Linee Guida Riconfinazioni

Buonasera
Vi ringrazio per le interessanti osservazioni che caleremo nel testo.
Il punto cardinale deve però rimanere sempre il solito per avere EFFICACIA COMUNICATIVA.
Snellezza, estrema chiarezza e sintesi.
Lo scopo deve essere ben chiaro come il centro di un bersaglio: ridurre o (meglio) azzerare gli errori di metodo.
Grazie ancora degli spunti

Salve.
Voglio dire che l’ art. 12 delle preleggi impone che la legge va interpretata così come è scritta. L’ art. 950 c.c. riporta regolamento di confini, non di riconfinazione che, secondo me, vuol dire posizionare sul terreno i termini tali e quali quando il confine era certo.

Buon giorno,
non discuto su quello che si è detto in questo decalogo perchè sono tecniche che non si studiavano ai miei tempi. Oggettivamente i diritti reali di godimento si esercitano sui terreni corrispondenti alle particelle che possono essere pianeggianti, inclinati, pietrosi, fertili sterili… La mappa è un disegno di particelle i cui numeri indicano l’ indirizzo territoriale.

Buon giorno a chi leggerà questi scritti,
richiamo quanto è scritto a pagina 34 del libro di Gianni Rossi Tecniche di riconfinazione là dove si legge: ra i giudici prevale la logica di demandare al CTU la determinazione del confine, anziché a vagliare in riferimento all’ art. 950 a decidere in autonomia. Questa impostazione la si evince già nel quesito che tali magistrati pongono al perito, quesito che in molti casi recita: Determini il CTU qual è il confine tra il fondo A e il fondo B …io sono d’ accordo e trovo incarico molto pericoloso perchè, come dice Gianni, il CTU può non essere all’ altezza del suo compito e possa avere la testa solo per consumare shampoo se non è calvo . L’ art. 12 delle preleggii dispone che le leggi vanno interpretate esattamente come scritte, dal 3° capoverso dell’ art. 950 c.c si legge: In assenza di altri elementi il giudice si attiene (non impone perchè entrerebbe indebitamente nella riservatezza della proprietà privata x art. 832 c.c. ) al confine delineato nelle mappe catastali* ( plurale) le estensioni delle due particelle catastali desumibili dai rispettivi tipi di frazionamento, non riporta o che il magistrato abbia poteri di servirsi del CTU per determinare il confine di testa sua, è logico che dica alle parti di determinare il confine in base alla mappa catastale incaricando un tecnico esperto di vostra fiducia in tal caso vale tutto quanto è scritto nel libro di Gianni Rossi. Aggiungo che la consulenza tecnica di ufficio non è un mezzo probatorio perchè sono entrambe le parti che hanno l’ onere di portare in giudizio le prove dei loro assunti in contraddittorio . prima del’ inizio del processo (art. 2697 c.c, ) Ritengo che sia conveniente non andare in giudizio e che le parti si mettano d’ accordo di incaricare un tecnico di loro fiducia non i rischiano una sentenza ingiusta, spendono solo gli onorari per il tecnico di loro fiducia il quale sulla base del tipo di frazionamento .traccia il confine in tal caso dò atto a Gianni Rossi che è bene leggere, rileggere e rileggere il contenuto del libro di Gianni Rossi. Purtroppo ho avuto una esperienza di un CTU che aveva la testa solo per consumare shampoo che mi fece perdere in primo grado e poi vinsi in secondo; la Corte di appello prese atto che il CTU e l’ avvocato di controparte avevano detto solenni cazzate cartografiche il processo civile durò sedici anni per minchiate disegnate dal loro consulente di parte che era ritenuto bravo perchè aveva la Mercedes. Da tenere presente che, in tema di regolamento di confine, non si può chiedere in giudizio la nomina di un CTU

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