Ciao a tutti,
come vi dicevo ieri, sto sfruttando Agosto per scrivere la seconda edizione del mio libro Tecniche di riconfinazione.
Ho pensato che quelli di voi interessati alla materia e che si stanno godendo una meritata vacanza potrebbero avere la calma e il piacere di leggere qualche brano man mano che lo scrivo.
E infatti ieri avevo postato su quest’altro topic Confine da TF multipli pre-2/88 - Esempio completo il capitolo inerente la complessa ricostruzione di un confine determinato da una serie di frazionamenti in epoca pre-2/88, cioè redatti (spesso a tavolino) per semplici allineamenti, come questo:
Oggi ho riportato sul testo del libro anche la mia perizia di CTP per contrastare il CTU di quella causa, rivelatosi palesemente incompetente. Se siete nelle condizioni suddette (interessati alla materia e spaparanzati sotto l’ombrellone) magari vi farà piacere leggerla:
Buongiorno Gianni e Buongiorno a tutti e sopratutto buon ferragosto…
Gianni il tuo lavoro è superlativo niente da dire soltanto da imparare.
Mi chiedo pero’ alla luce di un giudice meno attento alla problematica, quanto sia considerata tutta la mole di lavoro e sopratutto le ragioni tecniche che ti hanno portato a determinare il confine nella posizione effettiva da te calcolata.
Per esperienza personale a volte tutte le ragioni, anche le piu evidenti, vengono spazzate via da una relazione di un ctu palesemente incompetente ed ahime molto spesso il giudice non valuta le consulenze di parte.
Sarebbe bello valutare la risposta alle tue controdeduzioni e capire l’esito finale della causa per la quale mi auspico sia andata secondo la tua perizia.
Colgo l occasione per salutarti e spero di poter partecipare al secondo corso di riconfinazioni che se non ho capito male parte a settembre.
Buon proseguimento
Leonardo
Ciao Leonardo, grazie per le belle parole e buon Ferragosto a te e a tutti i colleghi.
Hai ragione, infatti, come ho scritto nella pagina introduttiva della perizia, in questi casi (CTU palesemente incompetente), quello che devi riuscire a fare è mettere la pulce nell’orecchio del giudice, cioè fargli venire il dubbio atroce di aver nominato un CTU non all’altezza. Per questo io parto sempre con l’esposizione della dottrina tecnica, perché il giudice in genere la tua relazione di CTP inizia a leggerla, magari con poca motivazione, ma inizia a leggerla. E se nella prima pagina che legge capisce che forse il suo CTU non era all’altezza, comincia a drizzare le antenne. A quel punto legge tutto molto attentamente.
Un’altra strategia, da valutare con l’avvocato, è quella di richiedere un’udienza in contradditorio tra CTU e CTP. A quel punto il giudice, volente o nolente, è costretto ad ascoltarti e, se sei bravo a fargli capire le tue considerazioni, ottieni lo stesso risultato.
Tieni presente che, in caso di ricorso in appello (vedi sotto), il giudice di primo grado ci fa una ben magra figura con i suoi colleghi di secondo grado quando questi si rendono conto che ha nominato un CTU incompetente.
Quella mia perizia è servita all’avvocato del committente nel vedersi accolto l’appello presso la corte di secondo grado. Quindi ora la partira è riaperta e possiamo giocarcela. Stai certo che, se la Corte di Appello deciderà di nominare un nuovo CTU, questa volta staranno molto attenti nella scelta.
Ciao a tutti,
permettetemi di dire la mia, il CTU si può mettere a ko, come ho fatto io in una causa civile durata 16 anni, secondo cui avevo sconfinato su fondo altrui di 39,50 mq in base a mappa catastale , portando al giudice la rappresentazione grafica sulla mappa derivante dai calcoli trigonometrici del rilevamento effettuato dallo stesso consulente che smentivano il suo operato. Allora il mio avvocato mi disse che difficilmente i giudici prendono in considerazione la consulenza di parte. Se vuoi, Gianni, te ne posso mandare una copia. Cordialità
