Io eseguo così (sempre rilievo misto !!!): Arrivo e piazzo la staz tot (dove cavolo mi pare in modo di vedere il PF) e pianto il chiodo col piombino ottico e un chiodo d’orientamento all’interno del triangolo fiduciale, a debita distanza. Ripeto l’operazione x gli altri PF. Poi vado sull’oggetto del rilievo e faccio 2 o 3 staz sempre con chiodi d’orient. X ogni staz; batto pure SPIG o altro da usare un domani x il riconfinamento ; leggo pure avanti e indietro le staz (ma non li scrivo in pregeo, i collegamenti tra le staz me li tengo in ufficio). Finito il rilievo celerimetrico piazzo la base e leggo tutti i chiodi in 4 e 4otto. In sintesi praticamente:
1 faccio un rilievo come si faceva una volta appoggiando bene l’oggetto a spig termini ecc. nelle vicinanze;
2 sui PF vado col prisma quindi sono “onesto”(ho misurato veramente il PF) “preciso” e “altimetrico”;
3 ovvio che se becco un CTU che basa tutto sui “lontani” PF rischio di aver problemi.
Prima di operare in codesto modo né ho parlato col Direttore de terreni che mi ha risposto:
E Pregeo cosa dice? Mia risposta : Tutto OK con misure sovrabbondanti !!!
Cosa ne pensate ? (non so se son stato chiaro).
PS Il pregeo lo compilo alla rovescia: Prima le righe GPS poi le celerimetriche (in campagna invece faccio alla rovescia perché così il chiodo è perfetto in quanto a piombo…).
Ciao, non riesco a capire bene…ma soprattutto il finale in cui dici che il chiodo è perfetto…
Il rilievi misti sono di sicuro l’operazione migliore per battere bene l’oggetto del rilievo poi i p.f. li puoi prendere con il gps.
I chiodi se sono stati rilevati bene sia con la t.s. che con il gps vanno bene.
Ognuno ha poi le sue procedure in specifico l’importante è non fare errori di concetto tipo fare 3 stazioni a 15mt l’una dall’altra per battere l’oggetto del rilievo poi da una prendere sempre con la ts un p.f. a 300mt di distanza e poi mi unisci i due lavori t.s. e gps sui i tre chiodi a 15mt l’uno dall’altro.
Tanto per fare un esempio…
Io eseguo il dettaglio dell’oggetto del rilievo con la t.s e tutti i p.f. li batto con il gps.
Se c’è un p.f. molto molto vicino all’oggetto del rilievo lo prendo con la t.s. ma non faccio battute su altri p.f. distanti quelli li prendo con il gps. In modo tale.da avere un rilievo molto preciso in locale e sui p.f. con le tolleranze della.strumentazione gps.
Ciao
ciao. Perfetto perché pianto col filo a piombino ottico.
Il metodo che uso : Praticamente sono 5 st non rilette fra loro e orientate su chiodi a piacere (meglio se all’interno del TRIANGOLO. Io sui PF ci vado unicamente col prisma . Poi le stazioni (e relativi ch d’orientamento) son collegati dal solo GPS. Quindi l’altimetria e il posizionamento sono 100/100 reali ! Prima di rimuovere il cavalletto pianto il ch col piombino ottico (col GPS poi leggerò solo questo chiodo e quello d’orient). Invece quando arrivo alle 2/3 staz x l’oggetto del rilievo oltre che i relativi ch d’orient , le leggo anche fra loro oltrechè Spig rec termini in prossimità dell’oggetto. Infine piazzo la base e leggo solo ch delle st e ch d’orient. In pregeo non riporto la lettura avanti ed indietro delle st in prossimità dell’oggetto xchè sbilancerei troppo il rilievo gps , il quale rilievo si “bloccherebbe” troppo su tutti questi pti vicini. Non so se son stato chiaro.
Perchè ci dovrebbere essere problemi?
Cioè fammi capire: tu prima monti il treppiedi e la stazione totale, poi misuri ciò che devi rilevare, e POI alla fine pianti il chiodo sulla base del raggio laser?
Ho capito bene?
Praticamente piazzo la 1° staz all’interno del triang fiduc in prossimità del 1° PF poi pianto il picch/ch d’orientamento (a scelta ma possibilmente entro il triangolo fiduciale) e leggo il PF col prisma come pure il picch d’orientamento; prima di togliere la staz tot pianto ch col piombino ottico della staz tot. Ripeto la stessa operazione per gli altri 2/3 PF ossia sempre chiodo sulla staz e picch/ch d’orientamento. (capirai la semplicità: mettersi dove si vuole nelle vicinanze del PF e con un chiodo d’orientamento, senza alberi senza ostali senza linee elettriche. Stessa cosa faccio anche per le 2/3 o 4 staz nelle vicinanze dell’oggetto. Queste però pianto i miei cavalletti e le leggo anche avanti e indietro (questo però non lo scriverò in PREGEO ma lo tengo in ufficio, penso però che d’ora in avanti scriverò le letture nella relazione ma comunque non le uso nell’elaborazione ufficiale in quanto tutte queste staz tot vicine potrebbero “bloccare” trovo l’elaborazione. alla fine leggo col GPS i chiodi delle staz e quelli d’orientamento girando con la Rover GPS. In ufficio il pregeo inizierà al contrario prima il GPS poi le staz tot con le rispettive letture al PF e al ch d’orientamento. e tutti i pti di dettaglio . Insomma nel mio rilievo non vi è nulla di inventato in quanto vado col prisma e lo definirei un rilievo come si faceva una volta: ben referenziato attorno all’oggetto con letture a spigoli, termini, ecc
Mai sentito parlare di “centramento forzato” ?
Ovvio che si , sempre fatto centramento forzato con + cavalletti (quando non avevo ancora il GPS), MA NON RIUSCITE A CAPIRMI ! Forse è colpa mia. Le stazioni celerimetriche relative ai PF sono una x PF e non sono collegate fra loro !! Le stazioni dell’oggetto le collego con centramento e letture andata e ritorno (ma non lo scrivo in PREGEO ed ovviamente non elaboro con queste letture avanti/indietro, le uso solo per mio controllo). Alla fine del riliei celerimetrici, piazzo la base e leggo con la rover i soli chiodi che ho piantato x le staz e per i picch/ch di orientamento (ovviamente tutti lontani da alberi, ecc. Visto che sono alla ricerca di un vs parere, sentiamoci x telefono 3355288714 o 054541354 (sono di Cotignola Ravenna).
Per operare correttamente con “centramento forzato della stazione”, si intende che prima la si materializza (con chiodo o altro) e poi si fa la messa in stazione; sembra invece che tu faccia il contrario (vedi la seconda domanda posta dal collega Fausto Gregorio, a cui non hai ancora risposto…)
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Non ho capito : Cosa intendi per raggio laser. Io i PF e l’orientamento li leggo unicamente col prisma altimetrico. Posiziono il cavalletto e la TS, Decido dove mettere l’orientamento, recandomi a piantare il chiodo, poi leggo PF e chiodo d’orientamento, pianto il chiodo alla base della TS e smonto il tutto. In sito rimangono solo due chiodi quello della stazione e quello d’orientamento.
Se si pianta prima il chiodo, e poi dopo si posiziona la TS, si rischia di sbagliare col piombino ottico e secondo me non si è mai perfetti. Io preferisco posizionare la TS (da dove posso leggere agevolmente il PF e il chiodo d’orientamento e dopo la lettura piantare il chiodo che leggerò poi con la rover).