Geocat agg.to 21 - Matrice varianza-covarianza obbligatoria in Pregeo 10.6.4

Buongiorno a tutti

io ritengo che inserire le matrici di varianza e covarianza non sia proprio un’assurdità ma che sia giusto dal punto di vista topografico in quanto “questi numeri” rappresentano statisticamente la bontà del rilievo, ed inserirle anche nel libretto delle misure di Pregeo, anche per baseline inferiori ai 5 km non deve crearci preoccupazione, se effettivamente si va in campagna a rilevare.

Io nel 90% dei casi (non dico sempre capiamoci) cerco di misurarmi con il satellitare almeno tre punti (anche se ne bastano due) per poter fare, poi, stazione e prendere i due orientamenti (o in alternativa utilizzare il metodo della stazione libera) in prossimità dell’oggetto del rilievo in modo tale che se devo creare nuovi punti non li vado a collegare artificialmente alla base gnss ma me li faccio leggere dalla stazione che ho misurato in precedenza.

In questo modo risolvo due problemi con un unico passaggio:

-non ho il problema di farmi calcolare dal software le matrici di varianza/covarianza;
-non ho il problema di determinare la quota effettiva del punto calcolato a tavolino in quanto con le misure da stazione posso impostare solo la misura 2D e non quella 3D.

Così facendo il rilievo non risulta in alcun modo “modificato e/o artefatto” ma sempre reale, in quanto se si andrà poi a tracciare questi punti “creati a tavolino” utilizzerò il punto di stazione ed i relativi punti di orientamento per eseguire il relativo tracciamento con le misure effettive inserite nel libretto delle misure.

Il fatto di inserire a posteriori delle baseline anche per i punti aventi una baseline inferiore ai 5 km (per ora richiesto solo da alcuni uffici, fortunatamente non da tutti… ma fino a quando?) purtroppo è solo un mero artificio che di topografico non ha nulla (anche perchè non so come i vari software le calcolano) e, anche il fatto di creare delle VRS nelle immediate vicinanze dell’oggetto del rilievo non ci deve esimere dall’indicare queste matrici dato che -ripeto- “questi numeri” statisticamente indicano la bontà del rilievo stesso, mentre quelle calcolate “a tavolino” di fatto non servono proprio nulla se non solo a Pregeo.

Le matrici fanno parte del “pacchetto di misure” che identificano un determinato punto, per cui ritengo che sia giusto che vadano indicate nel libretto delle misure Pregeo, anche perchè di fatto nel 95% dei casi i rilievi sono sempre distanti oltre i 5 km dalle basi permanenti e il fatto di creare una VRS vicina è solo un mero artificio.

Discorso diverso potrebbe valere solo per i rilievi base-rover in cui effettivamente la base è ubicata nelle immediate vicinanze dell’oggetto del rilievo.

Saluti.

2 Mi Piace