Ciao a tutti,
Vorrei acquistare una stazione totale da impiegare nelle lezioni di laboratorio di topografia per un Istituto Geometri, cosa consigliate?
Grazie
Ciao a tutti,
Vorrei acquistare una stazione totale da impiegare nelle lezioni di laboratorio di topografia per un Istituto Geometri, cosa consigliate?
Grazie
Ciao Federico
è difficile dare un consiglio, tanto dipende anche dal budget, io propenderei per una stazione completa con precisioni angolari non spinte, perché costano meno.
Lasciando perdere le più prestigiose io penserei ad esempio ad una FOIF.
Un saluto
Grazie, Riesci a consigliarmi un modello preciso?
Sono a digiuno in materia, ma per curiosità chiedo, quali sarebbero le più prestigiose?
Le più prestigiose son Leica o Trimble e forse qualcun’altra ma si può andare su Sokkia o Geomax o Geotronics o Topcon. Ti ricordo che dovrai presentare tre preventivi ma devi avere le idee chiare su cosa ti serve per richiederli. Ad esempio la precisione angolare a norme DIN, la precisione del distanziometro e la possibilità di arrivare ad una certa distanza senza l’uso del prisma. La possibilità di esportare i dati facilmente su porta usb o chiavetta. La presenza o meno del compensatore biassiale, il numero di ingrandimenti del cannocchiale, il sw in dotazione. queste le principali richieste per equiparare le offerte altrimenti sarai costretto a paragonare una vecchia 500 con una Ferrari.
Secondo me per insegnare la tecnica delle misurazioni agrarie bisogna usare gli strumenti ottici che permettono i calcoli trigonometrici ( tacheometro con stadia), il nastro di acciaio, lo squadro semplice, quello graduato, le paline… Le stazioni totali elettroniche sono buone per gli atti catastali e per i rilevamenti di alta precisione secondo le intenzioni del sommo computer e dei sacri satelliti GPS.
E’ proprio questo di cui vorrei parlare.
Voi quali caratteristiche richiedereste?
Tra il resto quali sono i prezzi di una stazione top di gamma?
Con l’esercitazione di Snellius-Pothenot si collimano distanze di 2 o 3 km se non ricordo male.
Credo che sarebbe bene che il parere fosse espresso da Ugo; suo padre fu uno dei tecnici della formazione del catasto.
Perdonate l’ignoranza ma sui siti delle aziende non si trova neppure un listino.
Avete “diviso” le stazioni totali tra “prestigiose” e “non prestigiose” ma qual è la differenza in termini di robustezza?
Sono ancora in una fase di valutazione del budget ma penso che sia molto importante che lo strumento che si decide di acquistare sia robusto e richieda una spesa di manutenzione minima.
Le lezioni di topografia negli istituti tecnici le impartiscono i professori, generalmente ingegneri. Quando studiavo all’ Istituto tecnico per geometri di Agrigento verso la fine degli anni 50 il mio professore era l’ ing. Alfonso Spitali, che aveva fatto adottare cinque libri di topografia del professor Salvatore Cannarozzo dell’ università di Palermo, in essi erano spiegate le tecniche di rilevamento; tramite poligonali si misuravano vaste estensioni di terreno e poi a tavolino si facevano i calcoli generalmente usando le tavole logaritmiche quindi si facevano i disegni usando le righe e i rapportatori ( goniometri) con scale ticoniche. Gli strumenti erano il tacheometro ottico con goniometro e nonio centrato all’ asse della base dello strumento e un altro all’ asse del cannocchiale, quindi si collimava la stadia; vi erano il triplometro, il teodolite per misurare le differenze di livello, il clisimetro per misurare le pendenze, per le lunghezze brevi il nastro di acciaio e la catena nella quale ogni maglia era di un centimetro. Per gli allineamenti di breve distanza si usavano generalmente il quadro semplice o quello graduato con la bussola e le paline. Per quanto riguarda i corsi pratici avevo il geometra Calogero Scimè. La copia del volume secondo dove erano trattate le tecniche catastali e il disegno delle mappe a suo tempo la feci avere a Gianni Rossi E’ mia opinione che non si possa insegnare la tecnica di rilevamento topometrico e quindi quella topografica usando le moderne stazioni totali e il computer perchè sono macchine in collegamento tra di loro che se ne fottono dei libri scolastici e dell’ operatore, gli dicono solo se ha sbagliato o meno. Ritengo che sia utile l’ intervento di Ugo Cappelletti figlio d’ arte: suo padre inventò un rapportatore di alta precisione.
È normale, le aziende non pubblicano i listini proprio per evitare che i potenziali acquirenti facciano autonomamente i confronti e magari escludano a priori la loro offerta. Devi giocoforza iniziare a contattarli e farti fare un’offerta.
Credo che ormai la “robustezza” si equivalga tra le varie case produttrici, non è quello il parametro di confronto, sono quelli che ti ha ben descritto Giuseppe in questo suo post, nel quale ti ha anche citato le marche più prestigiose e quelle alternative:
Devi decidere questi parametri e poi, sulla base di questi, chiedere le offerte. A quel punto, se vuoi, potrai riportarle qui e noi potremmo darti il nostro parere.
Nell’offerta puoi farti quotare anche gli interventi di manutenzione.
Ti consiglierei di guardare sui libri di testo o del Pigato o del Cannarozzo e vedrai le tipologie delle stazioni totali. Ci sono anche quelle robotizzate ma si va sui 15000 €. Una entry level non costa meno di 5000. Dipende cosa ci vuoi fare. Se è la semplice poligonale e l’utilizzo didattico ti consiglio una entry level, magari con le caratteristiche del compensatore biassiale e senza eccedere in precisione angolare ( bastano 10 -15 secondi sessag.) e distanziometro con misure di distanza attorno ai 150 metri senza prisma. Ma se tu sei un insegnante di Topografia dovresti aver visto già questi testi e di marche e di spiegazioni sui modelli ne dovresti avere già.