Da coordinate gps a coordinate catastali

Buonasera Gianni. Volevo sapere se è possibile trasformare le coordinate gps, che ho preso con il mio ricevitore, in coordinate catastali. Grazie.
Rosario.

Ciao Rosario,
sì, è possibile, ma per farlo devi rilevare con il GPS anche 2 (o più) PF. Vedi qui sotto: inserisci in Geocat il rilievo GPS comprensivo dei PF, poi lanci il Calcolo catastale e ottieni le coordinate catastali di tutti i punti rilevati (colonne di color ocra):

Gianni grazie per la tua disponibilità e professionalità. Buona serata.

Ciao Gianni,
per fare il contrario? Cioè passare da coordinate catastali Cassini-Soldner in coordinate GPS?

Ciao Guido,
è l’inverso del calcolo di cui al post precedente. Devi sempre appoggiarti a “punti doppi”, cioè punti di cui conosci sia le coordinate catastali che quelle geografiche, come ad esempio i PF circostanti ai punti di cui vuoi trasformare le coordinate Cassini-Soldner. Non è un calcolo banale, ma in sostanza i passaggi sono questi:

  1. Dalle geografiche (lon/lat) dei PF calcoli le geocentriche WGS84 (riferite all’origine sul centro della terra, c’è una formula specifica per questo calcolo).
  2. Dalle coordinate catastali dei PF e dei punti da trasformare calcoli i delta topografici (euleriani), cioè le differenze in X, Y, Z (anche se in genere la quota non si considera).
  3. Con le geocentriche del PF e i delta topografici (euleriani) calcoli le geocentriche del punto da convertire applicando la trasformazione euleriana inversa.
  4. Dalle geocentriche così trovate per il punto calcoli le geografiche (lon/lat).

Quindi nel caso di un foglio di mappa dove non esiste neppure un fabbricato o termine di confine e perciò risulta impossibile fare la trasformazione per punti omologhi come si procede ?

Ciao Roberto,
non mi è chiaro se il tuo quesito si riferisce al caso classico di una riconfinazione oppure alla mia risposta sopra a Guido.

Se ti riferisci alla ricostruzione di un confine da mappa, non hai altre possibilità oltre a quella di cercare punti di mappa che siano tuttora presenti sul posto, eventualmente anche allontanandoti su fogli limitrofi. Nel qual caso va poi svolta comunque anche una verifica sul foglio del confine utilizzando punti come cigli strada o corsi d’acqua che, pur se non essendo stabili, possono avvalorare o meno la bontà dei punti di inquadramento presi su altri fogli.

Se invece ti riferivi al quesito di Guido (passaggio da coordinate catastali a geografiche), allora puoì sfruttare i PF se ne conosci le coordinate geografiche ed eseguire i passaggi che ho descritto in quel post.

Intendevo nel caso di una riconfinazione da mappa all’interno di un foglio dove non è presente nessun fabbricato o termine, di cui ho avuto un caso poco tempo fa.
Ho constatato che la differenza tra calcolare le coordinate con un metodo di trasformazione tra sistemi seppur approssimato, non è molto diversa da andare riferire la riconfinazione a fabbricati su fogli limitrofi.
Però le considero sempre situazioni limite, i cui risultati non vanno presi ad esempio.

Ciao,
al tuo posto, non potendo disporre di punti fissi di riferimento, per i rilevamenti, farei una ploligonale chiusa dei due fondi confinanti, orienterei la prima stazione verso il nord magnetico usando un tacheometro ottico con la bussola,e quindi calcolerei l’ area complessiva, poi ad essa sottrarrei l’ area indicata nell’ atto di acquisto del tuo cliente e traccerei la dividente tra i due fondi. Cordialità

Ciao Roberto e bentornato sul forum.

Non mi è chiaro a quali punti applichi la trasformazione tra sistemi, intendi forse che i fogli limitrofi a quello del confine hanno un’origine catastale diversa? Te lo chiedo perché, se invece hanno la stessa origine, non vedo il motivo della trasformazione.
Fammi sapere se invece non ho inteso bene il tuo messaggio.

Ho georeferenziato la mappa nel sistema cassini-soldner utilizzando la “griglia” e le relative coordinate presenti sul foglio d’impianto.
Successivamente mi sono ricavato le coordinate (cassini-soldner) dei vertici che intendevo ripristinare e le ho trasformate nel sistema globale wgs84 con un “metodo approssimato” per poterle picchettare con il GPS.
Trattandosi di un confine identificato da una fossa campestre il risultato è stato accettabile, considerando che non avevo nessun manufatto di riferimento nel foglio su cui lavoravo ne su quelli adiacenti.
Se devo essere sincero ho fatto anche una prova picchettando la mappa catastale del SIT e anche in questo caso il risultato non è stato malvagio.
Però tendo a sottolineare che questo era un caso particolare, dove l’imprecisione contenuta in 1 mt (+/- 50 dal confine ipotetico) era più che sufficiente, e quindi non andrebbe preso per esempio come riconfinazione rigorosa.