Come d’accordo apro questo nuovo Topic per condividere il sottostante decalogo. Come concordato anche con Gianni ognuno può apportare modifiche e cercare di migliorare il documento.
CAPPELLO:
La ricostruzione dei confini andati perduti sta vivendo un’epoca di litigiosità senza precedenti. I sottoscrittori del presente documento ritengono che condividendo il decalogo dei principi sottostanti questa si possa ridurre al ridursi delle differenze tra le varie ricostruzioni. Lo scopo dunque di questo documento è la PREVENTIVA condivisione di punti fissi e conoscenze fondamentali per addivenire a una vicinanza dei risultati.
DECALOGO DEI PRINCIPI PER ESEGUIRE UNA CORRETTA RICONFINAZIONE
- In ottemperanza dell’Art. 950 del CC il tecnico che si appresta a fare una riconfinazione deve accertarsi che il confine sia incerto (oggettivamente o soggettivamente) da almeno un ventennio e quindi deve esperire tutti gli accertamenti utili a verificarlo;
- La ricostruzione delle linee di mappa o di aggiornamento deve avvenire nel rispetto pieno e compiuto della loro genesi. A seconda di come esse sono state generate il tecnico incaricato dovrà usare le giuste tecniche per ricostruirle;
- Il tecnico che si appresta alla ricostruzione di linee di mappa e/o di aggiornamento deve essere edotto e deve rendere edotto il suo committente alla imprecisione dell’operazione che andrà ad eseguire;
- La ricostruzione delle linee presenti sulla mappa di Impianto parametrata deve avvenire previa la rettifica della mappa stessa, oggi in formato digitale, alle dimensioni che essa aveva quando è stata disegnata. Questo processo (algoritmo) deve essere simile a quello della ricostruzione manuale correttamente indicata da Pier Domenico Tani nei suoi testi;
- La ricostruzione delle linee presenti sulla mappa di Impianto non parametrata deve avvenire attraverso un processo di condivisione di punti doppi tra rilievo e mappa e rettifica di quest’ultima con algoritmo di tipo triangolare (o trilaterale);
- La ricercata coerenza tra il SISTEMA MAPPA e il SISTEMA RILIEVO deve tener conto del rilievo di un buon numero di punti vicini all’oggetto da ricostruire, siano essi punti di appoggio o punti di controllo, per poter avere una risultanza proveniente dalla sovrapposizione tra i due SISTEMI più coerente possibile;
- La ricostruzione delle linee di aggiornamento anteriori all’entrata in vigore della Circolare 2/88 deve avvenire previa la rettifica digitale della mappa di Impianto (georeferenziazione) contenente gli appoggi degli allineamenti o delle linee di dettaglio dei rilievi generatori delle linee rosse e la successiva ricostruzione su di essa del rilievo contenuto sui mod. 51 di aggiornamento. Va tenuta in considerazione anche la data di redazione dei Tipi di Aggiornamento per capire la valenza probatoria delle linee rosse in essi riportate – (Vedi Istruzione per l’attuazione della Legge 1° Ottobre 1969 n. 679 e DPR. 650 del 1972);
- La ricostruzione di linee presenti sulla mappa di Impianto o di linee di aggiornamento anteriori alla Circolare 2/88 non deve mai avvenire attraverso il prelievo di informazioni sulla mappa di visura ad eccezione del caso in cui la mappa di Impianto e/o gli aggiornamenti siano andati perduti o smarriti;
- La ricostruzione di linee post Circolare 2/88 deve avvenire in modo analitico attraverso la semplice messa in relazione dei punti doppi della confinazione e della riconfinazione – per quanto attiene a quelli di confinazione provenienti dal libretto delle misure e mai dalle elaborazioni di Pregeo;
- Tenere conto dello standard di qualità ai fini della qualificazione professionale della categoria dei geometri (P10);