Individuazione vertici su confine d'impianto

Buona sera, scrivo per un chiarimento da chi più esperto. Devo eseguire un riconfinamento della dividente tra le particelle 145/441 (committente) e la particella 739 (ditta confinante). La linea in questione deriva dall’impianto, ma come si vede nella mappa terreni i vertici della dividente sono puntinati in rosso, probabilmente durante il frazionamento della lottizzazione che ha interessato l’area limitrofa.
Sto’ procedendo comunque all’acquisizione del frazionamento in questione,
Mappe.pdf (379,2 KB)
ma che importanza dovrei dare a questo rilievo non essendo la dividente in questione oggetto di quel frazionamento?
Mi aspetto di trovare nel frazionamento che la dividente in questione sia stata “rilevata” o comunque indicata come linea nera e quindi di “scarsa rilevanza” ai fini del riconfinamento.
In ogni caso mi sapete dire cosa stava ad indicare la puntinatura di quei vertici?
Grazie

Ciao Roberto,
a quanto mi risulta quella puntinatura in rosso è soltanto l’effetto della spillatura con la quale venivano inseriti in mappa i vecchi frazionamenti, cioè il lucido del TF veniva messo sopra la mappa e veniva posizionato con gli spilli sui punti delle linee nere e poi, sempre con gli spilli, venivano riportati sulla mappa i punti delle nuove linee rosse.
La linea che tu devi ricostruire è una linea d’impianto, quindi devi usare esclusivamente questa mappa. Quel frazionamento non ti serve a niente.

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… quei cerchietti rossi rappresentano i punti battuti da rilevamento strumentale : ergo deve esserci l’abbozzo numerato che ne indica anche la natura.

Verosimilmente si tratta di confine esistente materializzato sul posto da qualche segno tangibile sul terreno, ma ininfluente non essendo materializzato da termini o spigoli di fabbricato d’impianto (potrebbe essere una semplice “linea di coltura”)

Procedere non tenendone conto e utilizzare, invece, punti certi e reperibili sul posto (termini e spigoli d’impianto)

Grazie di leggere

Ciao Ugo,
e grazie come sempre per i tuoi contributi da grande esperto sulla genesi delle mappe catastali.
Però mi sorge un dubbio: se guardi la mappa di visura postata da Roberto:

image

i cerchietti rossi sono presenti prevalentemente sulle linee rosse introdotte successivamente all’impianto a seguito dei frazionamenti presentati dai tecnici … cosa dici?

Come si vede sul posto il confine è già ben definito dalle alberature presenti. Potrebbe essere questo il confine materializzato nell’abbozzo, a questo punto come sarebbe corretto procedere?
Va’ comunque verificato il tutto con rilievo strumentale appoggiandosi a fabbricati presenti nella mappa d’impianto?
Va’ richiesto il frazionamento della lottizzazione per capire se i punti in questione sono stati trattati?
Diventa superflua qualsiasi operazione essendo il confine evidentemente corretto o andrebbe comunque verificato (considerando che “l’abbozzo” sarà di difficile reperibilità)?

Grazie Gianni e Ugo per la disponibilità

Ciao Gianni

Tenendo conto che non sempre ricordo tutto con la necessaria luciditá secondo me si tratta di una raritá : aggiornamento strumentale direttamente sull’originale con goniometro (scala “ticonica”) e scalimetro (poi ripassato in “rosso”) sulla base di un rilevamento riportato sui vecchi stampati catastali in cui si scriveva in chiaro la natura (poi codice) dei punti (probabilmente fatto dagli stessi tecnici catastali in occasione di una “lustrazione” quinquennale) semplicemente perché, a quell’epoca, pochi privati o nessuno frazionava con l’aiuto strumentale (si usavano squadri, triplometri e cordelle metriche)

Infatti i frazionamenti dei tecnici esterni si disegnavano esclusivamente sulle copie eliografiche (copioni di visura) derivati dall’originale con disegno su “arcasol” (soggetto ad errore di parallasse molto frequentemente commesso dal disegnatore con la china) costringendo i catastali all’uso del famoso “spillo” semplicemente per adattare il lucido allegato al frazionamento che non ci entrava proprio affatto. (caso da te citato)

Grazie

Dipende dall’incarico che hai ricevuto e da come viene posta la questione. Voglio dire, i confinanti sono in buoni rapporti o sono in lite?

Se sono in buoni rapporti, credo che solo facendogli vedere la sovrapposizione che hai postato dovrebbe convincerli che il confine sono esattamente le alberature. Se invece sono in lite, devi fargli presente che, qualora si andasse per vie legali, l’art. 950 del codice civile stabilisce che, prima di ricorrere alle mappe catastali, qualsiasi mezzo di prova è ammesso. Pertanto il giudice darà grande valenza alle alberature se queste hanno costituito nel tempo il “confine di fatto”, senza alcun bisogno di verificare la posizione del confine catastale.

Se invece il tuo incarico è di verificare la corrispondenza delle alberature con la linea di mappa, allora dovi procedere alla ricostruzione cartografica con le tecniche corrette (vedi il libro Tecniche di riconfinazione) e, se ci fosse discordanza, proporre alle parti gli atti necessari a rettificare la situazione catastale.

No, come ti dicevo, la linea da ricostruire era già presente all’impianto, il frazionamento non l’ha modificata, quindi non c’entra niente. Devi ricostruirla rilevandola esclusivamente dalla mappa d’impianto.

Vedi sopra, dipende da che intenzioni hanno i due confinanti.

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Ok chiaro grazie mille

E per fortuna che non ti ricordi sempre tutto :rofl:
Grazie

Buongiorno a tutti Voi,
all’entrata in vigore della Circolare 2/1998 e quindi a partire da gennaio 1989, il Catasto (Ufficio Tecnico Erariale di Novara), introduceva la parte grafica in mappa (copione di visura) con quella modalità ossia puntinando tutti i vertici rilevati dal tecnico che ha redatto il Tipo di Frazionamento, mentre il “libretto delle misure” veniva introdotto in formato digitale (allora non esisteva in Pregeo "la proposta di aggiornamento).
Per verificare se effettivamente è avvenuto ciò è sufficiente fare la Visura storica di una delle particelle coinvolte.

Comunque la puntinatura dei vertici per introdurre in mappa il frazionamento ha lo stesso valore della spillatura che diceva Gianni quindi se non capisco male si ritorna a dire che il metodo corretto rimane la riconfinazione su mappa d’impianto non tenendo conto di queste puntinature

Pardon la Circolare è la 2/1988 …
concordo con te, in quanto dall’immagine di mappa allegata le linee di confine che interessano la riconfinazione non sono rappresentate in rosso e pertanto esistevano già precedentemente (pur essendone stati rilevati i vertici in fase di frazionamento delle confinanti).
Buon lavoro !

Buongiorno a tutti Voi,
all’entrata in vigore della Circolare 2/1998 e quindi a partire da gennaio 1989, il Catasto (Ufficio Tecnico Erariale di Novara), introduceva la parte grafica in mappa (copione di visura) con quella modalità ossia

“puntinando tutti i vertici rilevati dal tecnico che ha redatto il Tipo di Frazionamento,”

… per la cronaca : in genere si usava la punta di un compasso che permetteva la migliore presa sullo spillo :slight_smile:

" mentre il “libretto delle misure” veniva introdotto in formato digitale (allora non esisteva in Pregeo “la proposta di aggiornamento).”

… e grazie ! : centinaia di poligonali ex centro (anche le mie) e migliaia di punti battuti (anche i miei) perduti : sembra per perdita del magnetico dei dati stessi da parte del server centrale della Direzione Generale ! :frowning:

Per verificare se effettivamente è avvenuto ciò è sufficiente fare la Visura storica di una delle particelle coinvolte.
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