Vecchio Catasto e Microfilm - Recupero delle informazioni

Buona sera a tutti e complimenti per il grande bagaglio di contenuti presenti nel sito. Davvero Top.
Non sono un professionista geometra, ma da autodidatta sto risolvendo dei problemi relativi ad una mia proprietà.
In particolare avrei la necessità di individuare per alcune particelle X e Y la visura storica prima della meccanizzazione, per intenderci dal 1970 indietro (visura da microfilm).

Sono andato in Catasto e mi è stata chiesta la PARTITA, ma ovviamente ho a disposizione, da visura storica, la partita catastale presente nella stessa, quindi quella degli anni 70.

Con tale PARTITA (degli anni 70) ho chiesto la stampa del foglio di CARICO.

Avendo necessità di conoscere gli intestatari precedenti agli anni 70, con i relativi documenti di carico e scarico, come faccio a conoscere la PARTITA delle precedenti ditte, che è il dato che il CATASTO richiede per fare la visura a microfilm?

Non esiste un prontuario dove per una particella X si risale all’elenco dei possessori? Come posso richiedere tali info al Catasto?

Di tali particelle vorrei conoscere da visura a microfilm la storia relativa ai passaggi di proprietà ed eventuali atti di frazionamento.

Altra domanda: ho recuperato presso l’archivio di stato una mappa catastale con levatura 1925 e riproduzione 1945. Cosa significa? Che la rappresentazione dei fatti della stessa è del 1925?

Infine, negli atti notarili del 1935, si fa riferimento ad un terreno indicando che lo stesso terreno “proviene dall’art. 123 e figurava all’art. 456 in catasto terreni” (esempio)… Cosa significano quei due numeri? Rappresentano la partita? o la pagina del vecchio catasto?

Grazie per il supporto,
Nino

… ’ mazza quante domande ! :slight_smile:

Hai dimenticato un “particolare da nulla” : dove ? e “urbano” o “terreni” ?

Per quanto ricordo i registri in formato B2 del peso di qualche kilo per ogni Partita riportavano a lato la “provenienza” e cioé di volta in volta il passo (step) precedente

Buonasera Nino,
la tua ricerca è senza dubbio da fare nell’archivio storico cartaceo, cioè bisogna arrivare all’impianto del Catasto, antecedente quello meccanografico, il quale fu introdotto, se non ricordo male, con la legge n° 679 del 01/10/1969, ma realizzato molto tempo dopo ed a scaglioni.
La visura storica ed attuale è il frutto di quella meccanizzazione, infatti, prima di essa, si potevano consultare le partite.

La ditta catastale è un intestato titolare di un diritto reale e può essere individuale o collettiva.
La partita catastale è l’insieme di una ditta e delle particelle intestate a quella ditta.

Per il Catasto dei terreni
La ricerca a ritroso si fa attraverso il registro delle partite o partitario, fornendo allo sportello il numero di partita più remoto che compare sulla visura storica per immobile che avrai chiesto (anche tramite Sister).
Il registro delle partite è il documento delle ditte catastali - i diritti soggetti ad intestazione catastale sono: proprietà, comunione, condominio, possesso, usufrutto, enfiteusi, usi civici, superficie - e funziona come il libro mastro della partita doppia.

è un tomo speciale costituito da pagine numerate progressivamente (le partite) e ciascuna pagina, però, è suddivisa in due sezioni e precisamente a sinistra riporta la sezione del carico ed a destra quella dello scarico.

Quindi in esso è riportato il carico di ogni ditta, costituito dalle particelle ad essa appartenenti con i relativi estremi (foglio e numero di mappa, qualità, classe, superficie, reddito dominicale, reddito agrario) e lo scarico (con due colonne in meno), costituito dalle particelle cedute.

Sia al carico che allo scarico di ogni ditta, o partita catastale, c’è una colonna che riporta la causa del trasporto censuario, la pagina (o partita) di provenienza o quella di destinazione delle singole particelle sul registro stesso, il numero e la data dell’atto notarile, il nome del notaio, variazioni d’ufficio per verificazioni ed altre utili indicazioni.
In sintesi, il partitario serve a mettere in evidenza tutte le variazioni che avvengono nella intestazione, nello stato e nei redditi delle particelle catastali.

Per il Catasto dei Fabbricati
Qui si ricorre allo schedario delle partite (o modello 55 M), che è costituito da un insieme di schede, ciascuna delle quali è intestata ad una ditta ed è contraddistinta da un numero.
Per ciascuna unità immobiliare sono indicati il riferimento della mappa (foglio, mappali principali e subalterni), l’ubicazione (via, piazza, numero civico, piano, etc.), la consistenza catastale e la totale rendita catastale.
Per le unità immobiliari, caricate o scaricate, dev’essere riportata anche la motivazione stessa della variazione.
Si può richiedere allo sportello l’esemplare.
Il modello 55 M si compone di due sezioni:

  • Sezione B, relativa all’identificazione delle singole unità immobiliari;
  • Sezione C, relativa alle mutazioni, per variazioni nel possesso, nello stato e nel reddito delle singole unità immobiliari.

Il modello 55 M si presenta anche scisso in due modelli ben distinti e precisamente nel modello 55 Ma, relativo alla sezione B e nel modello 55 Mb, relativo alla sezione C.

Potrebbe anche esserti utile consultare lo schedario dei possessori (modello 56), che rappresenta l’elenco dei possessori e serve per la ricerca dei possessori nello schedario delle partite.
Comunque, ogni ditta ha una propria cartella gialla (modello 58, anche indicato sulla visura), nella quale sono riuniti gli atti di tutte le unità immobiliari intestate alla ditta stessa.