Grazie Gianni e grazie a tutti per le risposte,
per il materiale ti ho inviato i file in privato che puoi condividere.
Qui vi faccio vedere le zone con maggiore distorsione.
Saluti
Ti ringrazio Michele per avermi mandato le mappe perché sono un esempio eclatante degli errori che può commettere un tecnico che considera le mappe georeferenziate dall’AdE come quelle ufficiali su cui prelevare le coordinate.
Ho svolto la prova di prelievo della coordinata Est di uno spigolo di fabbricato sulla zona a Nord che avevi indicato tu, ecco le risultanze.
Questa che segue è la mappa originale in formato TIF a 200 DPI georeferenziata e corretta dalla deformazione con la georeferenziazione con la Parametrica di CorrMap:
Questa qui sotto invece è la mappa dell’AdE, JPG a 96 DPI, georeferenziata per ricampionatura dei pixel. In alto ho evidenziato lo spostamento dei parametri originali dovuto alla ricampionatura, mentre al centro ho rilevato le coordinate dello stesso punto:
Differenza della coordinata Est prelevata dalle due mappe con le relative georeferenziazioni:
3385.447 - 3387.555 = -2.108 m
Aggiungo che questo è un caso fortunato perché la stortura delle crocette nere sui crocicchi di bordo mette in evidenza il problema. Ma la stessa storpiatura può esserci nei crocicchi interni al foglio senza che il tecnico se ne renda minimamente conto.
Non so se mi spiego.
Naturalmente tutti questi aspetti saranno dettagliatamente trattati nel corso online che terremo in autunno.
Δια καρτεριαν καλαμος και ελαια εριζουσιν
https://www.youtube.com/watch?v=AMSvttlG_hs
se preferite il latino . . .
Frangar, non flectar
Grazie a te Gianni per la tua disponibilità sicuramente ci vedremo nel corso in autunno.
Buona giornata.
Le mappe georefenziate dall’AdE sono molto comode da utilizzare, perché è sufficiente scaricarle da siter (in pochi minuti) e caricarle sul software del computer oppure sul tablet in campagna potendo lavorare da subito.
Il problema è per quale scopo vengono utilizzate queste mappe.
Secondo me sono ottime per il GIS, oppure per avere una base su cui inquadrare un frazionamento molto esteso considerando che le mappe di visura spesso sono molto distorte; ma non molto affidabili per una riconfinazione rigorosa.
Infatti non essendo stato specificato come sono state georeferenziate e “raddrizzate” le mappe di impianto AdE, risulta impossibile capire quali sono le zone “intatte” e quelle “aggiustate”.
Non utilizzerei le mappe AdE, nemmeno per una successiva georeferenziazione pre-riconfinazione (raddrizzamento) fatta con software dedicato per essendo già deformate non saprei cosa andrebbe a correggere l’operazione che sto facendo.
Il pericolo principale che deriva dall’utilizzo delle mappe dell’AdE e che sono convinto causerà molte discussioni, è quello che alcuni tecnici le ritengono un documento “ufficiale e/o certificato” anche per un utilizzo improprio come le riconfinazioni.