Bentornato Ponte Vecio

Finalmente è tornato ai fasti che merita il nostro meraviglioso Ponte.
Gli Alpini hanno voluto appropriarsi del nome, e ne hanno tutti i meriti, ma per noi Bassanesi e Veneti rimane sempre il “Ponte Vecio”.

Ciao Gianni!!!
E hai visto cosa hanno fatto cinque ragazzi (4 Trevigiani e 1 Vicentino) sabato sera? :rage:
Non ho parole!!!
Franca

Ciao Franca e bentornata (dove eri sparita?).
Sì, ho visto e sono sconcertato. Io, oltre che i ragazzi, metterei sotto accusa i genitori.
Per fortuna che li hanno prontamente beccati, leggi questo articolo del Giornale di Vicenza di ieri.

LO SFREGIO Segnalati gli autori materiali: un 19enne di Montebelluna e un 20enne di Giavera

Ponte Vecchio deturpato Denunciati due trevigiani

È stato un amico di Rossano anch’egli nel gruppetto dei sei a consigliare loro di presentarsi Mazzocco: «Non faremo sconti»

Sorveglianza L’Amministrazione ribadisce tolleranza zero sul monumento

Gli imbrattatori del Ponte degli Alpini hanno un nome e un cognome. Sono due ragazzi trevigiani: Alberto Martin, 19 anni, di Montebelluna, e Michele Zavarise, 20, di Giavera del Montello. La sera di sabato, con altri tre amici, avevano raggiunto Bassano per fare festa in centro, dove li aveva accompagnati un coetaneo di Rossano, è stato proprio lui che quando ha sentito dell’ultimatum lanciato attraverso la stampa dall’assessore Claudio Mazzocco, che aveva dato agli autori del gesto, subito identificati dagli agenti della polizia locale, 48 ore per costituirsi, ha scelto di correre al comando cittadino per raccontare l’accaduto. Prima di farlo aveva chiamato gli amici autori del vandalismo. «Io vado alla polizia e dico tutto - li aveva avvisati - Vi conviene venire a Bassano subito. Tanto sanno già chi siamo, le telecamere hanno ripreso tutto». Così è andata. Il ragazzo di Rossano, l’altra sera verso le 20.30 di ieri, ha fermato una pattuglia della polizia locale: «Sono uno dei ragazzi del Ponte, ho delle informazioni da dare riguardo le scritte. So chi è stato, voglio collaborare, vi dirò tutto».Gli agenti l’hanno accompagnato in comando, dove sono state avviate le pratiche per le denunce. Meno di un’ora dopo in via Vittorelli sono arrivati anche i writer trevigiani che davantihanno ammesso le loro responsabilità. Alla richiesta di una spiegazione capace di dare almeno un senso al grave gesto, i ragazzi hanno blaterato scuse senza sostanza: «Mah, lo abbiamo fatto così. Non sappiamo perché». Come noto, le immagini delle nuove telecamere di videosorveglianza hanno ripreso il gruppo di sei amici che pochi minuti dopo le 23 arriva sul monumento nazionale. La combriccola si era fermata a parlare per organizzare il tutto. Poi, mentre quattro amici facevano da scudo, i due trevigiani, con pennarelli di diversi colori, hanno sfregiato il Ponte.«I responsabili si sono offerti di pagare le opere di ripristino - spiega Mazzocco - Il conto sarà salato, perché abbiamo intenzione di ripristinare completamente la zona danneggiata, non solo l’area interessata dalle scritte, come previsto da un ordinanza specifica che prevede appunto il ripristino totale. Questo serva da lezione anche per il futuro. Siamo molto soddisfatti di aver chiuso il caso in meno di due giorni. Un plauso va agli agenti della polizia locale».I due ragazzi trevigiani sono stati denunciati, ora rischiano una pena che prevede fino a un anno di reclusione o sanzioni per 2 mila euro. Tutti e sei sono stati anche multati per la violazione del coprifuoco e perché non indossavano le mascherine. Non solo.«Non escludo che l’autorità giudiziaria valuti anche la partecipazione degli altri ragazzi della compagnia - spiega dal canto suo il sindaco Elena Pavan - Noi abbiamo fornito i nomi di tutti».