Andito comune a partita 2

Buongiorno a tutti Voi.

Sono a chiedervi se vi siete trovati con questa situazione di “lana caprina” e in che modo sia possibile eseguire il lavoro Catastale in modo corretto.

Trattasi di un immobile risdalente all’impianto (1890 c.ca) di poche Aree, censito a Partita 2 come “ANDITO”, comune a diversi mappali confinanti ad esso ed antistanti.
Facendo una visura al C.F. , risulta inesistente , ma con due unità"soppresse".
Pertanto, tale unità non risulta avere alcuna intestazione

" Materialmente" è un vano scala a due rampe, inserito su un vecchio fabbricato risalente all’impianto, che dal Piano Terra , porta al piano Primo, con rispettivo corridoio di smistamento ai locali di entranbi i piani, inserito all’interno di un nucleo di piu fabbricati, situati nel centro storico del paese, di proprietà della stessa Ditta, dove nessun altro( oltre all’attuale proprietario) ha la possibilità di accedervi.
Questi fabbricati che inglobano questo"Andito" sono stati acquisiti dell’attuale proprietà nel 2005, dove nell’Istromento stesso il Notaio scriveva :
(Parti comuni ed Esclusive). Sono compresi nella compravendita tutti i diritti che competono ai fabbricati in oggetto sull’andito individuato al Catasto Terreni con il mapp… di mq…( come indicato negli atti informatizzati del Catasto Terreni come andito comune ai numeri ecc. ecc.)
I mappali che “catastalmente” avrebbero diritto a questo Andito sono stati tutti acquistati con l’atto sopra indicato, dalla stessa ed unica ditta, ma che appena dopo uno di questi immobili è stato rivenduto a terzi.

la prima cosa da fare sicuramente anche su consiglio del Catasto è quella di fare il Tipo Mappale per Accatastarlo all’Urbano . Mentre per le schede Docfa come si può procedere in modo correto?
Grazie.

Buona Fine e miglio inizio di 2024.
Saluti,
Daniele

Anche a me è capitato di trattare un ANDITO che non era catastalmente identificato; si trattava di una sorta di passaggio pedonale scoperto di proprietà comune, che ho dichiarato direttamente come BCNC senza entrare nel merito dell’intestazione. Nel tuo caso, però, lo descrivi come una sorta di volume, o sbaglio? Direi che se parli di T.M. comprende anche un’area scoperta (ovvero le scale sono esterne); con il TM devi creare la nuova ditta, che poi passerà all’Urbano, derivata da atti notarili da citare nelle relazioni tecniche Pregeo e Docfa. Poi valuterai se fare anche tu direttamente un BCNC ai subb…, oppure istituire un Bene in Corso di Definizione e dal momento che la ditta non è unica metterai entrambi i soggetti titolari, già indicati nella dichiarazione TM. Naturalmente al C.F. ti consiglio di fare una proporzione per stabilire i millesimi (comunque si tratta di dichiarazione della parte … soggetta al perfezionamento con atto notarile). Nel secondo caso, andrai ad identificare il bene con relativa intestazione, ma quanto prima dovrai fare una ulteriore denuncia per dichiararlo in via definitiva quello che è, ovvero un BCNC.