Buongiorno,
mi trovo nella situazione in cui da rilievo ho un terreno di 1’050 mq mentre la visura dello stesso a Catasto Terreni indica 940 mq (dato in linea a quanto riportato in EdM rigo 6|PARTICELLA).
Chiedo se una discrepanza di questo tipo (~10%) è usuale; mi pare eccessiva.
Grazie,
Andrea
La discrepanza è senza dubbio eccessiva ma se da indagini specifiche/storiche non emergono errori grossolani direi che non si può fare nulla, limitandosi a compensare l’errore se un eventuale frazionamento forma due lotti ovvero scaricare la superficie in eccedenza a “strade”, se possibile. Confidiamo in un futuro intervento d’Ufficio che sanerà tutte le imprecisioni in sede di redazione di una nuova mappa catastale.
In certi casi ne ho vista anche maggiore.
Hai visionato il rogito?
Spesso nel rogito è riportata sia la superficie reale sia quella catastale.
Direi che discrepanze di questo tipo sono normali/consuete se il rilievo era stato fatto nel passato e con strumenti di misura non paragonabili a quelli di oggi …quindi con approssimazioni.
Trattandosi di terreno, POI vanno vagliati anche i confini limitrofi …ossia le particelle confinanti devono avere le loro superfici
Ciao, Andrea,
la differenza che hai trovato deriva dai valori di tolleranza tra il reale ed il mappale stabiliti a suo tempo dalla Giunta superiore del catasto ai tempi del disegno delle mappe secondo la formula t = a radice quadrata della superficie + 0,001 della superficie che poi venne riportato nel codice civile per adeguarlo alle vendite a corpo con l’ art. 1538 c.c. per poterla accatastare come tale. Comunque le misure delle superfici riportate sulla mappa, anche se esatte, giuridicamente non sono probatorie.