Riconfinazione analitica di confini da mappa

Visto l’interessante argomento, riporto e rispondo qui al post di un collega che ha partecipato al nostro corso 143 dal titolo in oggetto tenutosi il 24/03/2020.

Ciao Domenico e benvenuto sul nostro forum (qui ci diamo tutti del tu, ok?).

È fuori discussione che i punti di inquadramento vanno ricercati innanzi tutto in prossimità del confine e, laddove possibile, all’interno dello stesso foglio di mappa del confine stesso. Ma è evidente che questo non è sempre possibile, anzi, direi che sono molto di più le volte in cui si deve ricorrere ai fogli limitrofi.

Voglio dire: metti che il confine è sul bordo del foglio e tu vedi che subito al di là, nel foglio limotrofo, hai dei fabbricati d’impianto tuttora presenti che possono essere dei buoni punti di inquadramento, oltretutto vicini al confine. Cosa fai? Non ne tieni conto?

Il problema della diversità di foglio era molto più sentito in passato che al giorno d’oggi. Il grande maestro delle riconfinazioni, Pier Domenico Tani, suggeriva infatti di dare un peso pari alla metà (0.5 su 1.0) per i punti di inquadramento che ricadevano nei fogli diversi da quello del confine. Ma all’epoca per il prelievo delle coordinate da mappa non c’erano i mezzi che abbiamo a disposizione oggi, mi riferisco in particolare agli algoritmi di correzione della deformazione della mappa (georeferenziazioni) che al giorno d’oggi riusciamo ad applicare avendo a disposizione i computer/sofware e i fogli scansionati su file raster.

Ti posso assicurare che in molti lavori realmente svolti (e presentati ai corsi sulle riconfinazioni di www.corsigeometri.it) gli scarti sui punti di inquadramento appartenenti a fogli anche più distanti da quelli direttamente confinanti con il foglio del confine sono risultati avere scarti della stessa entità dei punti appartenenti al foglio del confine.

Guarda ad esempio l’immagine che segue, è relativa ad una riconfinazione descritta nel mio libro Tecniche di riconfinazione al capitolo Esempio con punti di inquadramento distanti a pag. 735:

image

Come vedi, i punti di inquadramento erano dislocati in fogli anche molto distanti dal confine (i cerchi in rosso corrispondono a raggi successivi di 1 km dal baricentro del confine) e addirittura appartenenti a due Comuni diversi, con in più un foglio in scala 1 : 4000. Eppure in questo lavoro, dopo aver debitamente corretto la deformazione dei fogli mediante georeferenziazione Parametrica, gli scarti ottenuti sui punti, esclusi ovviamente quelli risultati inattendibili, erano molto buoni.

Non devi farti trarre in inganno dal fatto che la mappa d’impianto non sia stata ottenuta per aerofotogrammetria, perché questa mappa è frutto di rilievi a terra eseguiti con grande cura e competenza topografica. Così come grande cura è stata posta nel disegnare la mappa stessa. Ai corsi sulle riconfinazioni noi diciamo sempre che la mappa d’impianto del catasto italiano è tuttora quella più precisa e alla quale ci si deve riferire per ricostruire un confine che si trova sulla stessa.

Non incide nemmeno il fatto che i confini tra un foglio e l’altro siano spesso costituiti da fossi o strade che, come dici giustamente tu, hanno sicuramente subìto modificazioni negli anni. Ti dico questo perché se tu consideri due fabbricati, uno all’interno di un foglio e l’altro all’interno del foglio limitrofo, questi due fabbricati non hanno subìto alcuna alterazione nella loro mutua posizione a causa dei fossi o delle strade poste a confine tra un foglio e l’altro.

Quanto sopra vale ovviamente quando i fogli hanno la stessa origine di coordinate. In caso contrario la faccenda si complica molto. Ma semmai ne riparliamo.

A presto,

geom. Gianni Rossi
Responsabile corsi online del Collegio Geometri e G.L. di Padova
cell. 3202896417
Email: gianni.rossi@corsigeometri.it
www.corsigeometri.it
www.topgeometri.it

Buongiorno, in riferimento al tema in oggetto e al webinar, chiedo: nel caso in cui il limite oggetto di verifica di confine non è rappresentato nella mappa di impianto e dalle visure storiche non si evince alcun frazionamento ma viene riportatala dicitura: “da impianto meccanografico”, dove posso ricercare l’origine di quella dividente? Quale sarebbe il documento da ricercare? grazie.

Ciao Piera,
una tale domanda è stata posta sul forum del corso sulle riconfinazioni che provo da allegarti :

Riconfinazione nè da impianto, nè da frazionamento

Mirko_Beria
Ciao, penso ti converrebbe spingerti oltre il meccanografico, con una consultazione “cartacea” degli elenchi ed eventualmente, poi, possono fare una ricerca dei microfilm (mi pare si chiamassero così).
Se non trovi nulla…in estrema ipotesi, non resterà che riconfinare su mappa (ovviamente non quella di visura), ma su questo argomento qua c’è gente che ne sa mooolto più di me!
Ah, consultazioni cartacee che si potranno fare alla riapertura degli uffici, ovviamente adesso siamo ancora “legati alla catena”. Un saluto.

Sergio_Ivaldi
Ciao Filippo,
Ti ha risposto in modo corretto Mirko, sicuramente se la linea di confine non è riportata in mappa di impianto lo stesso non è un confine di impianto.
La vissuta storica ti dice solo che il confine stesso è stato originato prima del meccanografico cioè prima del 1980/1985, dipende da quando lo hanno attivato gli uffici.
Per andare indietro devi fare come ti ha detto correttamente Mirko .
Se poi non trovi nulla cerca la mappa di visura più vecchia in cui compare il confine, ma ricordati di esserne sicuro, altrimenti ti esponi a brutte figure.
Un saluto

Filippo_Tezzon
Grazie per le risposte.
consultazione “cartacea” degli elenchi
Puoi per cortesia spiegarmi di quali elenchi si tratta?

Mirko_Beria
Si tratta di libretti, distinti per comune, dove venivano annotate le derivate dei vari frazionamenti con riportato a fianco il nr. della nota o del Tipo.
Potrei sbagliarmi, ma mi pare si chiamassero “mazzette” (anche se il termine non è adatto ad un pubblico ufficio…).
Con la visura storica e quella ricerca, penso sia ancora possibile chiedere che consultino i microfilm per vedere i vecchi numeri di partita e reperire il Tipo.
Naturalmente, io ti parlo per Padova, ma mi pare siamo della stessa provincia!
Un saluto.

Filippo_Tezzon
Grazie Mirko per le informazioni chiare.
Si siamo a Padova.

Spero di aver riportato in modo chiaro la discussione, presente su altro forum, un saluto.