Buon pomeriggio e grazie a chiunque possa darmi quale suggerimento; premetto che non sono un geometra o tecnico.
Ho presentato in catasto tramite opportuno modello una pratica di rettifica dati anagrafici per un fabbricato intestato a più soggetti, gran parte dei quali residenti all’estero e defunti. I dati di rettifica forniti sono stati: nome, cognome, data e luogo di nascita; manca il Codice Fiscale in quanto essendo gli intestatari emigrati all’estero da piccoli (anni 50-60) non gli è mai stato attribuito. Solo uno dei soggetti intestatari risiede in Italia ed ha ovviamente un codice fiscale assegnato.
La pratica viene respinta in quanto gli intestatari non sono presenti in anagrafica tributaria.
La necessità ultima di tale rettifica dei dati anagrafici degli intestatari è quella di riconfinare tale particella su cui insiste il fabbricato e fare delle opere di ristrutturazione.
Qualche consiglio su come superare questo ostacolo?
es. codice fiscale fittizio, oppure richiedere io in qualità di erede l’attribuzione del CF all’agenzia delle entrate per tali soggetti, al fine di … ?
Grazie a chiunque possa darmi un consiglio!
Ciao,
se possiedi il fabbricato da più di venti puoi fare due cose, o chiedere al giudice la pronunzia dell’ acquisto per usucapione, tramite un avvocato e due testimoni, oppure puoi fare l’ acquisto "a non domino" davanti un notaio, e si fa in questo modo: fai dichiarare a un familiare che ha posseduto quell’ immobile per venti anni e che te ne fa atto di donazione, dopo dieci anni la proprietà in capo a te formalmente si consolida. il procedimento è legittimmato dall’ art. 42 della Costituzione italiana che sancisce che la proprietà ha funzione sociale per la ricchezza della Nazione e per renderla accessibile a tutti’ Per quanto riguarda il codice fiscale, secondo il principio del tempus regit actum, a quell’ epoca non era stato istituito, se lo possiedi e per te costituisce l’ abitazione principale, puoi anche non fare la procedura predetta . Cordialità.
Grazie Sig. Lo Bello,
ha preceduto con le giuste parole quello che è il fine ultimo, ovvero l’acquisto “a non domino”, in quanto effettivamente abbiamo sempre usufruito di tale fabbricato.
Nel fare questo ci siamo accorti che la particella, durante i vari passaggi catastali tra gli anni 30-40, non è stata ben confinata in Catasto, per cui sia l’area del fabbricato che del terreno non corrispondono a quanto presente negli atti storici (ricade in particella di altra ditta). Quindi, nel fare quanto sopra, il notaio aveva consigliato di regolarizzare la visura catastale per come è lo stato dei fatti.
Disponendo di tutti gli atti di compravendita storici siamo in procinto di presentare tramite perito geometra una pratica di riconfinazione con pregeo allegando gli atti probanti l’effettivo confine.
Prima di presentare la riconfinazione è stata presentata pratica di allineamento anagrafico degli intestatari della particella fornendo solo i dati di nascita (luogo e data) degli intestatari, senza c.f. . Di qui il rifiuto dell’allineamento anagrafico in quanto i c.f. non erano presenti in anagrafica tributaria.
A questo punto vorrei tentare la strada di far assegnare dall’AdE il c.f. d’ufficio agli intestatari spiegandone i fini (non so se è una pratica permessa ??).
In alternativa, come indicato dal Sig. Lo Bello dovrei procedere prima con l’acquisto “a non domino” e poi con la riconfinazione.
Grazie per il supporto e la professionalità.
Egregio sig. Francesco,
il catasto edilizio-urbano non è probatorio, è semplicemente un archivio che si aggiorma ad ogni variazione della proprietà, quello ch è più importante è il possesso che la legge le permette di continuarlo per tutta la vita. Io non farei nulla perchè glielo dovrebbero contestare gli avversari a norma dell’ art. 2697 c.c. in giudizio, comunque non si può aggiornare la situazione catastale se non con un atto di acquisto come quello a non domino da un familiare che gliene fa dono, e ciò per risparmiare i costi, oppure davanti il giudice per acquisto per usucapione, però il giudice vorrebbe sentire gli intestatari catastali con il rischio che complicherebbe le cose. Cordialità.