Rimozione grate finestra

Buongiorno a tutti, spero possiate essermi di aiuto. Vivo in una casa costruita nell’800 e negli anni 50 sono state installate delle grate fisse su due finestre. Una delle due affaccia su un giardinetto interno,(attinente ad un immobile disabitato), incolto e dove cade molta robaccia dai piani superiori. Ho parlato con il proprietario di questo immobile per chiedergli se potessi occuparmi io di tenere in ordine il giardino passando per la finestra della stanza con la grata. Il proprietario e tutto il vicinato sono strafelici che me ne occupi io e quindi di li il dubbio che alcuni familiari mi stanno facendo venire. Se taglio la grata e ne metto una a cancelletto così da entrare e uscire, sorgerebbero difformità catastali?? Quali sono gli scenari? Grazie e spero di essere stata chiara😅

Ciao Alessandra,
da quello che ho potuto capire leggendo sia dal punto di vista urbanistico che catastale non ci sono problemi a sostituire la grata con una apribile, ovviamente dal punto di vista del diritto del confinante potrebbero sorgere problemi, ma se come dici lui è d’accordo si può procedere.
Un saluto

Ai fini catastale il concetto di difformità è diverso dalla difformità urbanistica.

Ad esempio se disegno una piantina catastale senza una porta interna che nella realtà esiste non vi è alcuna difformità in quanto la rendita catastale non subisce alcuna variazione.

Pertanto, la rimozione di una grata ai “fini catastali” non costitusce difformità catastale.

Particolare attenzione però bisogna porla al motivo per cui all’epoca si rese necessario installare la grata, ossia:
a) -per motivi di sicurezza antintrusione;
b) -per motivi di non poter esercitare il diritto di veduta sulla proprietà del vicino.

Inoltre occorre verificare la “maglia della grata” ossia la dimensione dei “riquadri” vuoti per capire se la grata venne installata per evitare la vista sul fondo del vicino oppure no.

Se la grata venne installata per il punto a) non vi sono problemi alla rimozione, sia a livello urbanistico sia a livello catastale;

Invece, per il caso b) il problema non è tanto a livello catastale ma quanto a livello di violazione dei diritti dei proprietari confinanti che si vedrebbero lesi i loro diritti.

Se oggi c’è la grata tu non ti puoi affacciare e la finestra serve solo per dar luce (e non veduta) al vano contenente la finestra, se togli la grata oltre alla luce ti puoi anche affacciare e quindi vi è oltre alla luce la possibilità di veduta e questo se all’epoca della costruzione non vi erano le distanze minime non puoi esercitarla.

Ti rimando all’art. 901 del codice civile per un migliore approfondimento.

Saluti

Se non vi sono altri accessi per entrare nel giardinetto, è ovvio, se non addirittura necessario, disporre di un varco quanto meno per la manutenzione ed igene dell’area in essere. Per l’affaccio, ritengo ininfluente perchè di fatto è un giardino ed è inevitabile un vista non protratta nel tempo. Anzi, togliendo le erbe infestanti entra maggior luce ad entrambe le facciate. Potrei configurarlo come un cavedio o chiostrina o addirittura un cortile interno.
Ai fini catastali è importante capire se il giardino (o corte) è di godimento pieno all’immobile, perchè altrimenti viene meno il godimento dello stesso.
Per fare una verifica sarà necessario leggere sul titolo di proprietà la consistenza (descrittiva) e l’eventuale planimetria catastale.
Salvo ulteriori informazioni del caso ritengo che quanto detto si configura come supposizione.

… infatti : “prospicere” ed “inspicere” hanno significati diversi. Il primo significa che puoi vedere senza affacciarti (la grata non te lo permette), il secondo puoi vedere affacciandoti (i fori della grata sono tali da permetterti di superarli con la testa e quindi con gli occhi) ! :slight_smile:

Salve, il giardino è di pertinenza di un immobile differente da quello dove abito. Essendo disabitato ho chiesto al proprietario di poter manutenere il giardino fino a che non venderà L immobile. Lui mi ha dato il suo benestare. C è da dire che tra la mia finestra e il giardinetto c è un piccolo fossetto, infatti dalla finestra dovrei in maniera un po’ rocambolesca arrampicarmi e inventare una sorta di passerella che mi porti al giardino (so che è scomodo ma pur di avere uno sfiato all’aperto non avendo nemmeno un balcone farei di tutto😅). Da quello che ho capito da voi non dovrebbero esserci problemi a sostituire le grate fisse con quelle apribili, dal momento che ho il benestare di tutto il vicinato e del proprietario stesso e un domani che lui venderà L immobile e ovviamente non usufruirei più del giardino, potrei dire di avere grata a cancelletto per poter pulire il fossetto sottostante la finestra, no?

… in materia di “diritti reali” (sugli immobili) i patti orali (a voce) non danno luogo ad alcun impegno sostenibile !

Grazie mille a tutti per le risposte!

Devi recarti al comune e informarti, poiché, anche se si tratta del retroprospetto, è riconducibile comunque ad una ristrutturazione, e, quindi, oltre a questa operazione dovresti fare un Docfa con la causale ristrutturazione (variazione senza soppressione della u.i.u.). Ti dovresti accertare sulla titolarità del “giardino”, se trattasi di un bene comune non censibile il problema non sussiste.
In sintesi nella planimetria della singola u.i.u. non si deve rappresentare il bcnc ma esclusivamente nell’elaborato planimetrico. Io non ho accesso al sister essendo un geometra freelance, per gli accertamenti e la pratica, ti consiglio di rivolgerti ad un geometra iscritto all’albo. Cordialità geometra Giuseppe Caltabellotta.

Ovviamente se non devi sostituire la finestra con una portafinestra tutte le operazioni burocratiche di cui sopra non sono necessarie. Saluti.

Ciao, Alessandra, non complicarti la vita con il comune e con il catasto. I motivi per cui fu istallata la grata non li conosci, forse per evitare che la finestra costituisse una veduta diretta sul fondo del vicino come impone l’ art. 905 c.c… ma nutro seri dubbi, perchè può darsi il caso che chi la istallò a suo tempo lo abbia fatto per motivi di sicurezza anti intrusione. Uno dei motivi per cui sono state istituite le distanze legali fu quello igienico; tuttavia , se il proprietario del giardino ti dà il permesso di toglierla, lo fai, ma è meglio farti dare il permesso per iscritto, non si sa mai ! Cordialità

ciao, la mia situazione era un leggermente diversa e per far rimuovere delle grate in ferro di casa nuova mi sono rivolta a Gruben (ariccia- roma) che fa installazioni anche fuori lazio e mi hanno consigliato su come muovermi