Mappa di impianto - caserta

Buongiorno,

qualcuno opera in provincia di Caserta? Avrei bisogno di una mappa di impianto di un comune in provincia ma il Catasto di Caserta (a seguito di accesso agli atti) dice (telefonicamente) di non averle, mi pare strano.

Grazie

Ciao Roberto e benvenuto sul forum (qui ci diamo tutti del tu, ok?).

Le mappe d’impianto della Provincia di Caserta sono state scansionate direttamente dalla Sogei a seguito dell’appalto del 2014 (e anni successivi) del quale puoi trovare notizia sul PDF tratto dal mio libro Tecniche di riconfinazione che puoi scaricare da questo link:

La_situazione_della_scansione_delle_mappe_di_impianto_in_Italia.pdf

In altre Province nella stessa situzione (perché invece in molte altre la scansione è stata eseguita direttamente dal Collegio dei Geometri), i fogli vengono debitamente forniti, sia pur a pagamento e con prezzi variabili da provincia a provincia.

Penso quindi che la risposta che ti ha dato il Catasto di Caserta sia quella classica per evitare di interessarsi della cosa e adempiere ad un loro compito. Ti consiglio di insistere invitandoli a informarsi presso Sogei su dove e come reperire le scansioni. In alternativa, ti consiglio anche di rivolgerti alla Direzione Regionale del Catasto perché in altre Regioni (esempio Lombardia) ho visto che le scansioni vengono fornite dall’ente regionale e non da quello provinciale.

Spero che quanto sopra ti sia utile.

geom. Gianni Rossi
Responsabile corsi online del Collegio Geometri e G.L. di Padova
cell. 3202896417
Email: [email protected]
www.corsigeometri.it
www.topgeometri.it

Ciao Gianni,
il libro l’ho acquistato anni fa, purtroppo non ho ancora avuto modo di leggerlo tutto ma sarà mia premura leggere questa sezione da te indicata. Purtroppo mi ritrovo nella situazione da te indicata, in realtà ho contattato anche la ditta aggiudicatrice dell’appalto (per conto della Sogei) “Sit Servizi di Informazione Territoriale Srl” che mi ha confermato di aver acquisito le mappa della provincia di Caserta ma non sono autorizzati a rilasciare copie direttamente ai cittadini/professionisti. Il catasto di Caserta in realtà, telefonicamente, mi ha risposto dicendo che le mappe di impianto non ci sono e che hanno a disposizione soltanto delle mappe anni 60 che non ho capito bene di che tipologia.
Seguirò il tuo consiglio di provare con la direzione regionale.
Grazie mille.

Buongiorno,

riprendo questo post perchè ci sono stati alcuni sviluppi. A circa due mesi dalla mia istanza per richiedere copia della mappa di impianto, sono stato contattato dall’Agenzia che mi ha comunicato che il foglio di impianto in oggetto non è stato scansionato poichè per svariati motivi è andato perso/rovinato nel tempo ecc… in compenso mi è stato inviato un arcasol. Se non sbaglio, leggendo il libro di Gianni, mi sembra di aver capito che trattasi di una lucidatura della mappa di impianto giusto? In basso sulla mappa si legge “levata anno 1936” cosa significa? Sto cercando di capire se posso individuare dei punti di appoggio su questa mappa. Grazie

Ciao Roberto,
“levata” era il termine usato all’epoca per indicare l’epoca del rilievo, adesso si direbbe “rilevata”.
Sì, l’arcasol è il lucido sul quale era stata rilucidata la mappa d’impianto originale e le successive copie di visura per inserire gli aggiornamenti. Mi pare strano che te l’abbiano fornito perché è un documento estremamente delicato e importante per il Catasto, credo quindi che con ogni probabilità si tratti di una copia.
Ad ogni modo, in mancanza della mappa originaria e relativa scansione, puoi usarlo come se fosse per individuare i punti di inquadramento che possono servire per il tuo lavoro.

Ciao Gianni,

quando dici “credo quindi che con ogni probabilità si tratti di una copia” cosa intendi?

Quindi si tratta di una rilucidata della mappa di impianto alla data 1936 che successivamente è stata scansionata. Ma veniva rilucidata per poi riportarci sopra gli aggiornamenti? nel mio caso come faccio a capire se è ferma al 1936 (e quindi come da rilucidatura dell’impianto) oppure se vi sono stati riportati successivi aggiornamenti.
Me l’hanno data forse perchè ho scritto alla Direzione Regionale, al Direttore Provinciale ecc perchè, dopo un po di tempo dall’istanza, non avendo più risposte, ho preferito mandare un po di pec perche al telefono non rispondeva nessuno.
Grazie Gianni

Ciao, Roberto, che non ti abbiano risposto al telefono è cosa vecchia. Il lucido è quasi uguale alla mappa di impianto, dico quasi uguale perchè mentre sulla macchina ,che si usava a quei tempi, il foglio originale stava fermo, il lucido scorreva quindi veniva proiettata leggermente spostata e con il reticolo parametrale difettoso. Ai miei tempi si faceva così, conoscevo bene quelle macchine perchè sono anche un perito elettronico e ho 80 anni. Tieni presente che a quei tempi il sistema vettoriale di oggi non esisteva e quindi la mappa di impianto venne disegnata a mano e collaudata da tecnici diversi.Se puoi dire a che cosa ti serve potrei darti altre indicazioni. Cordialità.

Innanzi tutto grazie, è interessante conoscere queste sfaccettature che sono venute fuori tra te e Gianni, sono stato sempre curioso e quando di fronte mi ritrovo persone di esperienza come voi, è sempre un piacere la discussione che ne viene fuori. Ho richiesto la mappa di impianto poichè devo eseguire una riconfinazione e volevo anche capire se in zona ci fossero fabbricati da usare come punti di appoggio. Sulla mappa arcasol che ho ricevuto, mi ritrovo il confine in oggetto e quindi presumo che sia di impianto.
Grazie.

Ciao, Roberto, si deve tenere conto che ai tempi dei rilevamenti e dei disegni mappali, che vennero effettuati a mano, la Giunta superiore del catasto fissò dei valori di tolleranza massima a cui dovevano attenersi i tecnici, sia per i rilevamenti in termini di distanze, di angoli e di aree, quindi non potranno corrispondere esattamente con i terreni omologhi. Le tolleranze tra i disegni e le distanze reali tra il punto di stazione e quello della stadia vennero stabilite in metri con la formula t= 0,00025 ; 2000 x 0,1 x radice quadrata della distanza + 0,01 x la distanza ciò in scala di 1:2000, valido in pianura e leggermente più marcate in collina e in montagna, per gli angoli altri valori perchè si usarono rapportatori dal diametro di circa 30 cm. con scala ticonica, per le aree la differenza tra il reale e il mappale venne fissata dalla formula t= radice quadrata dell’ area reale + 0.01 per l’ area in mq.
Poi venne fissata una tolleranza massima per l’ accatastamento dei terreni venduti a corpo/misura mutuando l’ art. 1538 del c.c. Cordialità.

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Ciao Roberto.

Intendo che sia una copia dell’arcasol originale perché, come dicevo, quest’ultimo è un documento troppo prezioso da conservare per pensare che venga dato all’esterno.
È un lucido o è di carta? Se è di carta è sicuramente una copia.

Sì, è la lucidatura della mappa d’impianto originaria, più la rilucidatura, eseguita ogni circa 7/10 anni, di tutte le successive copie di visura per riportarvi le nuove linee degli aggiornamenti.

La scansione di tutti i fogli, gestita dall’Agenzia, ha riguardato la mappa d’impianto originaria, non l’arcasol. Probabilmente la copia che ti hanno dato è invece la scansione dell’acasol.

Dovresti fare una ricerca, sempre in Catasto, per vedere se le particelle interessate sono state oggetto di frazionamenti. Se così, potrai verificare se la linea che ti interessa è nata da questi aggiornamenti. Se invece non trovi nessun frazionamento, oppure li trovi ma la linea non è generata da questi, allora significa che è una linea d’impianto.

Se la linea fosse nata da un frazionamento, per ricostruirla devi riferirti a questo documento e non alla mappa.

Sì, se anche lasciavi il Comune, stai certo che nessuno di noi veniva a risolverti il lavoro. :smile:

Quindi è un file raster, JPG o PNG?
Sì, sembrerebbe effettivamente una copia dell’arcasol perché gli inviti dei parametri sono disegnati a china mentre i parametri sono tracciati (dopo) a matita.

Solo dalla mappa no, dovresti provare a chiederlo al Catasto. In ongi caso, se vuoi operare correttamente, dovresti comunque ricercare gli eventuali frazionamenti perché, come dicevo, se esistono e hanno generato la tua linea, devi riferirti a quelli.

Sì, il numero molto alto della particella 1358 e la linea più chiara dimostrano che si tratta di una dividente inserita in epoca successiva.

I cerchietti a matita sugli spigoli dei fabbricati indicano che si tratta di PF, puoi verificarlo consultando la mappa attuale proprio qui sul sito www.topgeometri.it (clicca su Mappa catastale PF-misurate nella pagina principale).

Non so dirti se la richiesta dei TF può essere evasa via PEC perché dipende dal singolo Ufficio Provinciale, hai provato a chiamarli?

Credevo i cerchietti avessero un significato diverso dai PF. Comunque ancora non li ho chiamati, purtroppo per farmi dare questa mappa è stato difficile e adesso non sono ben visto :rofl: e a quanto pare questa mappa mi serve anche a ben poco se non riesco a capire se ci sono almeno dei fabbricati o altro su cui appoggiarmi. … alla fine dovrò per forza chiamarli. Grazie

Ho chiamato il catasto, devo dire che sono stati molto gentili questa volta, hanno trovato il tipo frazionamento anno 1964. Me lo invieranno tramite pec a seguito di mia istanza con delega del proprietario e versamento diritti. Speriamo bene nelle tempistiche.