Buongiorno.
I frazionamenti di enti urbani mi perseguitano. Ho un altro caso poco chiaro. Devo stralciare da un lotto edificato un’area urbana che andrà venduta. Chi la comprerà non sarà il proprietario del lotto limitrofo, ma il figlio e quindi non sarà mai possibile accorpare la particella frazionata con quella attigua. Ho presentato il docfa costituendo area urbana mediante subalterno ed elaborato planimetrico, ma mi è stato prima sospeso da un tecnico, poi confermato da un altro tecnico in videochiamata, poi ri-sospeso definitivamente da un terzo tecnico: devo fare il frazionamento ai Terreni utilizzando il caso E. Ma secondo voi è corretto? Grazie
Puoi allegare uno semplice schizzo della mappa?
Strano che l’Ufficio entri nel merito di una scelta che hai fatto, ovvero quella di frazionare solo all’Urbano. Non hai detto la cosa più importante, cioè se il lotto da staccare resta correlato o meno a quello principale; in caso affermativo hai proceduto in modo corretto.
Caro carlo qui entriamo in quello che mi son posto nel ns webinar…che sembrava strano ma e proprio cosi…e’ recintato il lotto o puoi bypassarlo camminando semplicemente…non ha nulla a che fare con il lotto originario quindi?? O semplicemente camminando lo ha? Dovrebbero fare chiarezza su questa cosa…che si ridurrebbe a una semplice definizione: recintato o no.
Buongiorno. Grazie per le risposte! Volevo aggiungere che il lotto ora non è recintato, ma fa parte del giardino della casa di cui costituisce pertinenza (è un bcnc). La recinzione verrà realizzata subito dopo il rogito e l’accesso a questo lotto avverrà passando attraverso altri mappali, per cui le porzioni stralciate saranno completamente svincolate dal lotto originale. Allego estratto mappa. Secondo me non può rientrare nel caso E (non verrà annesso al lotto vicino), non può rientrare nel caso D (superficie troppo piccola > 5000 mq). Secondo l’ultimo tecnico catastale invece devo frazionare con il caso E. Che a me sta bene, ma non vorrei che poi il tipo mi venga annullato, con altro spreco di tempo e denaro.
Buongiorno
ma le particelle 651 e 274 sono già delle aree urbane dato che non sono graffate con alcun fabbricato?
Sono bcnc. Utilità comuni alle u.i. del fabbricato principale (mapp.271).
Quando c’è un estratto di mappa tutto è molto più chiaro. A prescindere dalla situazione attuale dei mappali 651 e 274, si vede chiaramente che le due derivate non avranno alcuna correlazione con le particelle madri (che assieme con la 271 tornano a formare il lotto urbano); la recinzione è prevista.
La tipologia D dovrebbe essere quella indicata ma se il pregeo non la accetta perchè la derivata non supera i 5000 mq allora bisogna trovare un rimedio; concordo pienamente con il suggerimento del tecnico catastale: tipologia E.
La circ. 11E parla in generale che il lotto “non deve avere alcun legale con il lotto madre…” non ho letto da nessuna parte che occorre avere una recinzione o un muro di cinta.
La situazione postata secondo me non rientra nell’ordinaria casistica D in quanto la superficie delle derivate è inferiore ai 5000 mq specificati nella circolare.
Potrebbe, anzi sicuramente, rientra nei casi residuali della tipologia D, ma purtroppo ad oggi, almeno io, non sono riuscito a presentare un Pregeo per un caso simile (dato che mi si è già presentata la necessità) in quanto Sister riconosce subito la superficie inferiore ai 5000 mq e respinge in automatico il tipo.
Neanche i tecnici del catasto hanno saputo darmi indicazioni in merito, per poter presentare il tipo nei “casi residuali previsti dalla circolare” per cui ho provveduto con il solo docfa.
La tipologia E (come ti hanno suggerito i tecnici catastali) neanche è la casistica ordinaria (al 100%) in quanto tale casistica prevede il “trasferimento della particella derivata al lotto limitrofo” e che “con un atto di aggiornamento successivo la parte procede con la fusione della porzione così individuata con l’altro lotto attraverso un Tipo Mappale”.
Nel tuo caso non ci sarà la successiva fusione con il lotto limitrofo per diversa titolarità, per cui secondo me devi procedere come hai già fatto con il solo docfa.
Sarebbe utile che chiedessi un parere scritto in modo da evitare future sorprese.
Saluti
Concordo su quanto esposto che rispecchia perfettamente il senso e la logica della Circolare. Infatti avevo già predisposto il docfa con le aree urbane subalternate. Ma mi devo ricredere: anche nell’ultima sospensione si richiede il frazionamento con il caso E. Mi sto adeguando ma con la sensazione di fare una cosa non corretta. Per questo seguirò il tuo consiglio e mi tutelerò con il parere scritto.
Grazie!
Scusate la brevità, ma sto scrivendo dal cellulare.
Da una veloce lettura della discussione non riesco a capire perchè si dica che col caso D non si possano avere superfici inferiori a 5.000 mq. Questa infatti è una limitazione connessa alle sole tipologie D2, cioè con fabbricato preesistente sulla derivata, che l’Agenzia ha voluto fortemente limitare, in quanto la derivata in questo caso non passa al CT (450) ma resta al CF (282).
Il caso D1 invece, che potrebbe essere utilizzato per risolvere il quesito di questa discussione, non presenta limiti di superficie. La derivata tornerà al CT in 450 e sarà possibile riportarla nel CF con tipo mappale e successivo docfa per area urbana.
Ciao,
Federico
Buongiorno.
Mi solleva constatare che federico-cortese la pensa come mè.
Ho effettuato un frazionamento con un caso del tutto simile.
La particella derivata è stata variata e passata ai terreni.
Stipulato poi atto di compravendita.
Il nuovo proprietario deciderà cosa farne:
- lasciarla singolarmente ai terreni
- se possibile, accorparla ad altra sua proprietà
- costruirci sopra
- ecc.
- Saluti.
NON SI CAPISCE dalla tua premessa se il frazionamento ce lo hai già approvato…,sembrerebbe di si perchè hai detto che hai fatto già la pratica DOCFA…
SE HAI STRALCIATO un pezzetto della resede urbana ( dell’ente urbano)perchè devi venderla a prescindere di chi la comprerà, la parte stralciata non è piu’ un area urbana( come si faceva una volta) ma UN RELITTO DI ENTE URBANO e cioè una particella che è passata al catasto terreni(se fai la visura lo vedi) .Quindi la pratica DOCFA va fatta solo per lo scorporo della parte frazionata che devi vendere e sull’elaborato quella particella nuova va indicata come confine e non come area urbana di mq.X…-Quindi devi fare il DOCFA indicando solo la resede residua del fabbricato senza la parte frazionata. Sulla circolare questo è chiaro già da molto tempo.