Stazioni isolate in Pregeo

Relativamente alle “stazioni isolate” dove Pregeo ne vincola l’utilizzo tollerando soltanto una stazione di questo tipo, nel caso di un di un rilievo di cavedio o chiostrina dove può essere necessario utilizzare una poligonale con più vertici non collegati poi ad alcun punto fiduciale, come è possibile risolvere il problema senza ricorrere ai soliti artefici?

Per meglio spiegare quello che intendo, allego questo schema di fantasia dove la stazione 400 all’interno del chiostro, per soddisfare le direttive Pregeo, oltre a riorientarsi sulla stazione 100 dalla quale è stata lanciata, batte un punto celerimetrico già determinato in precedenza il 103, per poi lanciare il 500 e terminare il rilievo per la ridefinizione del perimetro del chiostro.

Mi risulta che Pregeo non tolleri più di una stazione isolata (la 400) e quindi il rilievo risulta imperfetto considerato che il braccio di poligonale 100-400-500 non si attesta ad alcun fiduciale.

Grazie, Alberto

Puoi utilizzare la Riga 4 & 5 ponendo come base 406 e 402 e su di essa gli squadri 501 e 502 ed ventualmente per controllo anche 401.
Fai attenzione che, se il calcolo viene iterato più volte, il Pregeo comincia a darti risultati errati.
Pertanto sarai costretto a savare il file *.DAT ; annullare il Tipo e caricare nuovamente il file *.DAT con un protocollo preventivamente diverso dal precedente.

Ciao Alberto e benvenuto sul forum (qui ci diamo tutti del tu, ok?).

Non mi è chiaro perché dici di voler risolvere senza ricorrere agli artifici, visto che sono stati previsti appositamente dalla normativa di Pregeo proprio per risolvere casi come questo che hai postato. Seguendo quanto suggerito da Gionata, io, senza lanciare la stazione 500, risolverei prendendo le misure dei lati del chiostro e inserendo questi allineamenti per trilaterazione (le misure sono in scala ma ovviamente fittizie):

Ottima soluzione Gianni.
Di solito non sono incline ad offrire suggerimenti di questa portata.
Se è un neofita, è bene che si applichi nella ricerca e soluzione.
PS: senza offesa per nessuno. Avvolte mi sento più io un neofita. :flushed:

Innanzitutto, ringrazio a chi ha risposto al mio quesito, ma sono stato poco chiaro e me ne scuso. Il senso della mia domanda era riferito ai limiti (a mio avviso anacronistici) imposti tutt’oggi dalla procedura Pregeo. Possibile che una catena di poligonale, non vincolata ad alcun fiduciale, debba essere ancora ritenuta così poco affidabile da dover essere scartata? Nell’esempio che avevo allegato, come ha giustamente evidenziato Gionata e anche Gianni che mi ha risposto personalmente, il quesito è di facile soluzione utilizzando le righe 4 e 5. Mi permetto un inciso, va bene linea 4 e 5 dando per scontato che i lati siano esattamente ortogonali tra di loro, ma se non lo fossero per pochi gradi, quasi sicuramente non ce ne accorgeremmo e commetteremmo di conseguenza un errore per un errato presupposto. Per concludere questa mia riflessione sui limiti anacronistici di Pregeo (che a mio avviso andrebbero immediatamente rivalutati) in una rappresentazione come quella che allego, procedere per allineamenti (benché comunque fattibile) diventerebbe più complicato e sicuramente meno preciso che contemplare l’utilizzo di una ulteriore stazione celerimetrica isolata.

Ciao Alberto.

Su questo hai ragione da vendere, e se leggerai il mio articolo che trovi in quest’altro topic:

I rischi nell’affidarsi al calcolo di Pregeo

vedrai che Pregeo è affetto anche da ben altre carenze che ne rende addirittura rischioso l’affidarsi ai risultati che espone. Anche in quell’articolo io denuncio un’anomalia, quella di prendere il punto della prima riga 2 GSP come orientamento (???), che avevo segnalato ben 7 anni fa, e che gli autori di Pregeo non hanno a tutt’oggi ritenuto di porre rimedio.

D’altra parte noi utenti di Pregeo più di segnalare le carenze cosa possiamo fare? Purtroppo Pregeo è questo, lo portano avanti altri nel modo che ritengono più opportuno e noi non possiamo far altro che usarlo con i limiti che ha, giusti o sbagliati che siano.

Da purista della topografia, io dico che un topografo non deve mai agire sulla base di “presupposti” ma deve sempre sviluppare rilievi “auto-controllati”, cioè rilievi in cui i potenziali errori emergano in maniera “automatica”, evitando quindi che passino del tutto inosservati. Ma qui il discorso si farebbe lungo.

In ogni caso, applicando questo principio al caso del chiostro, io non darei mai per scontato che i lati siano ortogonali, anche se lo sembrassero a prima vista, ma misurerei opportunamente tutte le diagonali, in modo da essere certo di riprodurre l’oggetto indipendentemente dal fatto che sia perfettamente ortogonale o meno. Così facendo, con gli allineamenti per trilaterazione risolvi benissimo anche il fuori squadra, come abbiamo visto ieri al corso (slide n. 26, trilaterazione su fabbricati). Esempio, nel caso da te proposto, avendo rilevato con TS i punti 401, 405 e 406:

Poi è chiaro che se hai la forma curvilinea irregolare come il biscione rientrante che hai disegnato tu, quella fai fatica a rilevarla anche con la TS.