Frazionamento ente urbano da circolare 11/e

Buongiorno mi ritrovo in un caso particolare Pregeo. devo frazionare una particella ente urbano , si tratta di un’ acquisizione da parte del Comune, la particella AAA di maggiore grandezza verrà acquisita dal comune , la particella AAB di grandezza inferiore rimarrà alla proprietà . Al fabbricati la particella AAA sarà fabbricato con corte la particella AAB diventerà un area urbana . Con la nuova circolare 11E ,mi sembra di non rientrare in nessuna delle casistiche (le piu’ probabile C e D ) sono anche loro da escludere la C in quanto la particella residua non torna a qualità , mentre per la D con il fatto che dal frazionamento la particella residua (che dovrà essere area urbana ) passi a qualità relitto stradale non e’ piu’ lavorabile all’urbano. altrimenti devo fare la D e successivamente al frazionamento dovrò’ presentare un nuovo tm per riportarla ente urbano e poi cosi poter costituire successivamente con docfa un’area urbana ?

resto in attesa di consigli su come poter procedere
Grazie

Ciao, si come hai detto sul finale farai successivamente un tm con cambio numero (se verra’ censita come relitto urbano) e poi con do.c.fa. costituisci f/1 intero.

1 Mi Piace

Buongiorno Corrado , grazie per la risposts
Quindi nel mio caso l’unica alternativa e’ questa .
Praticamente non rientro in nessuna casistica dell’allegato
L’unica alternativa sarebbe far tornare la particella frazionata quella residua a qualità per poter eseguire il frazionamento
Altrimenti l’alternativa e’ frazionare al catasto urbano con riduzione di corte creazione di area urbana .
Il problema e che il Comune per l’esproprio vuole il numero di particella differente.

Ciao per me devi farlo rientrare in uno dei casi della.circolare quello che si avvicina di piu! adesso il D penso ma guardala bene va letta bene. Il tuo e’ un caso in cui il lotto che stacchi non ha piu nessuna correlazione con la particella madre (se ben ho capito) quindi se frazioni un e.u. ai terreni devi fare come da circolare. Scrivi in relazione quello che prevede la circolare (leggi bene tutto cio che prevede venga scritto) e a chi deve essere intestato il relitto urbano (che premde la ditta della particella madre ma lo devi scorvere). Farai poi un t.m. cambiando il numero portandolo e.u. e costituirai l’area urbana con docfa. Leggi bene la circolare il tuo caso deve rientrare o avvicinarsi a uno dei menzionati o trattati. Inutile trovare escamotage va fatto rispettando la normativa vigente.

1 Mi Piace

DEVI RIENTRARE PER FORZA IN UNA DELLE CASISTICHE, ALTRIMENTI E’ PRECLUSA LA REDAZIONE DI QUALSIASI FRAZIONAMENTO.
Per quanto riguarda il caso specifico, direi il “D” .
Nella circolare è detto esplicitamente che deve essere fatto un altro tipo mappale e un accatastamento docfa. Lo trovo assurdo, ma è purtroppo così.

Ciao Corrado , si in effetti credo che questa sia la situazione la parte di maggior consistenza verrà presa dal Comune e il relitto di ente urbano rimarrà al proprietario del lotto (ma in relazione tecnica devo specificare che la ditta del relitto ente urbano sarà il proprietario della particella madre )
Ma devo specificare secondo te che la particella che sarà espropriata quella che rimarrà ente urbano e di maggior consistenza sarà poi successivamente intesta al Comune e che lo stesso provvederà alla voltura per intestarsela o non c’e bisogno ?)
A questo punto faro’ poi un t.m. cambiando il numero portandolo e.u. e costituisco l’area urbana residua con docfa.

Grazie

Buonasera Filippo,
si come ho risposto anche a Corrado credo che la mia casistica sia quella D , d’altronde i lotti non avranno piu’ nessuna correlazione.
Nella circolare è detto esplicitamente che deve essere fatto un altro tipo mappale e un accatastamento docfa. Lo trovo assurdo, ma è purtroppo così.
TI CONFERMO CHE HAI RAGIONE ASSURDO
Grazie per la risposta

Specifica tutto in relazione quello che hai scritto. Tutto.

Ok .
Grazie
Buon lavoro

Salve Enrico,
secondo me confondi la finalità della nuova circolare.
A cosa serve l’area urbana che rimane al proprietario?
Saluti

Salve Luca, io devo frazionare per esproprio (vogliono frazionamento al terreni con due numeri distinti in quanto non devono piu’ essere correlati i lotti) , visto che non posso portare a qualità l’area che rimane al proprietario (direttiva del Comune), credo che l’unica cosa da fare mi rimanga creare l’area urbana altrimenti l’area residua del proprietario rimane al terreni come relitto di ente urbano.
Se tu hai una soluzione diversa da questa fammi sapere i consigli sono sempre ben acetti.
Saluti

Salve,
non so a quale direttiva si ispira il comune, ma come sai l’area urbana non ha rendita. L’area che rimane al proprietario é edificabile? Quale è il senso di farla divenire area urbana?
Saluti

Concordo con te luca.

Se adesso i tecnici comunali si mettono pure loro a dare direttive “catastali” che non gli competono vuol dire che siamo proprio messi male.

L’area “relitta” non deve passare (o meglio restare) in qualità “ente urbano” bensì dopo che il frazionamento dell’Ente Urbano viene approvato e la relativa generazione della particella residua a qualità “relitto di ente urbano” con modello docte e relativa istanza fai “censire” detta particella a qualità ordinaria del catasto terreni con la ditta del catasto fabbricati.

Saluti

1 Mi Piace

Salve fausto-gregorio, scusa non ho capito la parte finale della tua frase ovvero “con modello Docte e relativa istanza fai “censire” detta particella a qualità ordinaria del catasto terreni con la ditta del catasto fabbricati.”
Potresti spiegarlo più semplicemente? Non tutti sono esperti. E’ stato detto sopra che il passaggio da relitto di ente urbano a ente urbano va fatto con TM per conferma di mappa. Quindi questo passaggio con Docte a cosa serve in definitiva?
Io sono fermo all’avere ottenuto il numero della particella residua con qualità “relitto di ente urbano”. Adesso dovrei fare anch’io un TM per conferma di mappa e (ri)portare la particella derivata a ente urbano con cambio di numero, poi costituire area urbana F1. Il Docte mi sfugge, anche se ne parlano sulla circolare.
Grazie, saluti

Buongiorno Lorenzo, per risponderti ti riporto uno stralcio del quesito postato dall’autore del post iniziale:

Da quello che ho inteso io, l’autore del post (enrico) deve frazionare una particella censita ai terreni con la qualità “ente urbano (282)”, di cui una porzione resta in qualità “ente urbano” la quale resta intestata alla ditta proprietaria, mentre l’altra porzione deve essere acquisita dal comune.

Con il frazionamento catastale della particella Ente Urbano si andrà a creare una particella (quella che resta alla ditta proprietaria) censita sempre con qualità Ente Urbano, mentre alla restante particella verrà assegnata la qualità “Relitto di Ente Urbano (450)” (quella che dovrà essere poi acquisita dal comune).

Quest’ultima porzione (particella relitto di ente urbano) sarà trattata, successivamente all’approvazione del TM, con istanza al catasto terreni, alla quale verrà allegato il modello Docte per il cambio di qualità e portare questa particella da “relitto di ente urbano” in qualità ordinaria, ossia a quella qualità che era prima del tipo mappale che l’ha modificata in ente urbano (ad esempio seminativo, seminativo arborato, vigneto, etc, etc), naturalmente se si può considerare tale particella come una qualità ordinaria e non come un’area urbana facente parte di un lotto urbano.

Il catasto per la ditta da intestare a questa particella farà riferimento alla ditta che risulta attulmente al catasto fabbricati, essendo che ai terreni questa particella non ha una propria ditta essendo censita in partita speciale 1 (Ente urbano).

Una volta che il catasto ha modificato la qualità da “Relitto di Ente Urbano” in una qualità ordinaria del catasto terreni, ed avrà anche assegnato la relativa ditta catastale la pratica sarà completata.

A questo punto il comune non avrà alcun problema per completare la procedura ablatoria per l’acquisizione di questa particella.

Così facendo non c’è bisogno di creare alcuna area urbana al catasto fabbricati.

Spero di averti chiarito i dubbi e non avertene creati di altri :grinning:

P.S. quanto sopra naturalmente se ho inteso bene il quesito postato da Enrico. :slightly_smiling_face:

Buona giornata

1 Mi Piace

Grazie Enrico.
Visto che sembri molto esperto vorrei chiederti una cosa in quanto mi ritrovo a gestire una situazione a cui non sono abituato (non avevo mai gestito aree urbane prima, esercito da 4 anni.)
Ho due particelle 1 e 2 di diversi proprietari, in nessuna delle due sono presenti subalterni in quanto sono unità immobiliari ciascuna con abitazione e corte esclusiva.
Il proprietario della particella 1 vuole frazionare una parte della corte esclusiva e venderla al proprietario della particella 2, con il futuro passaggio, dopo il rogito notarile, della parte frazionata nel lotto della particella 2 e relativa fusione con la corte esclusiva della particella 2.
Quindi, la fattispecie rientra nel caso E della circolare 11E/2023.
Ho provveduto a effettuare il TF con le indicazioni richieste dalla circolare, ed è uscita la particella con 3 con nuovo identificativo qualità relitto ente urbano.
A questo punto ho fatto un TM per conferma di mappa e ho portato la qualità da relitto a ente urbano: è uscita la particella 4 con qualità ente urbano e categoria F/6 (fabbricato in attesa di dichiarazione).
A questo punto cosa dovrei fare?
Si può rogitare direttamente la particella 4 in categoria F/6 e successivamente costituire l’area urbana F/1 con intestati i nuovi proprietari (indicando in “estremi” i dati di registrazione del contratto)?
Oppure si deve costituire l’area urbana F/1 intestata ai medesimi proprietari iniziali (già in atti al NCEU e i riferimenti uguali a quelli in visura di F/6), poi andare al rogito e fare la voltura dell’F/1, per poi andare a fondere la F/1 con la corte esclusiva dei nuovi proprietari (particella 2)?

Alcuni colleghi dicono che avrei dovuto costituire subito l’area urbana F/1 a partire dalla particella 2 relitto urbano con un docfa di causale “divisione” e operazioni (S) 1, (C) 1, (C) 3 con
1 di stesso classamento della 1 originaria, 3 categoria F/1, con elaborato planimetrico parziale relativo solo alla F/1 e nuova rappresentazione della corte esclusiva di particella 1 nella planimetria catastale.
Ma ormai è F/6, perchè ho pensato che un relitto di ente urbano non potesse essere gestito con Docfa.
Se puoi fammi sapere come uscirne perchè sono incastrato.
Grazie, Lorenzo

Mi sembra che tu abbia fatto un passaggio in più, ovvero il tipo mappale per riportare all’urbano il relitto di EU costituito dal Catasto (fra l’altro sei stato indotto dalle spiegazioni poco chiare contenute nella circolare…). Si poteva stipulare tranquillamente con quella situazione perchè al notaio è sufficiente la particella che individua l’immobile (T oppure F è indifferente) e la relativa corretta intestazione.
Difficilmente il Catasto ti concede ora di annullare il TM; pertanto ti consiglio di dichiarare l’area urbana (poi dovrai fare un secondo TM per la dichiarazione di nuova costruzione e/o per le eventuali fusioni (non mi risulta infatti che sia possibile stipulare con l’F/6…).

1 Mi Piace

Ciao Lorenzo ,
Concordo con quello che ha scritto sotto Carlo Pettenazzo ora costitisici l’area urbana e poi vai a fare l’atto , dopo fatto l’atto farai un tm di fusione , e successivamante farai anche al catasto urbano la fusione dopo approvazione del tm in un unico numero di particella.
Naturlamente per l’abitazione dove hai tolto la corte dovri fare un docfa per riiduzone di corte
Saluti Enrico

Vi ringrazio. L’abitazione non ha la corte esclusiva rappresentata nella planimetria catastale, che risale ante 45. Ho dovuto fare un TM variazione in quanto l’estratto di mappa non era conforme alla planimetria (mancava un vano aggettante al piano terra). Quindi adesso hanno scritto di usare la causale codificata “ampliamento”.
Il fatto è che la particella è graffata a un altra particella relativa ad un annesso adiacente, ovvero compaiono tutti e due gli identificativi in visuram e anche nell’estratto di mappa terreni.
Quindi dovrei fare: Docfa causale Ampliamento con nuova planimetria a scala 200 senza EP (unica unità immobiliare principale+graffata in particella con corte esclusiva) con rappresentata la nuova corte dopo il frazionamento e la situazione aggiornata dell’ampliamento dell’abitazione.
Ma nel quadro U devo mettere (S)oppressa particella 1 con sotto altra riga con particella graffata e (C)ostituita particella 1 con sotto altra riga con particella graffata mantenendo gli stessi identificativi iniziali? Tutto questo perchè non ci sono subalterni e non ho mai gestito particelle graffate.
Grazie davvero. Lorenzo

Per procede nel quadro U (S)oppressa p.lla 1 e sotto p.lla .X [graffate].
Là dove nella p.lla ricade l’ampliamento, per esempio p.lla X. Sarà…
(C)ostituita p.lla 1 e sotto p.lla X subalterno 1 [nota: a Roma si inizia con 501 per i subalterni] → gaffate.