Buongiorno, sono Efre Lazzarin, devo fare una sanatoria di un fabbricato del 1965, ho riscontrato difformità su tutti e 4 i lati della distanza dai confini, ovviamente inferiore a ciò licenziato nel 1965, con il “vecchio” decreto applico l’art. 34 e in sostanza fiscalizzo, ma non sano, alla luce del salva casa come mi devo comportare?
Grazie
Efre L.
Ciao, Efre,
penso che dovresti chiarire la tua domanda, il fabbricato venne realizzato con regolare licenza edilizia o no? per quanto riguarda la distanza verso verso i confini è tutto prescritto.
Il fabbricato è stato regolarmente edificato con licenza edilizia nr. 572/65, non capisco la prescrizione dei confini…
Ciao, Efre,
come è noto, la distanza legale da osservare nell’ abitato dipende da quanto prescritto nelle norme del regolamento edilizio comunale vigente al momento in cui si rilascia il permesso a costruire. A quell’ epoca era chiamata " Licenza edilizia" e veniva rilasciata dalla Commissione edilizia del comune secondo le limitazioni contenute nella medesima. Allora il rilascio della licenza si pubblicava all’ Albo pretorio del Comune per dare la possibilità a chi di diritto di eccepirla entro 15 giorni. Dopo il proprietario comunicava la data dell’ l’ inizio della dei lavori di costruzione al Genio Civile per ottenere il " Nulla osta" poi la comunicava all’ ufficio tecnico del comune che faceva il sopralluogo. Se il proprietario del fondo confinante ne deduceva un ,pregiudizio allora poteva rivolgersi al comune per la sospensione dei lavori, quindi se non fece nulla, vuol dire che la condivise.
Prima di tutto occorre considerare se si tratta o meno di una singola unità immobiliare, nel qual caso si deve verificare la superficie utile al fine di stabilire la % di tolleranza ammessa. Ad esempio, se fosse un fabbricato con una unità immobiliare residenziale con superficie utile compresa tra 100 e 300 mq, la tolleranza è del 4%. Per cui la minor distanza potrebbe rientrarvi.
Diversamente, sarebbe da verificare se ricorre l’ipotesi dell’art. 34-ter comma 4. Se neppure questa ipotesi è percorribile non resta che la fiscalizzazione ai sensi dell’art. 34, comma 2.
Buongiorno, mi spiego meglio…trattasi di fabbricato tipico anni,60 cantinato al piano terra e abitativo al superiore. Unica unità residenziale con sup utile assentita di mq. 260,83. perciò la percentuale da applicarsi è del 4%, per il quale è stata rilasciata l’agibilità con verbale redatto dal tecnico comunale e dell’ufficiale sanitario in data 10/09/65. Distanza dai confini licenziari a nord ml. 1.50, realizzati ml. 2.12, lato est licenziati ml. 5.00, attuali ml. 2.25, a sud ml. 7.50, realizzati ml. 4.45 perchè realizzato una parte interrata, ad ovest 7.50, realizzati ml. 8.00. Realizzata piccola soffitta sempre in fase di costruzione, il volume attuale visto che il comune applica il netto è inferiore a quello autorizzato. Come possiamo considerarla, può rientrare nelle tolleranze costruttive? o altri articoli?
Grazie ancora
Salve,
puoi fare un disegno planimetrico quotato?
Lo sto ultimando poi lo allego…
MI SPIEGHI COME POSSO ALLEGARE UN DISEGNO?
efre
Ciao, Efre,
non è facile dare una risposta al tuo quesito perchè entrano nel contesto: la data della costruzione, il luogo, se si tratta di costruzione nel centro abitato, in tal caso sul diritto privato prevalgono gli interessi pubblici., comunque il catasto non c’ entra,