Accatastamento immobili abusivi

Chiedo se qualcuno può esprimere un parere in merito a quanto mi sta succedendo. Un comune è stato oggetto di accertamento da parte dell’Agenzia del Territorio (volo e comparazione con la mappa) con conseguente pioggia di notifiche ai vari proprietari del riscontro di fabbricati “fantasma”, con l’ingiunzione di sistemare la situazione catastale nell’arco dei 90 gg. oltre ai quali l’Agenzia stessa provvederà d’ufficio a fare tipo mappale e docfa (con applicazione delle loro tariffe). Ora succede che molti di questi fabbricati non solo non sono stati accatastati, ma sono anche abusivi. Quindi il più delle volte mi preoccupo di fare la sanatoria e poi l’accatastamento. Il problema sorge quando ci sono fabbricati non sanabili e il proprietario non vuole demolirli. La mia domanda è: che responsabilità ha il tecnico che accatasta un fabbricato abusivo? Io ho pensato di farmi incaricare esplicitamente ed esclusivamente dell’operazione catastale, facendo sottoscrivere al proprietario di essere a conoscenza del problema e di assumersi ogni responsabilità per quanto riguarda l’aspetto della regolarità urbanistica. Ma ciò è sufficiente per tutelarmi? Del resto ho pensato che, qualora l’accatastamento fosse fatto direttamente dall’Agenzia, la stessa non entrerebbe di certo in merito all’aspetto urbanistico. Ringrazio chi volesse aiutarmi a fare un po’ di chiarezza! Cordiali saluti.

Ciao, Angela,
qui ci diamo tutti del tu, io cerco sempre la soluzione facile e non mi sono impelagato mai in scartoffie pubbliche; secondo me non dovressti andare presso il comune ad informarti perchè non sempre trovi persone esperte, ma vai alla Agenzia delle entrate chiedendo se è indispensabile allegare ai documenti catastali l’ autorizzazione a costruire, senza dire che il fabbricato è abusivo. Sappi che almeno il 25 per cento dei fabbricati è abusivo e ci sono domande di sanatoria a quintali inevase. Beninteso quello che ti ho detto non è volto ad indurti a violare la legge. Come sai il catasto ha finallità fiscali, per le imposte non si individua il proprietario, ma il possessore quindi si può possedere anche un fabbricato abusivo per cui penso che sia sufficiente un certificato dell’ uffico anagrafe del comune che indichi che quella casa è abitata, ma non ne sono certo, la mia è una deduzione logica. Cordialità

Ciao Angela! Procedi pure come hai pensato che a mio parere va bene. Se non lo fai tu lo fa l’ufficio. E poi tu ai fini fiscali hai fatto l’operazione che dovevi fare. Fatti firmare la.lettera che non vuole demolirlo e procedi.
Ciao

Come ti ha detto Corrado procedi tranquillamente con la pratica di accatastamento del/i fabbricati e pensa solo a farti pagare (scusa la battuta).

L’accatastamento è un mero adempimento fiscale e non urbanistico. Il reato di abuso edilizio lo ha commesso chi ha costruito il fabbricato.

Nella lettera di incarico ti consiglio di non parlare espressamente del fatto che il fabbricato sia abusivo. A te non interessa se il fabbricato è in regola oppure no. Ti faccio notare che nel tipo mappale non occorre l’indicazione di nessun estremo “urbanistico” e nel docfa va indicata la sola data di “ultimazione dei lavori” o data “in cui il fabbricato è divenuto servibile all’uso”. Inoltre valuta se il fabbricato è stato realizzato in data anteriore al 01/09/1967 in quanto se lo stesso è ubicato fuori dal centro urbano dell’epoca nel 99% dei casi non occorreva alcun titolo edilizio.

In ogni caso nella lettera di incarico, o con dichiarazione separata (io la faccio separata) fatti dichiarare dal proprietario -sotto forma di autocertificazione- la “sola data di ultimazione del fabbricato o comunque la data in cui lo stesso è divenuto servile all’uso” e niente altro.

Non scrivere espressaente da nessuna parte che sei a conoscenza che il fabbricato intero, o parte di esso, è abusivo.

Lascia perdere il consiglio di Nino di andare in AdE a chiedere. Chiedere cosa poi? Alla pratica di accatastamento non si allega NESSUN DOCUMENTO EDILIZIO/URBANISTICO.

Saluti

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Concordo pienamente con Fausto…

Scusate ma io non sono d’accordo. Sono dell’idea che in primis va verificato se il fabbricato è regolare e se si può sanare eventualmente… poi si procede ad accatastarlo. Non concordo sul fatto di accatastarlo sennò tanto lo fa l’AdE… Poi i nodi vengono al pettine perché prima o dopo il comune verrà a bussare e quindi demolizione e poi altra pratica catastale. …
Questa è la mia idea senza imposizione alcuna, resto dell’idea che dobbiamo essere corretti con il committente e se un fabbricato è abusivo e non sanabile non vedo perché dovremmo regolarizzarlo catastalmente solo per evitare che lo faccia il catasto.

Scusate se intervengo, non voglio criticare quello che avete detto.
Le imposte sui fabbricati prescindono dal fatto che siano stati realizzati abusivamente o no, come prescindono se siano accatastati o meno, basta che siano abitati, infatti, per quanto riguarda l’ IMU, l’ art. 13 comma del DL 201 del 2011, richiamando l’ art. 2 comma 1 lettera a del dlgs 504 del 1992 testualmente dispone: Per fabbricato si intende l’ unità immobiliare iscritta o che deve essere iscritta nel catasto edilizio urbano mentre colui che è obbligato a pagare l’ IMU è il possessore a qualsiasi titolo e non il “proprietario catastale”; tali definizioni sono state reiterate con l’ art. 740 della legge 160 del 2019 che ha istituito la Nuova IMU con decorrenza dal 1 gennaio del 2020. Cordialità.

fai accatastamento senza problemi eventualmente sarà l’Agenzia che farà comunicazione al Comune e inizieranno tutte le procedure per abusivismo edilizio, noi dobbiamo solo fedelmente riportare quello che troviamo… il 99% dei fabbricati fantasma lo sono poichè abusivi e non condonati.

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