Tipo Mappale per inserimento in mappa di volume in chiostrina condominiale

Buongiorno a tutti.
Mi trovo a trattare un Aggiornamento Cartografico piuttosto banale riguardo la modalità operativa ma ho dei dubbi al riguardo la proposta Pregeo da eseguire e mi farebbe piacere ricevere dei consigli.
L’oggetto dell’inserimento in mappa è un ampliamento di un locale commerciale nella sagoma della chiostrina interna di un fabbricato storico.
Premetto che al locale commerciale fu inizialmente trasferita la proprietà di mq.2 come area con Atto del 1962 e successivamente, su detta area, fu realizzato un volume con progetto del 1963.
Nulla di tutto questo fu mai ratificato al Catasto.
Oggi io mi trovo il locale commerciale al Piano Terra ala quota 0,00, mentre il solaio di calpestio della chiostrina si trova a quota mt.5,33 per tutta la sua superficie.
E’ come se l’intera chiostrina fosse stata innalzata negli anni e da quanto ho potuto verificare sul posto, la restante superficie della stessa è occupata dal retro del negozio accanto.
Ora, trovandomi a dover ampliare il locale di cui sono incaricato, come devo vettorizzare la linea di ampliamento all’interno della chiostrina?
Puntinata, tratteggiata o addiruttura campita?

Ciao Andrea, mi hai chiamato per telefono e vorrei condividere con il forum il tuo problema.
Pertanto, tenuto conto che il piano sottostante della intera chiostrina è stato edificato da ditta diversa e il tuo caso si sovrappone al sottostante, è chiaro che l’ampliamento riguarderebbe una sopralevazione.
Tenuto conto che prima dell’anno 1998 i due Catasti (Terreno e Fabbricati) esercitavano funzioni distinte.
Quando si presentava una variazione dell’u.i.u. in Catasto Fabbricati, il tecnico esterno doveva produrre un estratto a corredo della planimetria e solo successivamente il Catasto Fabbricati lo riportava nelle proprie mappe cartacee distinguendo l’ampliamento con colori: rosso, verde o blu a seconda del caso. E in tempi successivi (periodici) il Catasto Fabbricati comunicava al Catasto Terreni la variazione della mappa in essere.
Ragionando a tutto ciò, anche se il tuo caso riguarda una piccola porzione all’interno della chiostrina, il TM andrebbe eseguito con l’eliminazione della linea continua della intera chiostrina e sostituita con linea tratteggiata e campita l’area. Dico tratteggiata perchè il fabbricato si eleva per altri tot piani.
Certamente nel docfa non si giustificherebbe nel caso in esame una sopraelevazione con un TM, ma secondo me è necessario.
Ora, in tutto ciò rimangono da chiarire i diritti su questi spazi. Pertanto è necessario fornire le eventuali provenienze. Per esempio l’area della chiostrina è presumibilmente condominiale (prop. dell’area) e chi ha costruito al piano terra (prop. superficiaria). La stessa situazione ricade nel piccolo ampliamento che devi dichiarare.
Salvo ulteriori disanime.

Buonasera Gionata e grazie per i tuoi preziosi consigli.
Per quello che ho potuto indagare, l’intera chistrina nel’anno 1963 fu interamente sopraelevata. e innalzata di quota di mt.5.00.
Da quanto ho potuto appurare, una bella porzione della stessa è del negozio confinante, che ha la particella 175 graffata con sub. e rappresentata sulla propria planimetria come chiaramente volume.
Una piccola porzione di 2mq. è annessa all’Unità Immobiliare che devo trattare, ma per la restante porzione, che tra l’altro corrisponderebbe alla mezzeria della chiostrina verso sud. non ho la minima idea di chi sia la proprietà.
Ora, io ho proposto alla propietà confinante di procedere con l’aggioramento della mappa almeno della metà della chiostrina, che di fatto farebbe capo al condominio, ma tu puoi immaginare con quale scetticismo è stata accolta la mia proprosta.
Ho comunque verificato il foglio dell’urbano e questo è quello che ho trovato rappresentato.


495_URBANO
Di andare a rappresentare proprietà altrui, anche se cartograficamente avrebbe senso, onestamente vorrei evitarlo.
A questo punto al fine di procedere con l’incarico, preocedo intanto ad inserire all’interno della particella 175 la mia porzione, mantenendo ovviamente il numero di particella e poi un giorno, chissà, gli altri comproprietari si proccuperanno di aggiornare le loro porzioni.
Riguardo la proprietà, anche questo bel tema.
Sempre da alcune verifiche fatte, il venditore, al tempo, possedeva l’intero condominio e presumibilmente disponeva anche dell’intera superficie della chiostrina. Parlo chiaramente di atti risalenti ai primi anni 60.
Non ho approfondito oltre in quanto i miei committenti dispongono di un Rogito che gli assegnava detta superficie.

Quindi, procederai con il TM come hanno fatto per la p.lla 176 (anche se è tratteggiata in questo caso).

Si, mi sarei fatto questa idea e poi redigo una bella relazione tecnica illustrando le condizioni che mi hanno portato a prendere la decisione di aggiornare la mappa della mia sola porzione

Per chiudere, alla fine ho optato per inserire in mappa la mia sola porzione disinteressandomi della residua maggior consistenza.
Sono stato combattuto fino all’ultimo perchè andava giustamente rappresentata la reale situazione dell’intera chiostrina, ma poichè andava ad interessare perimetri di altre Unità Immobiliari che non sono riuscito con esattezza ad identificare, mi sono limitato a segnalare il tutto nella Relazione Tecnica Pregeo ed aggiornare la mia sola piccola porzione.
175

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Grazie Andrea. Credo sia stata la soluzione più adatta.