Buongiorno
Una villa intestata a 4 persone, ha il seminterrato intestato unicamente ad una delle 4.
In catasto risulta laboratorio, ma dopo il decesso del titolare, l’atto testamentario ha assegnato al coniuge la parte di laboratorio.
Mi si chiede di riportare la destinazione a cantina quale accessorio della villa sua dal punto di vista urbanistico che catastale.
L’iter urbanistico stato concluso agevolmente, mentre per quello catastale ho seri dubbi che riesca a risolverlo.
Luigi antico
Prima di poter dare un parere in merito dovresti chiarire alcuni dubbi:
-l’accesso a questa cantina avviene dall’esterno, da corte comune oppure “esclusivamente” dall’interno dell’abitazione?
-la superficie di questa cantina ex laboratorio a quanto ammonta?
Saluti
Grazie Fausto.
L’accesso avviene sia dall’interno che dall’esterno.
Non mi preoccupa tanto come fare il docfa che per fusione e frazionamento in un caso semplice andrebbe fatto, bensì la titolarità diversa tra il piani interrato 100% tizio e la villa di cui tizio detiene il 33%.
Quello che chiedo è se la variazione può essere accettata dall’ufficio nel caso di più intestatari su un bene che accorpa un altro bene con unico intestatario.
Grazie
Sicuramente non potrai fondere l’uiu del piano S1 intestata a caio al 100% con altra uiu intestata a caio al 25% ed altri soggetti.
Potresti valutare di creare delle unità “unite di fatto”, ma sinceramente non ne vedo il motivo.
La cantina dovrà diventare un’unità immobiliare da censire in categoria ordinaria C/2 (DEPOSITO) e dovrà avere un subalterno a se stante.
L’accorpamento non potrà essere eseguito proprio per la differente titolarità.
Grazie è quello che immaginavo, sto provvedendo a docfare il piano interrato in base al cambio di dest. Uso presentato in comune e li mi fermo. In sede di successione di tizio o di compravendita, fonderanno i 2 sub. Corretto?
Se dopo la successione le quote di proprietà diventano uguali è possibile (dal punto di vista tecnico) procedere alla fusione di due u.i.u.
Diverso invece è la fattibilità dal punto di vista dell’attuale normativa catastale che prevede per le cantine e soffitte l’assegnazione di un subalterno autonomo laddove queste abbia autonomia propria dal punto di vista funzionale e reddituale, e nel tuo caso ritengo che vi siano entrambe, per cui niente fusione anche dopo la successione.
Saluti
Buongiorno Fausto, questo significa che se dovessi interdire l’accesso dall’esterno alla cantina, e quindi che questa non abbia più autonomia funzionale, sia possibile fonderle mantenendo i due subalterni distinti.
sei stato prezioso.
grazie
Esatto.
Se l’unico accesso resta dall’interno dell’abitazione la fusione diventa fattibile e giustificabile.