Ampliamento in modesta entità e ricollocazione della sagoma originaria

Con relazione a quanto accennato durante la terza lezione del corso nr. 261 - Pregeo, corso completo, Base e Avanzato, riporto un esempio di quanto mi è accaduto qualche anno fa a seguito della presentazione di un attestato per ampliamento in modesta entità. Sicuramente molti di voi lo sanno già, ma visto che se ne è accennato, forse potrà risultare di utilità a qualcuno.

Nel caso specifico i dati di rilievo derivavano dal rilievo celerimetrico eseguito per l’istruttoria della pratica edilizia di ristrutturazione dell’intero fabbricato. Era stato quindi rilevato celerimetricamente tutto il perimetro della particella e del fabbricato oltre ad altri elementi di rilevanza edilizio-urbanistica. La situazione di mappa del fabbricato è illustrata nella figura 1

A termine della pratica edilizia, inserendo il modesto ampliamento in mappa, peraltro preesistente ma mai accatastato, data l’errata collocazione del fabbricato originario, lo stesso ricadeva parzialmente al di fuori dei consolidati confini particellari. Figura 2.

Per inserire il modesto ampliamento ho quindi pensato bene di rettificare anche la posizione del fabbricato originario dandogli corretta rispondenza alla situazione di fatto. Figura 3.

Benché le variazioni planimetriche, rispetto alla superficie del fabbricato originario, risultassero davvero modeste e comunque ampiamente all’interno delle tolleranze previste dalla procedura, l’Agenzia, dopo l’approvazione automatica del TM ha annullato immediatamente l’atto ed ha ripristinato la mappa originaria.

Tale decisione è stata conseguente al fatto che la variazione della sagoma originaria, benché minimale, di fatto ne costituiva una “ricollocazione” dello stesso in mappa e pertanto soggetta a trattamento con appoggio sui PF.

Poco male, non fosse che l’annullamento dell’atto ha comportato la notifica sia al sottoscritto che alla proprietà sottoscrivente dell’atto annullato. A quest’ultima, benché ampiamente giustificabile, si è dovuto da contro di fatto di un errore nello svolgimento dell’attività professionale.

Tanto avevo promesso di inserire in questa sezione.

Un cordiale saluto, Alberto

Ciao,
Il fatto che dovevi usare i p.f. per riposizionare tutto lo dovevi sapere perché le circolari vanno lette, quindi l’Agenzia ha fatto il suo lavoro.
Il fatto, che andasse riposizionato guardando i disegni a me sembra eccessivo…di situazioni così e pieno con quelle entità di scostamento potevi nell’adattare chiuderlo sulla linea nera.
Poi comunque sei stato più preciso cosi di sicuro.

L’eccesso di zelo comporta questi risultati.