verificare dei confini che derivano, da quello che si legge in visura storica, da un frazionamento del 1979. Ho a disposizione la mappa di impianto, richiesta all’Archivio Storico ed anche una scansione del frazionamento (non ho ancora ricevuto la copia ufficiale dal Catasto). Ho visionato il frazionamento redatto con allineamenti e squadri, ho effettuato i vari sopralluoghi e fatto anche un rilievo dello stato di fatto. Le misure corrispondenti, per come ho immaginato, scritte sul Frazionamento e le corrispondenti del rilievo sono molto diverse. Ho fatto varie prove ma questo Frazionamento non si riesce a capire. In caso invio documentazione. Grazie

Ciao, Roberto,
giuridicamente non esiste una norma con la quale si possa determinare un confine in base a mappe catastali perchè, come sai, il catasto non è probatorio, in altre parole i diritti reali si esercitano sui terreni allo scopo di farli fruttare ( art. 42 Costituzione) e non sulle mappe. *Se devi fare una relazione da presentare in giudizio, sono le parti confinanti che hanno l’ onere di dimostrare la posizione del confine e qualsiasi prova è ammessa, anche una testimonianza, in mancanza assoluta, sarà il giudice che deciderà se far tracciare il confine in base a mappa catastale ( art. 950 c.c.), trattandosi di azione petitoria gli si deve chiedere anche in questo caso contro cui la controparte può istaurare un’ azione possessoria. Devi dirmi a quanto ammonta la non corrispondenza tra il mappale e il reale e se puoi fare uno schizzo. Se invece si deve fare una riconfinazione in via amichevole saranno le parti a mettersi d’ accordo e fartelo tracciare in base a mappa catastale. Cordialità

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La differenza che risulta tra la misura scritta nel FRZ ed il mio rilievo è di circa 3,50m in una zona e circa 6,45m in un’altra zona.

… la chiusura sugli allineamenti (in genere fra termini o spigoli) torna con quella testé rilevata ?

Complessivamente a quanti mq ammonta?

Ciao Roberto e benvenuto sul forum (qui ci diamo tutti del tu, ok?).

Naturalmente è difficile darti dei suggerimenti senza vedere sia la mappa che il frazionamento.

Dovresti inoltre anche precisare se i confinanti sono propensi ad un accordo bonario oppure se sono in conflitto sul confine stesso.

Ti dico questo perché, ovviamente, se sono per un accordo bonario, come dice Nino, ti basterà tracciare il confine secondo quanto concordato, stipulando apposito verbale; oppure, se di volontà delle parti, mediante idoneo atto di trasferimento con allegato atto catastale, in modo che valga anche nei confronti di terzi (ma in questo caso subentrano costi non trascurabili).

Se invece i due sono in lite, le cose si complicano perché, come ha già detto Nino, prima di ricorrere alla mappa (di cui il frazionamento è parte integrante), ai sensi dell’art. 950 codice civile vale ogni mezzo di prova. Il che significa che vanno dapprima ricercati tutti i possibili elementi, sia materiali (sul posto) che documentali (incluse eventuali testimonianze) idonei a dimostrare l’esistenza del confine di fatto.

La ricostruzione cartografica va attuata solo se mancano tali elementi. Nel qual caso devi dapprima accertarti che il frazionamento sia allegato (o richiamato) all’atto di trasferimento che ha dato luogo al confine, in modo che sia sancita la volontà delle parti. Se così, puoi procedere alla ricostruzione della linea definita dal frazionamento.

La discordanza che descrivi tra le misure indicate nel TF e quelle sul posto è piuttosto frequente per i vecchi frazionamenti (ante 2/1988) definiti per allineamenti perché spesso erano redatti a tavolino. Sono i casi più complicati da sviscerare. In genere, se il TF è allegato all’atto di trasferimento, la prassi giuridica tende a dare priorità alle misure numeriche indicate nel TF stesso in quanto vengono considerate come l’esatta intenzione delle parti che hanno sottoscritto l’atto stesso. Ma, come detto all’inizio, su questo bisognerebbe analizzare in dettaglio il tutto.

Innanzitutto ringrazio per le celeri risposte.
Il frazionamento è allegato ad un atto di Donazione. Per adesso ho una copia non ufficiale. La volontà delle parti ad oggi non è chiara. Ci sono i presupposti per poter risolvere la partita con il buon senso. Avendo fatto diversi corsi con voi, immaginavo la possibilità di tali differenze tra le cifre scritte e quelle rilevate.
Le superfici indicate nell’atto sono tutte scaturite dalla particella originaria, che purtroppo non riesco a rilevare poiché il terreno è molto scosceso e a volte a strapiombo. Non esistono tutti i confini materializzati. Quello in questione, purtroppo si, ma il problema è che questi confini determinano la posizione della casa. Spero si essermi spiegato.
Per le immagini non mi fa inserire immagini perchè, dice il sistema, che essendo nuovo non posso inserire immagini. Ho inviato una mail all’amministratore sperando possa abilitarmi.
In caso Gianni dimmi se posso inviare a te.
Ancora grazie. Spero di venirne a capo

Ciao Roberto,
ho elevato il tuo status da nuovo utente a utente effettivo quindi adesso dovresti poter inserire immagini, fammi sapere.

Ciao, Roberto,
a quanti mq ammonta la superficie di terreno che differisce dalla mappa e qual è il suo valore venale, vale la pena adire il magistrato?


Questo è il grafico del frazionamento in mio possesso
Come superficie non abbiamo riferimenti. Unico riferimento mi viene dato dall’estratto digitale che ho richiesto. Il messaggio dice che ci sono differenze tra la superfici in visura e la misura in mappa. Ma questo non lo tengo in considerazione.

Ciao, Roberto,
per ogni cosa di cui mi sono occupato, mi sono sempre riferito alla data in cui si è verificato un evento, quindi lascia perdere la particella catastale perchè è un mezzo di indirizzo territoriale iscritto alla data in cui il frazionamento con scopi meramente fiscali. Quello che è importante è il possesso a scopi di trarne ricchezza infatti ogni legge che il Presidente della Repubblica promulga fa riferimento alla Costituzione italiana; in particolare l’ art. 42 sancisce che la proprietà privata ha scopi di arricchimento della Nazione, è riconosciuta e garantita dalla legge che ne determina i modi d’ acquisto in funzione sociale per renderla accessibile a tutti: il primo in assoluto è quello per usucapione, quindi per la non corrispondenza tra il reale ed il mappale bisogna risalire alla data del frazionamento pe,r cui se sono passati venti anni vale la non corrispondenza perchè colui che beneficia della maggiore estensione ne può vantare di averla acquistata per usucapione, in tal caso il giudice dispone la correzione catastale ma ciò vale se ho capito bene il tuo caso. Cordialità.

Ciao Roberto,
sì, lascia perdere le superfici che non fanno testo nella ricostruzione del confine.
Il frazionamento sembra effettivamente di quelli redatti sulla mappa perché presenta tutte misure tonde al metro o al massimo al mezzo metro e l’origine degli allineamenti è fissata su punti labili (cigli strada, punti della mappa d’impianto non materializzati). Se riproducendo le misure sul terreno hai già constatato che non corrispondono allo stato di fatto, la prima cosa che ti suggerisco di fare è di cercare con i confinanti un accordo bonario sulla situazione reale, lasciando la ricostruzione dal TF solo se i due vanno in controversia legale. Se l’esito fosse quest’ultimo, il TF, essendo un atto non autonomanete ricostruibile, andrà inserito sulla mappa d’impianto e questa dovrà essere messa in realzione con la realtà dei luoghi mediante opportuni punti di inquadramento.

Io personalmente per prima cosa verificherei cippi e termini di possesso. Dopo 44 hanno più importanza e valenza rispetto al frazionamento che non è dato sapere che tipo di errore o discordanza con la mappa possa avere ! Auguri e buon lavoro !


Mi scuso se non mi sono fatto leggere ma aspettavo di ritirare il TF ufficiale dal Catasto. Pertanto lo allego e devo dire che con quello che la controparte mi ha girato non funziona proprio. Quindi adesso cambia tutto. E’ chiaro che adesso fanno testo le cose come stanno nella realtà. anche perchè dal mio rilievo GPS le misure tornano.

… questo ci sapeva fare :

-indica con una linea l’inizio degli allineamenti che sopportano gli squadri e
-con due linee la fine degli stessi
-ha scelto un fabbricato di appoggio e, forse, anche alcuni termini (se erano presenti in questa zona) che peró, forse ha dimenticato di disegnare
-Le misure poco dettagliate forse dipendono dalla scala della mappa catastale che potrebbe essere alta e quindi le ha parzialmente arrotondate

Procedura prescritta dalle istruzioni e abbastanza raramente applicata !
Ergo sembra fatto effettivamente sul posto