Buonasera a tutti. Devo frazionare due vani di un immobile di proprietà Tizio e accorparli all’immobile adiacente di proprietà Tizio e Sempronio. Le necessarie opere murarie (non strutturali) sono state già eseguite, quindi è previsto il pagamento della sanzione. Tralasciando la parte catastale e notarile, che credo di conoscere bene, ho parecchi dubbi sulla procedura urbanistica.
Sebbene trattasi di immobili con diverse titolarità, vista la titolarità del soggetto Tizio su entrambi gli immobili, secondo voi posso eseguire l’operazione con unica CILA? In questo modo andrei a rappresentare esattamente lo stato attuale e di progetto di entrambi gli immobili, per poi procedere alle operazioni catastali e notarili.
Oppure, come mi suggerisce qualcuno, devo presentare 2 CILA: una per solo frazionamento della porzione e, successivamente, altra CILA per l’accorpamento all’immobile adiacente, dopo le operazioni notarili?
Spero di essere stato chiaro.
Grazie.
Devi presentare UNICA CILA per frazionamento e fusione delle due porzione.
In realtà la cila “dominante” è quella che porta al frazionamento dell’attuale unità immobiliare in quanto dal frazionamento potrebbe scaturire in generale un aumento di carico urbanistico, per cui la cila è soggetta a pagamento di oneri concessori.
In linea generale la cila per la fusione non sarebbe neanche obbligatoria, ma questo in linea generale e non particolare, in quanto occorre sempre far riferimento alle NTA del comune ove è sito l’immobile.
Ma dato che devi fare la cila per il frazionamento nella stessa inserisci che la parte frazionata verrà accorpata all’adiacente unità immobiliare xxxx in modo da avere entrambe le cose con un’unica pratica.
Naturalmente il proprietario dovrà pagare anche la sanzione minima di 516 euro.
Ti consiglio di specificare nella relazione allegata alla cila anche la data di esecuzione delle opere gìà fatte in modo tale che poi utilizzerai questa data nella successiva pratica docfa di frazionamento e fusione (anche questa pratica sarà soggetta a sanzione se non saranno decorsi i tempi per l’eventuale prescrizione delle sanzioni).
Saluti
Grazie Fausto. In linea generale è come avevo pensato. L’unico mio dubbio era legato alla diversa titolarità dei 2 immobili in esame, ma la presenza di un proprietario in comune legittima la presentazione di una unica Cila. Il resto sono questioni notarili e catastali. Invece, non sono molto convinto dell’aumento di carico urbanistico. Grazie ancora
Il mio era un discorso in generale, il carico urbanistico in caso di frazionamento di un’u.i.u. va verificato sempre.
Esempio se da un appartamento, con un frazionamento nei ricavi un altro piu piccolo fosse anche un monolocale, in quel caso sicuramente vi è aumento di carico urbanistico.
Saluti
Non voglio sminuire la risposta di fausto-gregorio, ma ti consiglierei di fare un confronto con il comune. Secondo me potrebbero chiederti due pratiche: una di frazionamento e una di accorpamento, ma potrei sbagliarmi. In ogni caso, la gestione delle pratiche può variare da comune a comune, anche se la normativa dovrebbe essere la stessa. Ciao
Sicuramente sarebbe la cosa più opportuna se i tecnici comunali fossero preparati, ma siccome non lo sono (almeno in questo caso), sono certo che mi darebbero la risposta più comoda che anch’io avevo preso in considerazione, ovvero la doppia cila. Riflettendo attentamente, tuttavia, credo che il suggerimento di Fausto sia corretto. C’è un soggetto proprietario comune ad entrambe le unità, che denuncia una nuova configurazione delle stesse unità (peraltro già eseguita), con il consenso degli altri aventi titolo. La necessità di frazionare prima di accorpare nasce solo dall’esigenza “notarile” di individuare univocamente la porzione da cedere ad altra unità. Ma dal punto di vista urbanistico, questo non ha alcun rilievo. Almeno credo… Grazie comunque!