Abitabilità del 56 - mai presentata variante comunale

Buongiorno,
volevo confrontarmi con voi su un problema riscontrato su una villetta singola.
La concessione edilizia è del 56. Il tecnico dell’epoca presentò un progetto per la realizzazione di villetta singola con parte del piano cantina interrato di circa 60cm.
Molto probabilmente la pendenza del terreno all’epoca ha fatto si che detto piano “seminterrato” lo sia solamente per 3 lati, sul 4 lato la cantina risulta completamente fuori terra.
parlando con il comune, il lotto insiste su un’area vincolata sia dal vincolo paesaggistico sia dal vincolo idrologico.
Attualmente le nta prevendono che il piano cantina sia al max sporgente di 90cm.
Il comune mi rimbalza la pratica di sanatoria in quanto non c’è doppia verifica sulle nuove normative. Di fatto per il comune la pratica non si può presentare e la casa ad oggi rimane insanabile.
Non si tratta di un abuso, sicuramente all’epoca non si presentavano varianti o stati finali di progetto.
la casa non è mai stata modificata nella sagoma. Non ha volumi in più, non ha sup. coperta in più e non è nemmeno più alta del progetto iniziale.
gli unici abusi sono il piano “interrato” non in quota e 2 finestre mai realizzate (non incidono sul rapporto rai)
C’è qualcuno che ha affrontato un caso simile?

Ringrazio e porgo distinti saluti

Ciao, Dea Arianna, se la concessione edilizia, allora si chiamava licenza, del 1956, ti ha permesso di costruire il fabbricato legalmente e tecnicamente e l’ hai accatastata , non ha niente a che vedere con la sanatoria edilizia, perchè la sanatoria venne emanata con la legge 47 del 28 febbraio 1985 , a firma di Pertini, quindi, secondo il principio vigente del tempus regit actum, una legge successiva non produce effetti sulla precedente. In quanto al vincolo ci devi dire la data di quando è stato imposto ma, a quanto capisco, la difformità tra oggi e allora non è imputabile all’ opera dell’ uomo, dacci altre spiegazioni. Cordialità.