Spero di centrare la categoria di questo quesito.
Un immobile intestato al sottoscritto ha un numero civico il 9 che è lo stesso per i tributi locali, che per energia, ma diverso l’8 per la visura catastale. La diversità è dovuto al fatto che agli antipodi l’immobile era una vecchia chiesa poi sconsacrata e divisa in appartamenti autonomi chi ha redatto per primo ha inserito 8 e le successive attestazioni notarili hanno sempre portato avanti il numero civico 8. Attualmente il numero scritto sopra la porta è il 9 e la planimetria è quella vecchia della prima forma di immobile dopo che era chiesa, addirittura con un numero civico 10.
Con il contact center dell’agenzia entrate per le correzioni numeri civici non penso sia possibile perché non vi è un atto che evidenzi il numero 9, solo la certificazione Tari e Imu. Dovrei chiamare un geometra che aggiorni la planimetria e confermi il numero civico 9 ?
Lungo la strada ci sono tre porte di relativi appartamenti n.7.n.8. n9… il 10 non esiste piu.
Spero di essere riuscito a farmi comprendere. Grazie a chi vorrà aiutarmi.
Ciao, Mario,
vai all’ ufficio tecnico del comune, chiedi la correzione dei numeri civici ,li fai applicare e di trasmetterli all’ Agenzia delle entrate.
Concordo con Nino, UFFICIO TOPONOMASTICA del Comune, e ti fai rilasciare un certificato per uso rettifica al Catasto.
Da quanto emerso in questa discussione sono persuaso che negli accatastamento degli immobili non si dovrebbero indicare i numeri civici ma solo il nome della strada.
Il motivo è palese, ad ogni aggiornamento della toponomastica i civici cambiano.
Fregatene perchè le imposte si applicano sulla rendita catastale degli immobili e non sui numeri civici
E’ vero che spesso il numero civico cambia in seguito a nuova edificazione su lotto già censito e sarebbe opportuno che gli Uffici Comunali preposti assegnassero il numero definitivo (con eventuali interni, scala, ecc…) prima dell’accatastamento, per darci la possibilità di presentare una denuncia completa (il cliente non sa che il civico non è un dato di identificazione catastale, ma pretende giustamente che in visura compaiano i dati completi…).
E’ vero quello che dici il cliente va servito puntualmente. specialmente se è pignolo
La toponomastica comunale dovrebbe essere aggiornata ogni decennio a seguito di rilevamento istat
Dovrebbe, ma spesso o sempre non avviene.
Il cliente troppo pignolo dovrebbe essere informato che se oggi pretende il civico per il catastale, in un vicino futuro se ne potrebbe pentire perchè il comune ha cambiato/aggiornato quel numero civico.
Sulla visura si ritroverebbe un numero che non esiste più
L’ apposizione del numero civico si deve chiedere al comune come disciplina l’ art 10 della legge 1228 de 24 dicembre 1954.