Esempio pratico a Roma

Salve a tutti, vorrei porre alla vostra attenzione un esempio pratico: Siamo a Roma (Municipio 13) in ambito Agro Romano, nessun vincolo e l’immobile oggetto di questa sanatoria è un edificio composto da piano terra (magazzino) e piano primo (abitazione). Immobile gia oggetto di condono rilasciato nel 2013.
L’oggetto della sanatoria è la realizzazione di una scala esterna in cls a sbalzo che unisce il giardino con l’appartamento del primo piano, questo perchè nel corso degli anni, il vecchio ed ex unico proprietario dell’intero edificio, ha deciso di frazionare (senza pratica), di tenersi per se il vano scala interno che permetteva l’ingresso al primo piano e di costruire appunto questa scala esterna per gli acquirenti del piano primo.
Alla luce di quanto appreso sino ad ora dai corsi, secondo voi quale procedura dovrei seguire per sanare questi abusi? (frazionamento, realizzazione scala esterna, lievi modifiche interne ed di aperture, balconi piu piccoli rispetto all’ultima pratica, il condono appunto).

Vi ringrazio anticipatamente.


Il caso è troppo specifico per poter essere oggetto di una risposta di carattere generale e non sconfinare in una consulenza.
Fatico comprendere che frazionamento sia stato compiuto se già esistevano due unità immobiliari, una al piano terra e una al primo piano. Presumo che la scala di accesso al piano primo fosse al piano terra, scala che sarebbe stata “stralciata” dall’unità immobiliare del piano primo ed accorpata con quella al piano terra, forse anche con demolizione della scala stessa. Poi risulta costruita la scala esterna.
Pertanto risultano eseguite delle modifiche in assenza di permesso di costruire, cosicché andrebbe disposta una pratica di accertamento di conformità ex art. 36 del testo unico edilizia qualora sussiste la doppia conformità.