I rischi nell'utilizzo di basi GPS permanenti

Riporto qui a beneficio di chi ne fosse interessato il quesito inviatomi via mail da un collega e la mia risposta più sotto.

Caro Gianni,
seguo da tempo il tuo blog e forum, ho anche topografia riconfinazioni e geocat anche se in versione po’ datata ormai, ho trovato di particolare interesse il tuo articolo sulle basi gps permanenti, io utilizzo la correzione max di italpos e mai la correzione vrs (sotto questo aspetto mi piace avere certezza da dove sono riferite le baseline dei punti battuti e non da una stazione virtuale che ogni volta che resetto lo strumento cambia), comunque ho sempre avuto ben chiaro il concetto che un punto rilevato ha le stesse coordinate geografiche a prescindere da quale base gps permanente si è in quel momento appoggiati, inoltre anche se rilevo il medesimo punto utilizzando prima max e poi vrs le coordinate geografiche sono sempre le stesse (in realtà poi non sono mai identiche vuoi perché ogni correzione ha il suo errore espresso in ppm, italpos riporta ad esempio che con la correzione max si ha un errore di 0.5ppm mentre con nearest 1ppm, con vrs non lo so), detto questo potrei sempre sommare le coordinate geografiche di qualsiasi punto rilevati entro un raggio di 15km, omettere le basi permanenti dalle quali sono stati emanate le baseline ed impostare un punto battuto baricentrico al rilievo come vrs per avere una proiezione euleriana con un errori irrilevanti, giusto?
Grazie in anticipo per il tuo riscontro, poi ti chiedo se puoi aggiornarmi sul corso che tratta le mappe di impianto rilasciate ultimamente dall’agenzia già georeferenziate.
Saluti.

Sì, la tua affermazione evidenziata in verde è corretta ma vale la pena di precisare quanto segue:

  1. Le coordinate geocentriche WGS84 del sistema GNSS sono sempre sommabili anche a distanza di centinaia di km perché l’origine del sistema cartesiano 3D è nel centro della terra quindi non c’è alcuna approssimazione.

  2. L’estensione di 15 km del campo topografico non comporta approssimazioni significative sulle coordinate planimetriche ma comporta invece un errore molto elevato sulle quote altimetriche (vedi PDF che segue). Quindi se vuoi ottenere quote corrette devi limitarti a molto meno di 15 km.

  3. Vanno evitati rilievi riferiti a due (o più) basi di rete diverse per i motivi che spiego sempre nel PDF. Se ti capita di avere rilievi agganciati a due basi, prima di applicare la trasformazione euleriana, devi quindi riportare le baseline su una sola base sommando le coordinate geocentriche come detto al punto 1 e solo dopo questa operazione fissare la base locale.

Ti riporto per comodità il brano tratto dal mio libro Topografia per Catasto e Riconfinazioni in cui ho trattato questo tema:

GPS_rischi_basi_permanenti.pdf

Per il corso sulle mappe d’impianto rilasciate dall’AdE ci sto lavorando assieme a due colleghi. Ci serve ancora del tempo perché non è semplice far capire con degli esempi concreti quali errori si possono commettere se non si ha la necessaria conoscenza dei corretti principi di georeferenziazione e correzione di queste mappe. Ad ogni modo, se tieni monitorato il sito www.corsigeometri.it vedrai le date del corso non appena lo avrò pubblicato.

A presto.

geom. Gianni Rossi
cell. 3202896417
Email: [email protected]
www.topgeometri.it
www.corsigeometri.it

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Ciao Gianni, premetto che se posso lavoro sempre partendo dalle coordinate geografiche per me utilizzare le baseline è solo una complicazione, il problema delle due basi infatti mi sorgerebbe quando lavoro con le baseline, tipo se voglio trasferire sul proprio rilievo i punti rilevati da un altro tecnico per ritracciarli sul posto, operazione che sinceramente non mi sentirei mai di fare in quanto non conosco la bontà delle geocentriche della base utilizzata dall’altro tecnico, forse solo adesso che si comincia ad utilizzare sul libretto come reference la stazione permanente con l’identificativo 10000 (risoluzione n.20E) mi azzarderei, però per riconfinare per adesso preferisco fare la baricentrica tra i due rilievi. Se invece voglio utilizzare un PF rilevato in un altra epoca sommo direttamente le coordinate geografiche.