Indicazione dell'incertezza delle misure

Buongiorno Gianni
sto redigendo una perizia come CTU per la determinazione di un confine, ti volevo chiedere come posso correttamente indicare nella perizia l’incertezza derivante dal programma Geocat, il quale mi da un vettore di scarto medio di 48 cm; al Giudice posso far presente che c’è un’incertezza di +o - 24 cm oppure +o- di 48 cm? Grazie, Carmine

Ciao Carmine e benvenuto sul forum (qui ci diamo tutti del tu, ok?).

Intendi il vettore medio di scarto che ti dà il calcolo della rototraslazione ai minimi quadrati, giusto?

Se così, i 48 cm sono lo scostamento medio tra la posizione dei punti di inquadramento nella mappa rispetto alla loro posizione nella realtà. Se si tratta di un confine desunto dalla mappa d’impianto, 48 cm è un valore molto buono perché rientra nell’errore di graficismo insito nella creazione della mappa stessa. Questo errore veniva infatti considerato ammissibile fino a 0.25 mm che corrispondeva allo spessore delle linee tracciate e che per scala al 2000 è pari a 50 cm.

Il vettore medio di scarto non va inteso come una “tolleranza”, da indicare con il ±. Cioè non devi far credere al giudice che il confine potrebbe trovarsi all’interno di una fascia larga 48 cm. Il vettore medio di scarto è l’indice della bontà della ricostruzione del confine. Se è entro i 50 cm, la tua ricostruzione è corretta e il confine è la linea che hai determinato, punto. Anche perché il giudice deve sentenziare una linea univoca, non può certo dire che il confine è costituito da una “zona di nessuno” larga 48 cm.

Detto questo, immagino che avrai eventualmente scartato dalla rototraslazione eventuali punti di inquadramento che avessero manifestato scarti molto maggiori di 50 cm.

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Qui sotto una fonte per
Errore di graficismo + Errore di digitalizzazione

4 - Realizzazione della Banca Dati

Ciao Gianni siccome avevo visto il corso sulla topografia in tribunale tra certezza del diritto e incertezza delle misure, con il.prof. Surace, volevo capire come far presente al giudice tale “tolleranza”, secondo te posiziono i picchetti come da miei calcoli senza far presente di questi 48 cm?

Ciao, Carmine,
l’ incertezza delle misure tra la realtà del terreno e il disegno della mappa catastale sta in re ipsa, .perchè i fogli di mappa d’ impianto furono disegnati a mano e le loro superfici vennero rilevate con il planimetro, oppure calcolate ovvero con la carta millimetrata trasparente della quale ogni mmq corrispondeva a 4 mq. Per i quadratini tagliati dal disegno del perimetro della particella si diede una valutazione ad occhio. A suo tempo la Giunta speriore del catasto stabilì all’ uopo dei valori di toilleranza grafica in termini di distanze tra due punti, di angoli delle poligonali di ogni singola .particella e in termini di estenzione. Il compito del CTU non è un’ operazione catastale. Per le distanze tra due punti fino a 130 m la Giunta stabilì la seguente formula: Tolleranza in metri in scala di 1: 2000 = 0,00025/2000 + 0,1 x radice quadrata della distanza presa sul terreno + 0,01 per la distanza in pianura; in collina il coefficiente 0,01 divenne 0,02 e in montagna 0,3. Per quanto riguarda le superfici delle particelle t= 1 radice di A + 0,01 A. E’ bene dare spazio a quello che dicono i consulenti di parte ma non esprimerne un giudizio perchè spetta al magistrato. E’ importante sapere dalle parti se vogliano tracciata la linea di confine in base alle superfici riportate negli atti di acquisto, di solito i giudici fanno così. Se la domanda del magistrato è: ** Dica il CTU, in base agli atti di causa, qual è l’ esatta line a di confine***, gli si può dire che non esiste qualcuno che ne è capace.

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Ciao Carmine,
il corso sulla topografia in tribunale del prof. Surace verteva su altre casistiche, le riconfinazioni hanno una loro specificità.

Certo che devi far presente al giudice il valore del vettore medio di scarto, ma non devi dirgli che è l’incertezza della posizione del confine, altrimenti gli metti solo confusione. Come ti dicevo, il giudice deve sentenziare una linea, non una fascia di terreno da far diventare “terra di nessuno”.

Devi dirgli che:

  • la ricostruzione di un confine da mappa si risolve mettendo a confronto la mappa con la realtà dei luoghi tramite punti presenti in entrambi (punti di inquadramento);
  • essendo una rappresentazione (disegno), la mappa non corrisponde mai perfettamente alla realtà dei luoghi;
  • il vettore medio di scarto è proprio il valore che esprime la discordanza mappa-realtà;
  • la letteratura tecnica insegna che, qualora siano stati considerati i punti di inquadramento con scarto minimo e il vettore medio di scarto rientra nei 50 cm, la ricostruzione è da ritenersi la più accurata possibile, questo perché i 50 cm in scala 1 : 2000 corrispondono a 0.25 mm che, all’epoca della formazione della mappa d’impianto veniva considerato (dall’allora Giunta Superiore del Catasto) l’errore di graficismo, in quanto era lo spessore stesso delle linee tracciate sulla mappa (vale a dire: se l’errore si confonde con le linee stesse, è del tutto assorbibile).
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Ciao Gianni
grazie, approfitto per chiederti una cosa sul programma Geocat: come posso fare per scaricare il report della riconfinazione perché ho il programma LibreOffice e aprendo il report in .xml mi carica solo due pagine, come posso fare?
Carmine

Ciao Carmine,
adesso con l’IA su Google trovi facilmente le soluzioni. Ad esempio, ho fatto questa richiesta:

ho un file xml in formato word e vorrei convertirlo per libreoffice

e mi è uscita questa risposta con possibili soluzioni dirette:


Per convertire un file XML in un formato compatibile con LibreOffice, puoi aprirlo direttamente in LibreOffice Writer e salvarlo in un formato supportato, come ODT (il formato predefinito di LibreOffice) o DOCX (formato di Microsoft Word). LibreOffice è in grado di gestire vari formati XML, inclusi quelli di Word, permettendo sia l’apertura che il salvataggio in tali formati.

Ecco i passaggi dettagliati:

  1. Apri LibreOffice Writer: Avvia l’applicazione LibreOffice Writer, che è l’editor di testo della suite.
  2. Apri il file XML: Vai su “File” > “Apri” e seleziona il tuo file XML dalla finestra di dialogo.
  3. Salva il file: Una volta aperto il file, vai su “File” > “Salva con nome”.
  4. Scegli il formato di salvataggio: Nella finestra “Salva con nome”, seleziona il formato desiderato dal menu a tendina “Tipo file”. Puoi scegliere tra ODT (formato di LibreOffice), DOCX (formato di Word), o altri formati supportati.
  5. Salva il file: Clicca su “Salva” per salvare il file nel formato selezionato.

In alternativa, se hai bisogno di convertire il file XML in un formato specifico, puoi utilizzare un convertitore online che supporta la conversione in DOC o DOCX, e poi aprire il file convertito in LibreOffice. Ci sono diversi siti web che offrono servizi di conversione online gratuiti, come CoolUtils.

Se il file XML contiene dati strutturati, potresti voler considerare l’utilizzo di strumenti specifici per l’importazione di dati XML in LibreOffice Calc (il foglio di calcolo). Tuttavia, per la maggior parte dei documenti di testo, il metodo sopra descritto dovrebbe essere sufficiente.


Poi, siccome sapevo (da altri utenti LibreOfiice) che esistono dei convertitori online dei file XML di Word, ho inserito quest’altra richiesta con la relativa pagina di risposta:

convertitore online per convertirre su libreoffice un file xml formato word


Per convertire un file XML in un formato compatibile con LibreOffice (come ODT o DOCX), puoi utilizzare un convertitore online gratuito. Un’opzione è Zamzar che supporta molti formati e consente la conversione senza registrazione con un limite di upload di 100 MB, fornendo i file convertiti via email. Un altro strumento è Coolutils che offre conversioni gratuite con un limite giornaliero e senza registrazione.

Ecco i passaggi generali per la conversione:

  1. Scegli un convertitore online: Esistono diversi siti web che offrono questo servizio. Alcuni esempi sono Zamzar, Coolutils, e GroupDocs.
  2. Carica il file XML: Segui le istruzioni del sito web scelto per caricare il tuo file XML.
  3. Seleziona il formato di output: Scegli il formato desiderato, come ODT (formato di LibreOffice) o DOCX (formato di Microsoft Word, compatibile anche con LibreOffice).
  4. Avvia la conversione: Fai clic sul pulsante di conversione.
  5. Scarica il file convertito: Una volta completata la conversione, scarica il file nel formato desiderato.

Se scegli di utilizzare LibreOffice Writer, puoi aprire il file XML come documento di testo (se il file XML contiene dati testuali) o importarlo come dati strutturati se il file XML segue uno schema specifico. In questo caso, puoi salvare il documento nel formato desiderato (ODT o DOCX) tramite il menu “Salva con nome”.

È importante notare che la conversione da XML a un formato di testo può comportare la perdita di alcune formattazioni specifiche del file XML originale, specialmente se il file XML contiene dati complessi o personalizzati.


Se non risolvi con quanto sopra, mandami il file XML via mail a [email protected] e te lo converto io.

Anche AI Overview arriva a capire
che il file XML nella sostanza è un file di testo
Quindi basta cambiarne l’estensione in TXT
Poi dipende da quanto testo è presente dal file
(e da alcune impostazioni interne di LibreOffice)

Io tornerei ai miei tempi andati in HTML
quindi carico XML direttamente dal browser

Dimenticavo . . .
alcune volte faccio impazzire AI Overwiev
alcune sue risposte sono oltre i confini della realtà