Verbale di riconfinazione

Buonasera Geom. Gianni,

Con la presente vorrei condividere con te e con tutti i colleghi una vicenda e chiedervi un consiglio: un signore di mia conoscenza viene convocato 2 ore prima (in modalità verbale) dal suo confinante per le operazioni di riconfinazione, contestualmente alla convocazione fa subito firmare il verbale, prima che il tecnico di parte materializzi i confini mediante picchetti.

Il signore di. Mia conoscenza quando si reca sul posto si rende conto che questi picchetti ricadono sotto le sue piante di olivo: per lui è decisamente sbagliato, in quanto certo che quando vennero piantate si era riservato lo spazio per passare con i mezzi
Il problema è che oggi il verbale risulta firmato, cosa può fare questa persona? Il fatto che il. Verbale sia stato firmato è un accettazione assoluta del confine o può fare anche lui un azione di riconfinazione?

Ciao, Stefania,
il verbale è una semplice descrizione delle operazioni che ha fatto il tecnico di controparte che può essere errato oppure no, comunque non deriva da una sentenza. Il fatto che il tuo cliente l’ ha firmato non gli impedisce di di rifare le operazioni traendo all’uopo le superfici di entrambi i fondi ( duplex incertae partes ) dagli atti di acquisto e quindi tracciare la linea di confine. Cordialità.

Ciao Stefania,
sì, come dice Nino, la sottoscrizione del verbale da parte del tuo conoscente non significa la sua accettazione del confine tracciato da quel tecnico, ma soltanto la presa d’atto delle operazioni svolte. Il tuo conoscente può quindi contestare la risultanza dell’operazione e chiedere una nuova verifica da svolgersi in contradditorio con un tecnico da lui incaricato. Dopodiché, se non si pervenisse ad un accordo bonario, non resta che l’azione legale. Ma al monento non è pregiudicato nulla.

Ciao, Gianni,
ti ringrazio della conferma.

Bhe secondo me, prima di esprimere un’opione in merito andrebbe letto il verbale che il confinante ha improvvidamente firmato e accettato.

Pertanto chiedo all’autore del post se potrebbe postarlo, depennando naturalmente i dati sensibili.

Saluti

Ciao Fausto,
sì, sarebbe opportuno vedere cosa c’è scritto nel verbale, e sicuramente è stata una leggerezza averlo firmato. Però la mia risposta (e, credo, anche quella di Nino) parte da quanto ha scritto Stefania, e cioè:

Quindi deduco che nel verbale non possa essere riportata la posizione dei picchetti, visto che all’atto della firma l’operazione doveva ancora essere compiuta, altrimenti si tratterebbe di un falso e l’estensore del verbale potrebbe addirittura essere perseguito penalmente.

Ciao, Fausto,
sempre nel rispetto della tua annosa bravura, per discendenza da tuo padre pure geometra, in campo topometrico e topografico, secondo me il caso rientra nel campo del diritto, il verbale, che non è un atto pubblico, venne firmato prima di picchettare il confine; i picchetti costituiscono solo un presupposto per l’ apposizione dei termini mediante un manufatto come un muro o una recinzione, in tal caso il proprietario del fondo confinante può entro un anno promuovere la denuncia di nuova opera regolata dall’ art. 1171 c.c. e quindi pretendere che il confine venga spostato in modo tale da far coincidere con le rispettive estensioni dei due fondi descritte nei due atti di acquisto.

Nino e Gianni
condivido quanto asserite tu e Gianni. Qui siamo nel campo del diritto. Ed io, per mia natura, se non leggo non posso trarne delle conclusioni, ma solo supposizioni.

P.S. Nino mio padre non era geometra, ma è stato un OTTIMO contadino :slight_smile:

Buona giornata.

Ciò non esclude il fatto che sei un eccellente tecnico

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