Tracciamento di un punto con ricevitore GPS

Buonasera Gianni,
ho acquistato un ricevitore GNSS Singular XYZ Lite e ho riscontrato un comportamento anomalo: quando rilevo un punto, il posizionamento risulta preciso e stabile, ma durante le operazioni di tracciamento (picchettamento), il punto indicato si discosta dalla posizione reale anche di 0,60 metri o, in alcuni casi, fino a un metro.
Questa discrepanza si è verificata in una zona con copertura arborea. Nonostante i punti rilevati in quel contesto sembrino affidabili, nel momento in cui vado a riposizionarli sul campo tramite la funzione di tracciamento, la precisione cala sensibilmente.
Mi chiedo quindi: se il rilievo è preciso nella zona alberata, perché il tracciamento dello stesso punto risulta impreciso?
Un collega mi ha suggerito di utilizzare un sistema di coordinate locali invece delle UTM, sostenendo che siano più affidabili per il picchettamento. Vorrei capire se questa scelta può realmente migliorare la precisione operativa, oppure se il problema sia da attribuire a condizioni ambientali o impostazioni del ricevitore.

Ciao Rosario.

Sì, lo trovo un suggerimento valido perché usare coordinate di sistemi di riferimento planetari può comportare una certa approssimazione, anche se non di entità così elevata come quella che citi tu.

Credo quindi che nel tuo caso ci sia qualcosa di anomalo nelle impostazioni strumentali quando esegui il tracciamento per cui lascio la risposta a colleghi più esperti di me su questo.

Ciao, Rosario,
è normale l’ errore se è riferito tra il reale e il mappale.

Ciao Rosario,
Ogni strumento va utilizzato per le sue reali capacita di accuratezza e precisione. Il multipath in presenza di vegetazione anche se i controller segnano verde o ok… c’è e anche in modo significativo. Quindi in primis un sistema locale con posizionamento di caposaldi di controllo per me e piu affidabile ma questo non esclude di certo gli errori del sistema dovuti al multipath che che vanno presi in considerazione. Stenta a credere a chi fa vedere che anche sotto piante o vegetazione fitta ottiene risultati ottimi… Quindi se in presenza di vegetazione hai bisogno di una certa precisione e accuratezza posiziona caposaldi non sotto alberi e poi fai un tracciamento misto orientandoti sui medesimi utilizzando una TS.

1 Mi Piace

Ai tempi delle formazioni delle mappe la Giunta Superiore del catasto fissò delle formule di tolleranza tra il reale ed il mappale; nei disegni in scala di 1: a 2000 il numero fisso di 50 cm. come valore dello spessore della traccia; le formule sono riportate nel MANUALE DEL GEOMETRA AUTORE GASPARRELLI

1 Mi Piace

Corrado buongiorno. Ho eseguito un primo rilevo con il ricevitore e poi sono tornato in campo utilizzando lo stesso file prendendo gli stessi punti che si sono trovati in posizioni diverse però la distanza è perfetta. I punti dovevano sovrapporsi invece nò. Succede la cosa con il tracciamento. In questo caso visto che la distanza è perfetta potrei utilizzare i punti presi con il gps e poi tracciare con la stazione totale. Che ne pensi?

Nino buongiorno. Va bene grazie. Buona giornata. Rosario

Ciao rosario, se puoi rifai il tutto con una calibrazione in locale 0,0,0 su un punto circa baricentrico al rilievo e metti 3/4 caposaldi c.m. attorno. Poi dopo una settimana esci e controlla i caposaldi per favore.

C’è da indicare che quello che vuoi fare con il gps non è del tutto sbagliato ma ci sono cose che non vengono dette, ovvero tra la carta e il reale c’è una approssimazione grafica, e quindi un errore stimabile, mentre nel reale ci sono dei dettagli non banali, intanto il tipo di rilievo se statico con rinex ( sub centimetimetrico ma osservazione di 2-3 ore) , dinamico in ppk con i tempo di osservazione ( 5-10 secondi) o singolo gps in rtk ( 5-10-30min) sono precisioni diverse, per il picchettamento intanto devi vedere il cielo, nubi rade e con sole, per avere buon segnale, inoltre i satelliti si vedono in alcune fasce orarie e di solito ci va circa 60 minuti prima che si abbia stabilità di oscillazione tra segnali e osservazioni.
Per riportare i punti, il palmare converte già i dati anche li avessi in cad , nel tracciamento però va caricato il geoide e l’andamento del terreno e/o grigliati verto.
Questo è il metodo che uso con base e rover Emlid rs+ in rtk e surpad con thopos o meridiana.
Sarebbe meglio se avessi palina e stazione totale, almeno da poter verificare i punti, perché in mappa han quota zero mentre in loco soffrono di altimetria.
Poi lascio parola a chi più esperto.

1 Mi Piace

Buongiorno Rosario.

Non si tratta di “consigliare” ma si tratta di applicare il giusto sistema di coordinate per la tipologia di lavoro che si esegue.

Il sistema UTM comporta l’implicita applicazione di un “fattore correttivo” mentre un sistema “LOCALE” senza alcuna variazione di scala lavora sempre con un fattore di scala pari a 1.0000 per cui le misure non sono deformate dato che non devono essere inquadrate in una determinata cartografia.

Purtroppo, leggo sempre più spesso che molti ricevitori satellitari (non conosco il tuo) hanno preimpostato il sistema UTM wgs 84, ma purtroppo per piccoli/medi lavori, questo sistema NON va bene.

Modifica le impostazioni del tuo ricevitore, caso mai chiedi al centro assistenza, e imposta sempre un sistema locale e non “sistemi globali” i quali comportano sempre una variazione di scala di 0.9996 che comporta degli scarti variabili che possono arrivare fino a 40 cm a chilometro.

Saluti

Buongiorno Marco
sono d’accordo con te sul fatto che quando si rileva con il gnss occorre che la volta celeste sia ben visibile e che non ci devono essere ostali, ma la presenza di nubi o l’assenza di sole, non sono componenti che pregiudicano la precisione satellitare.
Discorso diverso è lo strato della ionosfera.

Per quanto concerne il numero di satelliti ormai i ricevitori e le reti permanenti “leggono” multi costellazioni GPS + GLONASS + GALILEO + STARLINK CINESE, per cui in orbita ormani ci sono più satelliti che stelle, per cui il problema del numero di satelliti visibili è ormai superato. Naturalmente dipende sempre dal tipo di configurazione del ricevitore.

Per quanto riguarda il geoide o i grigliati IGM, diciamo che per lavori catastali ne possiamo tranquillamente fare a meno, dato che i grigliati igm servono solo per la trasformazione di coordinate tra vari sistermi di riferimento in quanto contengono variazioni di latitudine e longitudine tra i vari sistemi e comprendono anche le ondulazioni del geoide in modo da poter passare da altezza elissoidica a quota ortometrica e viceversa.

Saluti

1 Mi Piace

Rosario,
puoi dirci se la determinazione delle coordinata di quel punto ti serve per atti catastali oppure no ?

Fausto buonasera. Ho mandato il tuo messaggio alla società che mi ha venduto il ricevitore GPS. Grazie di cuore per la tua segnalazione. Rosario

Nino buonasera. Devo determinare i confini di un terreno. Buona serata. Rosario

Buona sera, Rosario,
puoi dirci se devi determinare in base a mappa catastale in base al tipo di frazionamento? tieni presente che ai tempi in cui le mappe furono disegnate si usavano altre tecniche, una era quella che si rilevavano i confini dei terreni con strumenti che avevano la bussola con goniometro e nonio montati sullo strumento e come punto di riferimento si prendeva il nord magnetico, quindi si procedeva con una poligonale o con una raggiera posizionando lo strumento pressappoco al centro dell’ appezzamento . Se ti puoi procurare un tacheometro ottico e una stadia potrai usare questi sistema, poi dovrai fare i calcoli trigonometrici a tavolino, L’ errore di un ventesimo della superficie del terreno in confronto alla superficie della particella catastale rientra nei valori di tolleranza fissati a suo tempo dalla Giunta superiore del catasto per il disegno delle particelle

In base a mappa catastale

Buongiorno Rosario, da come hai descritto il caso potrebbe essere anche un problema di copertura del segnale. Infatti uno dei limiti dei sistemi GNSS è la presenza di alberature e/o fabbricati alti che possono limitare la visuale dell’antenna verso le costellazioni, soprattutto se la vegetazione è fitta. Nonostante i numerosi satelliti presenti al giorno d’oggi questa situazione può ancora accadere. Può anche dipendere dalla situazione al momento del rilievo e al momento del picchettamento. A me è capitato di riuscire a rilevare dei punti all’interno della vegetazione in inverno e assenza di foglie, poi in una seconda uscita in fase di tracciamento in primavera con la presenza delle foglie non mi fissava nemmeno il segnale. Concordo con quanto detto da altri colleghi sull’utilizzo di coordinate locali e sull’apposizione di caposaldi di verifica che io ormai per abitudine metto sempre nell’intorno dell’area che mi interessa, in questo modo puoi sempre verificare di essere apposto e oltretutto utilizzarli come punti di orientamento locali per il tracciamento. Una cosa che dovrai verificare con lo strumento è che nelle impostazioni sia impostata la scala 1:1 in fase di calibrazione del sito, altrimenti il software di campo ti applica una variazione di scala che potrebbe comportare uno scostamento dei punti nella realtà. Se ne hai la possibilità, prova a recarti in un’area della tua zona libera da vegetazione, e batti una decina di punti e calibrati con coordinate 0,0,0 su un punto baricentrico e successivamente prova a tracciare gli altri punti (magari posiziona qualche chiodo); in questo modo potrai eventualmente capire se effettivamente è un problema di impostazione strumentale o di segnale.

Alessandro buonasera. Grazie per le tue indicazioni. Prima avevo chiesto sul forum il problema del tracciamento. Altra domanda. Ho eseguito due rilievi di prova utilizzando due basi GNSS (stazioni permanenti o temporanee) posizionate in punti differenti. In entrambe le sessioni ho rilevato lo stesso punto con il rover. Tuttavia, all’atto dell’elaborazione e dell’importazione dei dati in ambiente CAD (formato .dwg con coordinate UTM), ho riscontrato che le coordinate del punto rilevato risultano differenti a seconda della base utilizzata, con una conseguente mancata sovrapposizione. Ovviamente le distanze sono precise.
Comprendo che la diversa posizione delle basi comporta una variazione nel calcolo delle coordinate, ma mi chiedo: qual è il senso di utilizzare un sistema GNSS se, pur rilevando lo stesso punto, ottengo risultati diversi a seconda della base utilizzata? Da ciò intuisco che occorre prendere un punto noto come riferito dai colleghi del forum. Come faccio praticamente a prendere questo punto noto?

Gianni grazie. Buona serata.

(messaggio eliminato dall’autore)