Da unico a3 a residenziale + c2

Buongiorno, il mio cliente ha un appartamento al primo piano e un sottotetto sovrastante a locali di sgombero. Il collegamento non è diretto, ma avviene tramite una scala. Al termine dei lavori, circa 20 anni fa, il tecnico ha accatastato sia l’appartamento, sia il sottotetto in un unico sub (A3). Ora vorrebbe dividere catastalmente i due piani.
Premesso che:

  • non sono previste opere;
  • non sono previsti cambi di destinazione urbanistici;
  • il tecnico a suo tempo poteva già dividere i due sub.
    che pratica comunale dovrei fare? Una cila per frazionamento?

Buonasera
partiamo da una premessa: L’aspetto urbanistico è una cosa, l’aspetto catastale è un’altra cosa… di mezzo (forse) c’è il superbonus (purtroppo :sweat_smile:)

Se al comune il sottotetto è stato progettato come locali di sgombero (e quindi di fatto come depositi) pertinenziali all’abitazione il precedente tecnico NON ha sbagliato a censire il sottotetto come locali accessori indiretti non comunicanti (o comunicanti a seconda del tipo di collegamento tra l’abitazione e il sottotetto).

Successivamente con la nota 321457 del 06-10-2020, prot.10454 si è incominciato a parlare di scissione delle cantine, delle autorimesse e delle soffitte dalla restante porzione ad uso abitativo, il tutto finalizzato al maggiore introito di imposte locali (IMU e Tari).

Poi è arrivato il superbonus e peggio che andar di notte la situzione si è complicato ancora e adesso sono i proprietari che vogliono scindere le cantine e le soffitte per avere “ulteriori” unità immobiliari oggetto di incentivazione, mentre quando lo imponeva lo Stato tutti a urlare che lo Stato era ladro.

Classica ragionamento all’Italiana maniera, naturalmente non mi riferisco al post in oggetto ci mancherebbe altro. Il mio è un discorso generale.

Tornando al post, secondo me, se il sottotetto è nato come locale di sgombero ed allo stesso si accede tramite una “scaletta interna” caso mai pure retrattile, non c’è alcuna necessita di scindere tale porzione dalla restante unità abitativa poichè tale nuova unità immobiliare non avrebbe una propria autonomia funzionale e reddituale, e quindi, resterebbe sempre una pertinenza della sottostante abitazione, molto dipende dagli usi e consuetudine locali - previsto nelle more delle varie circolari esplicative ma di fatto mai prese in considerazione.

Se invece al sottotetto si accede tramite un normale vano scale si può procedere alla scissione di tale porzione assegnando alla stessa un nuovo subalterno e censire il sottottetto in categoria C/2.

In quest’ultimo caso ritengo che non occorra alcuna pratica comunale in quanto la situazione di progetto presentato in comune è, e resta, sempre conforme allo stato di fatto reale in quanto non vi è alcun aumento di carico urbanistico e non ci sono lavori da realizzare. Si tratta solo di fare una normale variazione catastale di divisione precisando il tutto nella relazione Docfa.

Diverso sarebbe se vai a fare il cambio d’uso da locali di sgombero in mansarda abitativa in quanto ci sarebbe un aumento del carico urbanistico.

Detto questo, ti consiglio comunque di leggere con attenzione le NTA del comune ove è sito l’immobile.

Saluti